Pallamano. A tu per tu con il tecnico dell'Hc Messana Salvatore Cardaci

Pallamano. A tu per tu con il tecnico dell’Hc Messana Salvatore Cardaci

Pallamano. A tu per tu con il tecnico dell’Hc Messana Salvatore Cardaci

lunedì 29 Marzo 2010 - 07:47

Bilanci e prospettive future a ridosso dei play-out

Dopo la lunga sosta dovuta agli impegni della Nazionale femminile a Cassano Magnago e i tre giorni (9,10 e 11 aprile) di Coppa Italia a Sassari, tornerà sabato 17 aprile il massimo campionato di pallamano femminile con la disputa delle gare valide per i play-off ed i play-out. Per l’unica formazione siciliana di serie A1 si prospetta un finale di stagione pieno d’insidie con la disputa degli spareggi per mantenere la categoria. L’H.C. Messana considerata dagli addetti ai lavori come una delle sorprese in assoluto di questa stagione sportiva ha fallito veramente per un soffio la qualificazione ai play-off scudetto e si ritrova, purtroppo, a giocare gli spareggi per restare in massima serie. A guidare il team del presidente Spadaro da ben cinque stagioni è il prof. Salvo Cardaci (docente di educazione fisica e responsabile tecnico della Figh Sicilia oramai da diversi anni) con cui abbiamo fatto il punto della situazione sulla squadra isolana e sul campionato in generale.

Si può tracciare un primo bilancio della Messana al termine della stagione regolare?

-Personalmente sono soddisfatto dei risultati fin qui ottenuti con il secondo posto a sorpresa conquistato a Lignano durante l’Handball Trophy e la stagione regolare chiusa meritatamente al quinto posto ad un solo punto dal Vigasio. Risultati brillanti ottenuti nonostante una serie di defezioni per infortunio che al di là delle prime due giornate di campionato non mi hanno mai permesso di poter schierare la formazione migliore sulla quale si è lavorato tanto in fase di preparazione”.

Aspetti positivi e negativi di questa prima parte di campionato?

“Gli aspetti positivi sono quelli di una squadra che nonostante le molteplici difficoltà è riuscita a sopperire alle pesanti assenze con l’inserimento in prima squadra di diverse giovani provenienti dalla nostra seconda squadra che disputa il torneo di serie A2. Rosaria Triolo, Francesca Franco, Adriana Luciano e Denise Sciurba sono state letteralmente “sottratte” alla squadra di A2 e portate a giocare in massima serie. Per non parlare di Santina Sanò che è diventata praticamente titolare giocando con buona personalità tante partite importanti. Il rammarico, invece, è quello di aver disputato gare fondamentali per i nostri obiettivi senza atlete fondamentali per noi come Valentina La Versa, Valentina Giallongo, Giusy Interdonato, Natasa Miladinovic e, come se non bastasse, l’assenza per squalifica di Cinzia Albertini che ha saltato sia il recupero contro Vigasio (che poteva regalarci i play-off) e anche il primo turno della seconda fase contro Ferrara”.

Stagione brillante, insomma, “rovinata” da queste defezioni e adesso?

“Adesso dobbiamo solamente concentrare i nostri sforzi a queste sfide play-out che sanciranno l’unica retrocessione prevista. Per quel che ci riguarda giocheremo la semifinale play-out contro Ferrara con lo svantaggio dell’eventuale terza gara in trasferta. La vincente avrà ottenuto la permanenza, mentre la perdente giocherà l’ultima sfida contro la perdente del match Bancole-Cassano. In ogni modo una vera e propria “lotteria” che ha vanificato il brillante campionato disputato e nella sostanza ha rimesso in corsa anche Cassano che aveva chiuso la stagione regolare a zero punti”.

Ma dove può arrivare questa squadra?

“Non dove può, ma dove deve arrivare questa squadra… Oramai da diverse settimane cerco di trovare in allenamento nuovi equilibri tattici che mi consentano di sopperire al meglio alle tante assenze. La Messana ha dimostrato di meritare la serie A1 e non voglio nemmeno pensare ad ipotesi diverse. Mi affiderò ancora una volta alla “vecchia guardia” di questo gruppo che alleno da diversi anni ed anche alle giovani del vivaio che dovranno sostituire le compagne più esperte. Sono in ogni caso fiducioso e credo che anche questa volta riusciremo a festeggiare il traguardo programmato”.

Una considerazione finale sulle prossime novità previste dalla Figh nazionale nel settore femminile.

“Ritengo abbastanza valide alcune soluzioni proposte che nel giro di un triennio porteranno, mi auguro, ad una maggiore valorizzazione dei talenti locali. Ci sono delle società italiane che negli ultimi anni hanno lavorato tanto e bene nei settori giovanili, altre realtà che avendo a disposizione budget molto consistenti, invece, hanno pensato di puntare quasi esclusivamente al mercato straniero e al tesseramento di forti atlete naturalizzate. Al di là della riforma dei campionati, della visibilità televisiva e della progressiva riduzione del numero di straniere da schierare, però, credo sia assolutamente improcrastinabile una concreta politica federale per far sì che un ragazzino o una ragazzina approdi alla pallamano in età giovanile e non, come avviene oggi, come attività sportiva quasi di ripiego”.

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