In riva allo Stretto sta per tornare l'affascinante "superluna di Natale"

In riva allo Stretto sta per tornare l’affascinante “superluna di Natale”

In riva allo Stretto sta per tornare l’affascinante “superluna di Natale”

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lunedì 12 Dicembre 2016 - 23:10

Occhi all'insù per il ritorno di uno spettacolo astronomico davvero unico, il passaggio di nubi alte nei prossimi giorni potrebbe favorire anche la formazione dell'affascinante fenomeno dell'alone lunare

Queste festività natalizie ci regaleranno tante sorprese anche dal punto di vista astronomico. Uno degli scenari più affascinanti sarà rappresentato dalla “superluna di Natale” che già dai prossimi giorni si potrà vedere splendere in serata sopra il cielo dello Stretto, regalando scenari a dir poco suggestivi. Difatti a partire da domani la luna si troverà in fase di plenilunio e al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, cosa che la farà apparire più grande e luminosa del solito, tanto da offuscare lo sciame meteorico delle “Geminidi”, atteso da metà settimana.

L'attività è iniziata il 10 dicembre e proseguirà il 15 ma avrà oggi il suo picco, proprio in concomitanza con quella che viene considerata (erroneamente) la notte più lunga dell’anno, quella di Santa Lucia, quando in realtà il giorno più corto dell’anno cade proprio il 21 dicembre, durante il solstizio d’inverno. Sotto l’aspetto meteorologico, fra la serata di oggi e la giornata di domani, data d’inizio del plenilunio, le ampie schiarite e gli spazi di cielo limpido prodotti dal transito di una massa d’aria fredda e molto secca in alta quota dovrebbe agevolare ulteriormente la visione dello spettacolo.

Fra la nottata di mercoledì e giovedì le nuvole potrebbero tornare ad offuscare la coltre celeste, anche se solo temporaneamente, per il passaggio di banchi di nubi medio-alte, a tratti anche semi-trasparenti. Tanto da non escludere neppure il fenomeno dell’alone lunare. Si tratta di un rarissimo fenomeno ottico che consiste nella formazione di un cerchio di 22° attorno alla luna. Questo particolare fenomeno ottico, di rarissima bellezza e molto difficile da osservare alle nostre latitudini, si realizza solo in particolari condizioni atmosferiche, quando infiltrazioni di aria molto umida circolano nella parte più alta della troposfera (la fetta di atmosfera a noi più vicina, compresa fra il suolo e i 12 km di altezza) condensandosi in milioni di piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell'atmosfera. Gli aloni non sono altro che fenomeni ottici che appaiono vicini o attorno al sole o alla luna.

L’alone è caratterizzato da un cerchio di colore bianco intenso, con una sfumatura rossastra all’interno e violetta all’esterno. L’area di cielo interna all’alone è generalmente più scura di quella esterna. Gli aloni, come nel caso di quelli che in inverno appaiono sopra i cieli della Russia e della Siberia, sono generati da cristalli di ghiaccio che compongono i cirri o i cirrostrati, ossia nubi bianche e di struttura fibrosa, a forma di aghi, presenti a circa 8-9 km di altezza, e che vengono generate da infiltrazioni di aria più umida alle alte quote della troposfera. Queste nubi sono costituite da aghetti di ghiaccio che possono assumere forme ritorte o arricciate, a causa dell’azione dei fortissimi venti che spirano alle alte quote della troposfera. L’alone lunare si forma solo quando la luce del sole viene riflessa e rifratta dai cristalli di ghiaccio.

Daniele Ingemi

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