Inps, parola d'ordine: disorganizzazione. La dura denuncia della Fp Cgil

Inps, parola d’ordine: disorganizzazione. La dura denuncia della Fp Cgil

Inps, parola d’ordine: disorganizzazione. La dura denuncia della Fp Cgil

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martedì 11 Settembre 2018 - 06:05

A generare caos e malumori tra i dipendenti, alcune decisioni adottate dal direttore della filiale di Messina senza alcun confronto sindacale. Per il Segretario Fucile «è necessario comprendere la natura di alcune scelte che appaiono a dir poco incomprensibili»

Due ordini di servizio, l’uno datato 31 luglio 2018, l’altro 2 agosto 2018, per dare il via a “movimentazione” di personale che, a dispetto di quanto evidentemente auspicato dal direttore della filiale di Messina dell’INPS, lungi dall’aver migliorato la qualità e l’efficienza del lavoro, ha sortito l’effetto opposto. Personale in subbuglio presso la sede di via Garibaldi e la sede di via Capra dove, come sottolineano il segretario della Fp Cgil Francesco Fucile e la RSU FP CGIL, le scelte adottate dalla direzione dell’Istituto, con cui sono stati effettuati spostamenti di personale da un ufficio all’altro «ha creato grave nocumento in termini di depauperamento delle conoscenze, poiché ai dipendenti interessati non è stata effettuata alcuna preventiva attività di formazione».

Tale “rivoluzione”, secondo la Fp Cgil, effettuata sulla base di logiche incomprensibili e mai discusse con i rappresentanti del sindacato «come invece sarebbe normale in un rapporto basato su corrette relazioni sindacali», sta creando particolari disagi soprattutto per il personale addetto alle procedura di Trattamento Fine Servizio/Trattamento Fine Rapporto, gestione pubblica, sul CED di sede e sugli Ispettori di Vigilanza.

«Nel caso del TFS/TFR gestione pubblica – affermano i sindacalisti – registriamo la palese disorganizzazione del servizio, la mancata formazione, sia al responsabile che al personale inserito, che causerà ritardo nei pagamenti delle buonuscite e l’inevitabile aggravio di oneri per l’Istituto.

Nel caso dei colleghi del CED, ancora più inspiegabilmente, se ne è previsto lo spostamento in via Capra, senza considerare preliminarmente che gli stessi fanno parte del GAI (Gruppo Assistenza Informatica) regionale. Tale iniziativa ha già esposto gli stessi alle difficoltà operative creando ulteriori disservizi.

Infine – continua Fucile – nel caso degli ispettori di vigilanza, si è previsto lo spostamento dell’intero corpo ispettivo (23 ispettori) da via Capra a via Garibaldi in locali inadeguati, anche in relazione alla salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro e all’esigenza di assicurare la necessaria riservatezza degli spazi per incontrare i rappresentanti delle aziende, i consulenti, e per raccogliere dichiarazioni e denunce di omissioni contributive».

Per i rappresentanti della Fp Cgil tale spostamento di sede appare ancora più illogico pensando agli ingenti investimenti sugli arredi e le dotazioni impiegate per arredare (non senza contrarietà degli interessati) ed adattare i locali del primo piano di via Capra (ex salone delle riunioni), compiuti non più di due anni fa, per "adattarlo" definitivamente" ad ospitare gli ispettori».

Alla luce di tutto ciò il sindacato chiede con urgenza «la convocazione di un incontro con la Direzione, volto ad affrontare le tematiche sul tappeto nel rispetto della norme sulla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro e della dignità dei dipendenti della sede INPS di Messina».

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