Tanti i deja vu di queste elezioni con le tornate passate: scopriamoli

Tanti i deja vu di queste elezioni con le tornate passate: scopriamoli

Rosaria Brancato

Tanti i deja vu di queste elezioni con le tornate passate: scopriamoli

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venerdì 06 Aprile 2018 - 09:32

Ci sono alcuni accadimenti di questa campagna elettorale che riportano la memoria ad altre elezioni.....come se il tempo a Messina non fosse mai passato

Queste amministrative 2018 sono attraversate da alcuni venti di deja vu che riportano alla memoria altri periodi, sempre elettorali.

Vediamo quali.

1)Anche quest’anno, come nel 2005 e nel 2013 e sempre quando è ormai troppo tardi viene proposta la candidatura a sindaco a Fabio Mazzeo, che anche nel 2018 è “candidato alla candidatura” su richiesta dei dirigenti di partiti che passano troppo tempo a parlarsi addosso salvo svegliarsi all’ultimo minuto per cercare chi metta le toppe e “salvi” il salvabile. Se credi in una persona lo fai sin da subito.

2)Anche quest’anno, come nel 2013, tra i papabili alle primarie Pd sono emersi i nomi di Felice Calabrò (che nel 2013 le vinse ma perse le elezioni) e di Francesco Palano Quero (che perse le primarie ma fu eletto presidente della Circoscrizione)

3)Anche quest’anno, come nel 2013 Alessandro Russo e Francesco Palano Quero, renziani storici e Dem storici, nonché appassionati e preparati esponenti Pd, sbattono la porta al momento dell’ufficializzazione del nome del candidato sindaco. Nel 2013 lo strappo fu col Pd a trazione genovesiana e comportò non poche lacerazioni legate al fatto che il sostegno dato da Quero e Russo ad Accorinti fu una frattura profonda dopo la sconfitta di Felice Calabrò per 49 voti al primo turno. Le immagini di Quero che entra al Comune insieme ad Accorinti in casa Pd non sono state dimenticate.

4)Anche quest’anno, come nel 2005, nel 2008 e nel 2013 il Pd viene “monopolizzato” da un leader e peraltro Francantonio Genovese e Pietro Navarra si somigliano anche fisicamente al punto da sembrare “gemelli”. Se però l’ascesa di Genovese è iniziata nel 2005 e nelle prime fasi non c’era neanche l’ombra di una ribellione e non c’è stata fino al 2013, l’ingresso della corrente accademica nel Pd e la successiva posizione di centralità è avvenuta tutta nel giro di pochi mesi, dall’estate 2017 ad oggi. In meno di un anno l’Università ha schierato il DG alle Regionali (De Domenico oggi deputato), l’ex Rettore (Pietro Navarra oggi parlamentare) e l’ex pro Rettore Antonio Saitta (che però a differenza degli altri può vantare una lunga e coerente militanza nel Pd e nella sinistra). Il pallino delle decisioni si è spostato dalla via I Settembre alle stanze dell’Ateneo.

5)Anche la candidatura del professor Antonio Saitta è un deja vu. E’ già successo nel 2003 contro Buzzanca e nel 2005 come vicesindaco di Genovese contro Luigi Ragno.

C’è da aggiungere che dal 2006 in poi non ci sono rapporti entusiastici tra Genovese e Saitta al punto che possiamo dire che Navarra è un gran “motivatore”: avere indicato il costituzionalista come avversario di Bramanti sarà un ulteriore incentivo più che per i suoi, per Genovese…….ad una gara sui numeri.

6) anche quest'anno, come nel 2013 il tormentone della campagna elettorale è: "ah, ma dietro di lui c'è Genovese…."

Rosaria Brancato

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