Società

Via Nicaragua, nuova tappa della storia infinita della strada “pubblica ma privata”

MESSINA – Pubblica ma privata. Anzi privatizzata. Anzi no, in termini giuridici poco poco più stringenti, via Nicaragua è privata ma ad uso pubblico. E quindi i cancelli non possono restare e i residenti non possono evitare che chiunque ci passi. La storia infinita della viuzza messinese finita al centro di un servizio de Le Iene e di tante polemiche arriva ad una nuova tappa.

La corte d’Appello di Messina (presidente Neri) è intervenuto nella vicenda con una sentenza che in sostanza conferma quella del Tribunale del dicembre 2023. Via Nicaragua è privata, spiegano i giudici, ma c’è la servitù di uso pubblico, quindi è anche una strada ad “uso pubblico”. I giudici accolgono in sostanza parte delle ragioni di entrambi i “contendenti”, da un lato i residenti che presentano come pezza d’appoggio il contratto con lo Iacp che assegna gli appartamenti e la strada, dall’altro Palazzo Zanca, rappresentato dall’avvocato Ninni Giunta, che ha rivendicato la “servitù” della strada, che collega altre due arterie cittadine. Di fatto a prevalere sono le ragioni del Comune. Perché, pubblica o privata, secondo i giudici i cancelli a via Nicaragua non possono starci, come non possono essersi altri intermezzi, e la strada deve essere transitabile.

Una sentenza che cambia effettivamente lo stato di fatto? Forse. Perché in barba alla sentenza del 2020 i cancelli erano tornati.