Tagli ai collegamenti marittimi con le isole minori, l’aut aut dei sindacati

Tagli ai collegamenti marittimi con le isole minori, l’aut aut dei sindacati

Tagli ai collegamenti marittimi con le isole minori, l’aut aut dei sindacati

Tag:

martedì 07 Febbraio 2012 - 12:37

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti hanno inviato una lettera ai rappresentanti del Governo regionale e non solo, chiedendo «l’immediato ripristino delle somme necessarie nei capitoli di spesa»

I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti tornano a fare sentire la loro voce sui tagli alle risorse per i collegamenti marittimi con le isole minori. Lo fanno attraverso una lettera – inviata ai rappresentanti del Governo regionale , ai sindaci delle isole, al prefetto Alecci e ai vertici della Società N.G.I. spa e Ustica Lines – in cui chiedono «l’immediato ripristino delle somme necessarie nei capitoli di spesa».
Secondo quanto scrivono in un comunicato i sindacalisti Foti ,De Domenico e Oteri « la riduzione delle risorse è addirittura del 43% del fabbisogno e l’apposito capitolo di spesa è stato portato a soli 55milioni. I trasporti marittimi sono l’unico ed insostituibile strumento di mobilità di persone e merci per le isole minori e la loro riduzione agisce da vero moltiplicatore nell’economia ed incide sui bisogni primari, facendo sì che all’obiettivo del contenimento della spesa che in questo modo si vorrebbe raggiungere, si contrapponga anche quello della mancata crescita e del peggioramento dell’offerta turistica».
«Un così forte taglio della spesa per i servizi marittimi – continuano – produrrà nell’immediato la riduzione del numero dei collegamenti e l’impossibilità da parte dell’assessorato di corrispondere alle società quanto loro dovuto inforza del contratto di servizio sottoscritto, cosicché i lavoratori marittimi sprovvisti di ammortizzatori sociali, si divideranno a loro volta tra chi perderà il posto di lavoro e chi non riceverà la normale retribuzione. Non vi sono in bilancio le somme sufficienti per pagare i contratti correnti, né quelli per espletare le gare dei contratti in scadenza, e ciò, ad appena un anno dalla scadenza degli altri contratti, e dopo l’impegno di fideiussione della Regione Siciliana per l’operazione Siremar, fa presagire che l’intenzione sia proprio quella di cassare l’intero capitolo dei servizi integrativi, puntando così ad espellere le società interessate ed a determinare un vero scontro tra lavoratori. Gli armatori privati potranno pure ridurre il numero di corse ma gli basterà un contenzioso legale per recuperare, magari più avanti, quanto loro dovuto in forza dei contratti di servizio, cosicché la Regione Siciliana non solo non risparmierà nulla ma dovrà pagare per giunta le penali, e ad essere colpiti resteranno quindi solo i lavoratori e le comunità isolane».
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil trasporti chiedono «pertanto l’immediato ripristino delle somme necessarie nei capitoli dispesa e preannunciamo in caso contrario il ricorso ad incisive azioni di protesta».

Un commento

  1. cgil,cisl ed uil,semplice: rinunciate ai soldi che vi pigliate dai CAF e finanziate i collegamenti con vostre navi ed equipaggi.La collettività può pagare fino ad un certo punto,ma quando sopraggiunge la fame ,deve essere fame per tutti,compresi Voi ed i Vostri privilegi.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007