La riflessione

“Ricordando Falcone il rumore dei nostri passi sia sempre più forte”

Oggi ricorre il 28°anniversario dalla Strage di Capaci, evento capofila della cosiddetta ‘stagione del terrore’ vissuta in Italia negli anni ’90 , frutto delle stragi mafiose che hanno portato alla perdita di uomini eccezionali come il Magistrato Paolo Borsellino e, un anno dopo, ai tragici attacchi su  Roma, Milano e Firenze. Telegiornali e riviste ricordano debitamente gli eventi, e ancora oggi viene da chiedersi se e come questo si sarebbe potuto evitare.

Osservando la cronaca oggi

Lungi dal pensare che la mafia sia stata sconfitta, sono in molti a credere che, intimorita dalla contrarietà sociale incontrata soprattutto nei tempi più recenti, abbia iniziato un lungo processo di estinzione. Osservare i moderni avvenimenti di cronaca può dare contezza di come l’opinione comune su questo male sociale stia cambiando.

La mafia cambia

Appare sempre più chiaro infatti riconoscere come oggigiorno la mafia non sia più un fenomeno circoscritto ad un determinato territorio, ma come invece si sia amplificato nel tempo intrecciandosi silenziosamente su più livelli, insinuandosi nel mercato e nella società, muovendosi come un camaleonte nel perseguimento dei suoi interessi.

L’impegno dei singoli

Allo stesso modo, assistiamo ad una corrente inversa, che tende ad alimentare il sentimento di rivalsa sociale di chi vive e contrasta il fenomeno mafioso. Artefici di tale parziale disfatta sono le istituzioni e le associazioni, ma soprattutto il grande impegno dei singoli: i magistrati della DDA, degli avvocati, dei giornalisti, degli insegnanti, delle persone veramente ‘pulite’ del passato e di oggi, che si rimboccano le maniche e operano cambiamenti concreti.

Come a Falcone e Borsellino, è anche a questi operatori del cambiamento cui questa giornata è dedicata.

Il rumore dei nostri passi

L’invito che vorrei rivolgere ai nostri lettori è che il ‘rumore’ dei nostri passi sia sempre più forte, e orientato verso percorsi di legalità, legati alla nostra quotidianità, non solo quando e se partecipiamo a manifestazioni ed eventi contro la mafia. Perchè la nostra volontà corrisponda ai pensieri, alle azioni e alle scelte che facciamo. Dal negozio in cui compriamo, alle idee che scegliamo di sostenere, al comportamento che deteniamo nei confronti del prossimo … Solo così il fare memoria non sarà riconducibile a un mero momento d’attesa con una cadenza annuale, ma ad un impegno concreto, vigoroso; solo così i nostri passi diverranno orme da seguire e spianeranno la strada della Responsabilità di ciascuno verso un mondo migliore rispetto quello che abbiamo trovato.

“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” G.Falcone

LETIZIA SALVO