Dalla “Passeggiata a mare” alla Riviera Nord. Buche in strada, aiuole e spiagge sporche

Quando si ripulisce un'aiuola, i resti del lavoro vanno lasciati lì accanto. Quando si apre una buca, basta recintarla ed il problema è risolto. La pulizia delle spiagge è un evento straordinario e limitato nel tempo e negli spazi. E' la politica del Comune di Messina, sulla quale le segnalazioni dei cittadini rammaricati non si contano.

Si parte dalla Passeggiata a mare, dove di recente sono stati finalmente effettuati interventi di pulizia sulle aiuole che assomigliavano a piccole giungle. Peccato che i sacchi in cui sono state raccolte le erbacce, giacciano ancora lì accanto. E la pulizia si è limitata al tratto che va dall'ingresso della Fiera sino alla corrispondenza con piazza Unità d'Italia. Poi, nel tratto fino al viale Boccetta, ancora erbacce, spazzatura sotto le panchine, aiuole piene di rifiuti. Sul viale San Martino, le piccole aiuole, per l'incapacità di tenerle pulite, son state coperte con "mattonelle" per diventare panchine. Ed anche sul lungomare, forse, sarebbe a questo punto il male minore.

Si prosegue con una nuova segnalazione, relativa alla rotonda del viale Annunziata all'incrocio con la via Panoramica dello Stretto. Da più di un mese, è stata recintata una porzione di strada per delimitare una buca che si riapre ad ogni pioggia. “Si tratta di un tombino parzialmente sprofondato – scrive un nostro lettore – che non viene riparato ma ricoperto di asfalto e che, sistematicamente, si rompe di nuovo”. Ecco la soluzione prospettata dal Comune. Area recintata con una rete arancione e problema risolto.

Continuiamo il viaggio verso nord, Paradiso, nei pressi della fontana. Un mese fa è stata finalmente svolta la scerbatura delle aiuole che si trovano a margine della pista ciclabile. Stesso scenario della Passeggiata a mare. L'erba tagliata, insieme alla spazzatura raccolta dentro le aiuole, rimane lì abbandonata.

L'ultima segnalazione arriva dal consigliere comunale Nicola Cucinotta e riguarda tutte le spiagge della riviera nord. “Ho provato vergogna – scrive – alla vista di alcuni croceristi che, sorridendo ironicamente, immortalavano con foto e filmati le spiagge sporche”.

“Lo scorso anno – ricorda Cucinotta – sono stati spesi 250mila euro per la pulizia delle spiagge. L’intervento, che la ditta appaltatrice avrebbe dovuto svolgere, prevedeva l’utilizzo contemporaneo e costante di 24 unità lavorative, divise su tutto il litorale di spiaggia libera: sei zone, da Ortoliuzzo a Giampilieri Marina, per un totale di 58 giornate lavorative non consecutive dal lunedì al sabato secondo un programma prestabilito, che prevedeva un servizio di pulizia spiagge da giugno a settembre. Era stata prevista inoltre la posa in opera di 240 postazioni per la raccolta dei rifiuti più tre trespoli per la raccolta differenziata da collocare lungo tutto il litorale cittadino. Mi chiedo dove oggi siano andati a finire questi portarifiuti profumatamente pagati dall’Ato 3. E che fine hanno fatto quelli utilizzati l’anno prima?”

Domande che il consigliere Cucinotta ha posto al commissario Luigi Croce, chiedendo, al contempo, di “imporre all’Ato 3 di redigere immediatamente un piano di interventi in conformità alle linee guida del Piano d’Ambito per far fronte ai lavori di pulizia dei litorali del Comune di Messina e di dare prontamente mandato a Messinambiente di eseguire gli interventi di pulizia spiagge, visto che la stagione balneare è ormai alle porte”.

(Marco Ipsale)