Milazzo, si inizia a parlare delle elezioni 2020 tra stalli e prospettive

Milazzo, si inizia a parlare delle elezioni 2020 tra stalli e prospettive

Santi Cautela

Milazzo, si inizia a parlare delle elezioni 2020 tra stalli e prospettive

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lunedì 14 Gennaio 2019 - 11:18
Tirreno

Passata la mareggiata a Milazzo si inizia a parlare di politica, soprattutto in vista delle elezioni amministrative tra 18 mesi. Inizia la corsa in solitaria di qualche candidato a Sindaco? Non è chiara ancora la situazione. Tuttavia si avvertono i primi movimenti all'interno dei partiti.

La Lega guidata da un trittico "poco armonizzato" e costituito dal consigliere Alessio Andaloro, il già candidato sindaco Pino Ragusi e Mario Saporita, attirano curiosità grazie anche agli eventi promossi nella nuova sede.

La Lega sembra essere in salute a Milazzo, lo stesso non si può dire per Forza Italia: nel partito azzurro restano solo Gianfranco Nastasi, attuale presidente del Consiglio milazzese e il consigliere Alessandro Oliva. Ed è Nastasi il protagonista in questo caso, in quota Tommaso Calderone, della corsa a Sindaco.

Sempre interessati alla corsa in solitaria anche ex azzurri e azzurri della prima ora come per esempio Lorenzo Italiano. A sinistra l'unico nome è quello di Giovanni Formica che dovrebbe ripresentarsi non senza difficoltà visto lo stato "vegetale" del Pd a Milazzo. Destra e sinistra sono frammentate eppure, ci sono gli outsider: Carmelo Pino sembra non volersi ricandidare lasciando forse il posto al consigliere Pippo Midili (ma sono solo indiscrezioni). Niente di confermato neanche per Giovanni Di Bella, Assessore che in un primo tempo si era staccato dal codone dell'amministrazione per una fuga in solitaria ma che alla fine sembra aver fatto dietrofront. Secondo voci di palazzo, ci sarebbe anche il dottore Franco Cusumano che sembrerebbe stia pensando a una sua candidatura a Sindaco. Lui è già stato vice-sindaco con Lorenzo Italiano ed è l'ultimo pezzo di Udc sopravvissuto alla "caduta" di D'Alia.

Tra i movimenti si segnala invece la novità "giovanile" impegnata in questi giorni nella formazione di una lista eterogenea e apartitica, composta appunto solo da giovani, che potrebbe fare la differenza. Si fanno chiamare ancora in maniera non ufficiale, "quelli che sono rimasti" che suona anche come un monito per chi probabilmente è rimasto sempre fuori dal "giro della politica milazzese".

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