Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro. Le richieste rivolte al prefetto

Anche a Messina, nell’ambito della Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza del Lavoro, Cgil, Cisl e Uil si sono mobilitate per ricordare le vittime del lavoro e per sollecitare l’adozione di misure urgenti a salvaguardare l’incolumità dei lavoratori.

I sindacati, in sit-in presso la Prefettura per affermare l’importanza della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno inteso con l’iniziativa, sensibilizzare la più ampia pluralità possibile di individui e soggetti politici, economici, sociali ed istituzionali richiamandoli alle loro responsabilità e al loro potere decisionale, per avere luoghi di lavoro funzionali alla sicurezza delle persone.

In concomitanza con i presidi che si stanno svolgendo nelle altre città, Cgil, Cisl e Uil chiedono con forza la lotta alle sostanze cancerogene e soprattutto la messa al bando totale dell’amianto. Le iniziative del sindacato hanno contribuito sinora ad estendere la sensibilità dei livelli istituzionali su questo problema. Nell’ultima finanziaria il Governo ha deliberato 135 milioni di euro per la bonifica dei siti più colpiti dall’amianto e si è inoltre ottenuto l’accesso al Fondo Vittime dell’amianto per le persone ammalate di mesotelioma anche come semplici cittadini per esposizione familiare e ambientale. Un risultato quindi importante in cui il sindacato ha garantito la solidarietà e la protezione sociale a vittime inconsapevoli e incolpevoli dell’esposizione all’amianto nella normale vita quotidiana a fronte della sentenza del processo Eternit che ha negato la giustizia a tante vittime sia tra i lavoratori che tra i cittadini.

La presa di coscienza civile – ribadiscono – rappresenta la base di partenza per affermare una cultura della tutela della salute e della sicurezza che porti all’individuazione di soluzioni dentro e fuori i luoghi di lavoro per combattere una delle più subdole cause di morti bianche. Un problema immenso che coinvolge non solo i lavoratori colpiti ma l’intera società, la sfera sanitaria, previdenziale ed economica.

Occorre ricordare che la Legge Regionale n°10 dello scorso anno ha previsto iniziative volte alla prevenzione e al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento da fibre di amianto. Ma la Sicilia e la Calabria sono ancora oggi le uniche Regioni a non avere una mappatura dell’amianto.

Cgil, Cisl e Uil chiedono un intervento del Prefetto di Messina per un avanzamento urgente ed efficace della mappatura e l’aggiornamento del Piano Regionale Amianto Sicilia (PRAS), necessario per lo sblocco dei contributi ai comuni per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. Segnalano che a Messina l’Assessorato al Risanamento, non ha dato seguito al progetto, finanziato dal Governo, volto ad avviare un percorso per il risanamento delle numerose aree inquinate dall’amianto. E comunque la città non si è ancora dotata di un piano comunale amianto.

Con l’iniziativa di oggi, 28 aprile, chiedono che sia finalmente varato il Piano Nazionale Amianto; e si possa provvedere con opere di bonifica ambientale alla riconversione di tutte le aree della provincia di Messina interessate; e garantire un’adeguata assistenza sanitaria alle persone coinvolte e assicurando, altresì, una previdenza adeguata.