Milazzo, è polemica sulla decurtazione degli stipendi. La FP CGIL: “Inflessibilità inaccettabile”

Scoppia la polemica a Milazzo. A porsi al centro del dibattito il taglio agli stipendi, disposto dal segretario generale del comune, in seguito al mancato recupero, entro il 31 Dicembre 2015, delle ore di lavoro pomeridiano non svolte. Una decisione, questa, già ampiamente condannata dalla FP CGIL che denuncia un “inflessibilità eccessiva”.

"La disposizione -spiegano i rappresentanti sindacali Chiara Crocè e Nino Cammaroto- non tiene in alcun conto le eventuali cause di forza maggiore che avrebbero potuto impedire il recupero che, non previste dal regolamento e non disciplinate dal CCNL, potrebbero lasciare uno spazio di manovra al dirigente. Lo stesso regolamento, per tale tipologia di recupero del debito orario, non prevede espressamente la conseguenza, lasciando alle determinazioni del dirigente la possibilità di stabilirla. Il dirigente, invece, statuisce la conseguenza della decurtazione dello stipendio, in analogia a quanto il CCNL prevede per il mancato recupero dei permessi orari, senza dare ai dipendenti altre possibilità. Nel caso del permesso orario la mancata prestazione si è avuta per una volontà o un esigenza del lavoratore, mentre nel caso trattato il completamento del debito orario non si è formato per la particolare articolazione dell’orario di lavoro che lo stesso datore di lavoro si è dato, imponendo al lavoratore di non dare la sua prestazione e differendola ad un momento successivo".

Una vera e propria tempesta a ciel sereno, che sicuramente si protrarrà anche nei prossimi giorni. Intanto i rappresentanti sindacali lanciano anche una provocazione: “Se l'amministrazione intende assumere tale atteggiamento –proseguono- è bene che cominci ad applicare norme e regole. Si adoperi per dare ai dipendenti il salario accessorio spettante, per il quale si è accumulato un arretrato di 6 anni e rispetto al quale la Segretaria Generale nell’incontro del 15 settembre 2015 si era impegnata di definirne almeno due entro il 31 dicembre 2015. Provveda a dare ai dipendenti il Contratto Decentrato ad inizio anno, si impegni ad erogare con tempestività i buoni pasto, che i dipendenti non vedono sin dal mese di marzo 2015, e a pagare lo straordinario elettorale e i correlati buoni pasto, le cui prestazioni sono state effettuate un anno fa”.

Al fine di affrontare questa situazione la FP CGIL ha già richiesto un incontro urgente all’amministrazione nel corso del quale, dichiarano, verranno affrontate anche numerose altre questioni legate all’ambito lavorativo.

Salvatore Di Trapani