Giunta Crocetta, in casa Pd spunta l’ipotesi La Macchia

Continua il toto-assessore per la giunta Crocetta che ha già messo alcuni paletti: la presenza delle donne. Su questo punto non si scherza. Del resto anche la nuova Ars è stata rivoluzionaria, con ben 15 donne su 90 deputati. Un record. Se il 50% delle donne in giunta sarà una gatta da pelare per i partiti sono già certi due assessori: Nello Di Pasquale, ex sindaco di Ragusa, lista Crocetta (dovrebbe avere la delega al turismo) e Lucia Borsellino (per lei la sanità). Nei prossimi giorni saranno completate le caselle tenendo conto del rebus delle donne, che sarà un problema sia per l’Udc che il Pd, che dovranno riuscire a far quadrare diversi elementi. A Messina, che è risultata determinante per l’elezione di Crocetta, i due assessori saranno un Udc e un Pd. In casa D’Alia corre come un treno l’ipotesi Giovanni Ardizzone (potrebbe avere la delega ai Beni culturali ed anche la vicepresidenza), anche se sembra che Naro stia cercando di trovare una soluzione per Saro Sidoti, il consigliere provinciale risultato primo dei non eletti. Restando in riva allo Stretto spostiamoci verso gli alleati del Pd. Qui stravotato è stato Franco Rinaldi per il quale il toto-poltrona lo vede o nell’Ufficio di Presidenza dell’Ars o in un assessorato di peso. La seconda ipotesi nelle ultime ore è stata in parte offuscata da un altro nome: Salvatore La Macchia, ex presidente dell’Ato3 dell’era Genovese, ex Asi (poi rinominato commissario), nonché consulente nell’ex governo Lombardo. Sembra che proprio Francantonio Genovese stia facendo un pensierino anche sul suo nome. Restando in casa Pd messinese c’è anche da registrare la posizione di Beppe Lumia che pare abbia iniziato a sponsorizzare Calanna per un posto in giunta. Nelle fasi precedenti alla presentazione delle liste Francesco Calanna si stava ritagliando un posto nella lista Crocetta, fin quando la direzione regionale del Pd non pose il divieto a tutti i tesserati di “cambiar casa” per le elezioni. Ad urne chiuse Calanna scalpita. Siamo ancora alle prime battute di una discussione che durerà a lungo.

Rosaria Brancato