Indotto A2A, lavoratori in sciopero. Si mobilitano i sindacati

Normal
0

14

false
false
false

IT
X-NONE
X-NONE

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:auto;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:auto;
mso-para-margin-left:0cm;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Calibri”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;
mso-fareast-theme-font:minor-fareast;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;}

Una vertenza che dura ormai da due giorni, quella degli operatori metalmeccanici dell'indotto A2A di San Filippo del Mela. Sono circa 200 gli operai entrati in sciopero, affiancati da Cisl, Uil e Cgil. Al centro delle rimostranze il mancato rispetto del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) e il mancato raggiungimento di un accordo integrativo che riconosca specifiche indennità salariali.

"Nell'impianto -scrivono i sindacati- permangono vaste e inaccettabili sacche di sfruttamento e di mortificazione dei lavoratori. Malgrado i reiterati tentativi di interlocuzione, le strategie aziendali non hanno registrato cambiamenti significativi. Per tale ragione la mobilitazione dei lavoratori proseguirà fino al raggiungimento di impegni condivisi e risolutivi della vertenza in corso".

Già dallo scorso agosto i lavoratori avevano fatto presenti numerose contestazioni, tradottesi in diverse giornate di sciopero avviate nel corso dei mesi successivi. Tema principale, in quel caso, i numerosi licenziamenti scaturiti, scrivevano i sindacati, da "appalti approntati al massimo ribasso". Un mancato riassorbimento dei dipendenti licenziati da parte delle aziende subentranti che, anche in quel caso, aveva destato numerose rimostranze.

Salvatore Di Trapani