Spiagge sporche: continua l’indecenza cittadina

Un disastro sotto tutti i punti di vista. Le lamentele dei cittadini e dei turisti sono continue. A rilevarle, oltre alle emittenti televisive locali, anche le testate regionali e nazionali. Non solo Capo Peloro, arenile unico invidiato in tutto il mondo, ma in tutta la costa messinese da Nord a Sud, ennesimo schiaffo alla città, tra residui di catrame e rifiuti vari, la situazione è disastrosa.

Sull’argomento è tornato ancora una volta il consigliere comunale Ivano Cantello, capogruppo del movimento Sicilia Vera al Comune, che nei giorni scorsi ha inviato una dura nota di protesta. «Gli interventi in aula consiliare, in commissione, le continue note, inviate dallo prima dell’approssimarsi della stagione estiva, non hanno sortito nessun effetto, neanche quello di fare arrossire l’assessore – dichiara il consigliere comunale -. La risposta con il sorriso sulle labbra sempre la stessa: “il Comune non ha soldi, l’Assessorato non ha soldi, erano stati annunciati tanti interventi ma non abbiamo fatto nulla. Si va avanti con la sola buona volontà”. Delle anticipate azioni di collaborazione con la Provincia, neanche l’ombra. Aldilà dei proclami, come si temeva, nulla si è mosso e le spiagge sono in condizioni disastrose. Da una parte i privati cittadini vorrebbero intervenire per pulire le spiagge, ma non possono, in quanto rischierebbero il sequestro dei mezzi. Dall’altra parte, chi ha il dovere ed il potere non lo esercita cagionando gravi danni oltre che di immagine, alla salute pubblica dei bagnanti che rischiano di essere aggrediti anche dalle zecche».

Le spiagge sono state prese d’assalto dai bagnanti, complice anche il caldo torrido di questi giorni che di fatto ha dato il la alla stagione estiva. Tante le famiglie con bambini a seguito che non potendo accedere ai lidi a pagamento devono convivere con una situazione da terzo mondo. «Non è ammissibile lasciare un centro turistico in condizioni pietose – conclude Cantello -, mentre gli Assessori aspettano che passi la buriana. Non occorrono cose grandiose, bastava essere in grado di organizzarsi e gran parte dei problemi si sarebbero risolti prima di arrivare alle proteste della gente». (IN BASSO ARTICOLI CORRELATI SULL’ARGOMENTO)