Brolo, Ricciardello indagata per abuso d'ufficio: "ho agito da Sindaco"

Brolo, Ricciardello indagata per abuso d’ufficio: “ho agito da Sindaco”

Santi Cautela

Brolo, Ricciardello indagata per abuso d’ufficio: “ho agito da Sindaco”

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lunedì 03 Settembre 2018 - 08:13

Un avviso di garanzia non ancora notificato, sbotta il Sindaco di Brolo, Rosaria Ricciardello: "ho agito da Sindaco facendo fronte ad emergenze non altrimenti risolvibili"

"Con grande stupore mi è stato notificato un avviso di garanzia attraverso la stampa."

Inizia così la lettera del Sindaco di Brolo, Rosaria Ricciardello, dopo aver appreso della notifica di un avviso di garanzia per abuso d'ufficio. "Questa mattina, ho infatti appreso di essere indagata per abuso d’ufficio, nonostante, fino a questo momento, non mi sia stato notificato alcun provvedimento di questo genere. Ma ormai funziona così in Italia e gli organi di informazione conoscono e divulgano i provvedimenti prima che siano notificati agli stessi interessati. Ma il mio stupore è stato persino più grande quando ho scoperto, sempre leggendo l’articolo, che il mio nome è stato affiancato, nella stessa notizia, a quello dell’ex ragioniere del comune di Brolo Carmelo Arasi coinvolto insieme all’ex Sindaco Messina nell’operazione mutui fantasma dopo che, voglio ricordare, fui proprio io a scoperchiare il vaso di Pandora. Quanto all’avviso di garanzia che mi riguarda, sono serena perché so di aver agito per il bene della mia comunità in un momento difficilissimo."

L'indagine riguarderebbe quindi l'affidamento all'esperto in materia finanziaria, il ragioniere Filippo Conti, incarico dato nell'agosto del 2014, dopo la vicenda giudiziaria che portò all'arresto diversi dipendenti comunali.

"Ricordo ancora che dopo quel terremoto giudiziario c'erano scadenze, stipendi dei dipendenti comunali, servizi indispensabili da erogare, pagamenti ai fornitori da effettuare, insomma: impegni da rispettare per mandare avanti il Paese – conclude la Ricciardello – ho agito da Sindaco facendo fronte ad emergenze non altrimenti risolvibili, nella consapevolezza che il bene dei cittadini viene prima di ogni altra cosa. Nessuno inoltre in quel momento aveva voluto accettare un incarico che sono stata costretta a dare, sia pure per pochi mesi, in condizioni di emergenza. Due mesi dopo, trovato il sostituto, l’incarico è stato revocato. Stupisce quindi che nello stesso articolo venga affiancato il mio nome a provvedimenti presi per un’inchiesta che io ho contribuito ad avviare e per un avviso di garanzia legato ad una decisione che scaturisce proprio dagli arresti che avevano lasciato il Comune in una situazione delicatissima."

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