Università. Seconda Giornata del XIII corso di dissezione anatomica e Microneurochirurgia Applicata

Università. Seconda Giornata del XIII corso di dissezione anatomica e Microneurochirurgia Applicata

Università. Seconda Giornata del XIII corso di dissezione anatomica e Microneurochirurgia Applicata

lunedì 28 Giugno 2010 - 11:51

È la prima volta che in Sicilia si tiene un corso di alta formazione che si avvale di preparati anatomici autentici

Si è svolta oggi, la seconda giornata del XIII Corso di Microneurochirurgia Applicata, che grazie al suo mix di novità e qualità, è riuscito a coinvolgere tanti giovani aspiranti chirurghi e professori di fama internazionale.

Strutture e attrezzature all’avanguardia, oltre all’utilizzo, per la prima volta in Sicilia, di preparati anatomici sono alla base del successo del corso, aperto domenica 27 giugno presso il Dipartimento di Biomorfologia e Biotecnologia dell’Università di Messina e che si concluderà martedì 29 giugno, organizzato da Renato Galzio e coordinato dallo stesso neurochirurgo, dal rettore Francesco Tomasello e dal Giuseppe Pio Anastasi.

Grazie alla collaborazione di studiosi di livello internazionale come Roberto Delfini e Manfred Tschabitscher, si è rafforzata la sinergia con l’Università La Sapienza di Roma, e un nuovo “ponte” è stato creato con il centro Microsurgical and Endoscopic Anatomy dell’Università di Vienna.

Docenti e studenti si sono ritrovati a Messina da tutta l’Italia per proseguire un percorso che il prof. Galzio porta avanti da parecchi anni, puntando sulla sperimentazione e sul continuo aggiornamento tecnologico, attraverso la progettazione di nuovi endoscopi e l’utilizzo del neuronavigatore, uno strumento che consente di localizzare le lesioni ed elaborare le immagini di tac e risonanze magnetiche in tempo reale durante gli interventi.

È la prima volta che in Sicilia si tiene un corso di alta formazione che si avvale di preparati anatomici autentici. Ciò consentirà di verificare le conoscenze anatomiche sui tegumenti cranici, sul cranio, sul cervello e sui vasi cerebrali iniettati. Si tratta di un’opportunità di studio assolutamente unica che vedrà protagonisti allievi provenienti dalla Sicilia e da tutta Italia. Sulle parti anatomiche saranno simulati dai partecipanti approcci neurochirurgici eseguiti con le strumentazioni più sofisticate: microscopi operatori, endoscopi, trapani ad alta velocità, strumentario micro-chirurgico.

Vi è in questa iniziativa un altro elemento di grande significato. Il primo corso di questo tipo tenuto in Italia è stato organizzato dal prof. Renato Galzio all’Università di L’Aquila. Per le note vicende che hanno colpito la cittadina abruzzese, questo corso è denominato “Messina-L’Aquila” ed è coordinato dal prof. Galzio, prof. Anastasi e dal prof. Tomasello. Si è voluto così confermare la presenza di un evento formativo di grande rilevanza, mettendo a disposizione le strutture del dipartimento di Biomorfologia: un gesto di solidarietà che vuole rappresentare la prosecuzione di un’esperienza considerata in Italia la più avanzata in rapporto alle tante iniziative similari in campo internazionale.

L’Università di Messina esprime l’orgoglio di potere assumere in questo frangente una leadership nazionale in senso anatomico e neurochirurgico. Questa esperienza favorirà il potenziamento dei laboratori di Anatomia del nostro Ateneo con un investimento futuro capace di assicurare agli studenti quella formazione anatomica che è essenziale per i futuri medici e soprattutto per i futuri chirurghi.

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