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Violenze no-vax, la Bruni: sciogliere le formazioni neofasciste

REGGIO CALABRIA – Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale, dopo aver partecipato al presidio in via Nicotera a Lamezia come atto di solidarietà per l’assalto subito a Roma dalla Cgil nazionale riflette su quanto accaduto.

“Mai più squadristi”

“Ripeto quello che ho detto a caldo dopo il vile attacco squadrista, non si può tollerare che un manipolo di facinorosi mettano a ferro e a fuoco il centro della Capitale  per protestare contro il green pass e assaltino anche presidii di Pronto Soccorso ferendo infermieri e poliziotti. Fatti gravissimi e assolutamente da condannare punendo gli esecutori con pene esemplari e certe.

Oramai è chiaro – evidenzia l’ex candidato alla Presidenza della Regione – che in ogni occasione estremisti dell’estrema destra prendano la palla al balzo per mettere in pericolo l’ordine pubblico. Non è la prima occasione e, temo che, se non si interverrà drasticamente, non sarà neppure l’ultima. Uno stato democratico deve rispondere con fermezza a ogni atto che vuole creare scompiglio nelle istituzioni e tra la gente”.

“Si sciolgano le formazioni neofasciste”

Bisogna dire un basta definitivo alla violenza squadrista di matrice neofascista, ecco perché aderisco con convinzione – fa sapere Amalia Bruni – alla proposta della Presidente del Partito Democratico, Valentina Cuppi di sciogliere definitivamente le formazioni politiche che si rifanno esplicitamente a idee o pratiche fasciste e chiedo a tutti di firmare la petizione perché questo avvenga. Non accetteremo più nessuna intimidazione e invito tutti i partiti a non essere ambigui su quanto accaduto, condannando senza se e senza ma gli autori di questi atti violenti e vili”.

No vax? “Il vaccino sia obbligatorio”

“Aggiungo una considerazione da medico sui no vax, credo che al punto in cui siamo – così la Bruni -, per completare il grande lavoro già fatto, sarà necessario l’obbligo a vaccinarsi. Sono d’accordo con Enrico Letta quando dice che forse il buon senso non basta più e crede che ora ci sia il motivo dell’estrema ratio per l’obbligo vaccinale. Non è possibile che si metta a rischio il lavoro svolto fino a ora. Il presidente del Consiglio Draghi ci pensi”.