Trasferimento psichiatria dal Papardo al Piemonte: la UilFpl scrive alla Regione

Trasferimento psichiatria dal Papardo al Piemonte: la UilFpl scrive alla Regione

Redazione

Trasferimento psichiatria dal Papardo al Piemonte: la UilFpl scrive alla Regione

Tag:

martedì 01 Dicembre 2020 - 13:22

Il trasferimento comporterà la restrizione di spazi ad oggi destinati ad altri pazienti, causando gravi disagi

La Uil-Fpl di Messina, con una nota firmata dal segretario generale Pippo Calapai e dai segretari aziendali Maurizio Celona e Nino Nunnari, ha chiesto l’intervento dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per impedire il trasferimento della Psichiatria dell’Asp dal Papardo al Piemonte.

Il problema è già stato segnalato al Dg dell’Irccs, Vincenzo Barone, evidenziando come il trasferimento del servizio di psichiatria dell’Asp all’ospedale Piemonte rischia di sottrarre spazi vitali alle unità operative dove vengono assistiti in maniera intensiva i pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite.

“Tale azzardata decisione, probabilmente maturata da accordi tra i direttori generali delle aziende sanitarie di Messina, appare sconcertante, in quanto riduce ulteriormente gli spazi disponibili al Piemonte, già in sofferenza per la presenza di ben tre unità operative accorpate (urologia, chirurgia ed ortopedia), nonché di altre due unità operative che utilizzano gli stessi spazi (Medicina d’urgenza e Neurologia), mentre invece il Papardo dispone di notevoli spazi disponibili per poter ospitare l’SPDC”.

Secondo la UilFpl il provvedimento nuocerà all’incolumità dei pazienti psichiatrici, che verrebbero allocati in spazi molto ristretti, con tutti i disagi facilmente immaginabili. Tali decisioni hanno comportato il trasferimento della GCA 2 (Gravi cerebrolesioni acquisite) per liberare i locali da destinare all’SPDC.

“I pazienti sono stati dislocati in ben quattro aree attigue, prive dei requisiti essenziali per essere accreditate, al fine di garantire in maniera adeguata le condizioni di sicurezza, sia dei lavoratori, che dei pazienti ricoverati, che necessitano di cure intensive derivanti dalle loro gravi patologie, con fortissimi disagi sull’organizzazione interna, in quanto il personale Infermieristico ed OSS, risulta notevolmente insufficiente per garantire adeguati livelli di assistenza”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007