Attribuito a Venezia il prestigioso riconoscimento nazionale dedicato agli storici editori Luciano e Silvana Mauri
La libreria migliore d’Italia è la Bonanzinga di Messina. Al negozio di via dei Mille, infatti, è stato attribuito, a Venezia, il prestigioso riconoscimento nazionale, alla memoria di Luciano e Silvana Mauri, storici editori, fondatori e promotori dell’Uem, la scuola per librai, nata nel 1984. La libreria di Daniela Bonanzinga si è saputa distinguere, secondo la giuria che da quattro anni assegna il premio d’intesa con le associazioni dei librai e degli editori italiani, ”per qualità delle pubblicazioni, innovazione, professionalità e imprenditorialità”. Nata nel 1969 grazie all’idea di Antonino Bonanzinga, primo agente Einaudi in Sicilia e direttore commerciale del gruppo ”Commissionaria editrice” in Piemonte negli anni ’60, la libreria Bonanzinga fu la prima, in ambito locale, e tra le poche, a livello nazionale, a rinunciare agli utenti-scolari. Solo libri di lettura, senza testi per alunni. Oggi a gestire la libreria ci pensano la moglie di Antonino Bonanzinga, Rosalba, e la figlia Daniela, promotrici di diverse iniziative per promuovere la cultura in città, come ristampe di preziosi libri di storia patria e attività quali ”La libreria incontra la scuola”, i laboratori per bambini e i confronti-dibattiti con i maggiori autori.
«Sono lusingata e felice – ha commentato Daniela Bonanzinga – per me e per la mia città. Mi accingo, proprio quest’anno, a festeggiare il quarantennale, già compiuto, dell’attività della libreria. E questa è la maggiore soddisfazione che io possa avere. Mi ripaga di tanti sacrifici e onora la memoria di mio padre, che e’ stato il fondatore assieme a mia madre».
