Liberi Insieme denuncia: Messina prima in Italia per distribuzione di pannoloni

Liberi Insieme denuncia: Messina prima in Italia per distribuzione di pannoloni

Rosaria Brancato

Liberi Insieme denuncia: Messina prima in Italia per distribuzione di pannoloni

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sabato 21 Marzo 2015 - 06:39

L'Asp è costretta a ridurre il numero dei pannoloni erogati ad assistiti in seguito ad una strana scoperta: a Messina il 93% delle richieste è per la quota massima di materiale per problemi d'incontinenza,siamo la provincia con il più alto numero in Italia. A raccontare la strana vicenda è il Movimento Liberi Insieme

Messina è al primo posto in Italia per distribuzione di “pannoloni” per incontinenza. La denuncia è del Movimento Liberi Insieme e fa seguito ad una sconcertante scoperta avvenuta nel corso di un incontro con la società che si occupa della distribuzione del materiale sanitario per problemi d’incontinenza. L’incontro è avvenuto dopo la nota di diffida e di richiesta di chiarimenti inviata dal responsabile MLI- diritti disabili Loruccio Bertano al direttore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna ed al prefetto Stefano Trotta in merito ad alcuni disservizi nella distribuzione di materiale per problemi di incontinenza, che sono stati riscontrati di recente.

Il Movimento Liberi Insieme infatti aveva ricevuto segnalazione dai genitori di un disabile che,nonostante la certificazione medica,si erano visti consegnare un minor numero di pannoloni. Il numero massimo mensile previsto dalla legge è di 120, su espressa certificazione medica attestata dall’Asp che poi dovrà indicare alla società il numero esatto degli assistiti che ne hanno fatto richiesta.

“La certificazione- ricorda il MLI- a tutti gli effetti di legge è vincolante per chiunque offra servizi pubblici quindi se si sono verificate anomalie nella distribuzione è compito dell’Asp intervenire”.

In seguito alla nota l’Asp ha provveduto a far incontrare il rappresentante della società aggiudicatrice dell’appalto sanitario SVAS BIOSANA Piero Corcione, il capogruppo MLI Roberto Cerreti ed il responsabile legale del centro studi Valentino Gullino. Ne è emerso un quadro inquietante. L’agente di zona della società ha infatti chiarito gli aspetti scaturiti dall’aggiudicazione del bando,nel giugno del 2014, che prevedeva servizi per un’utenza di 15.000 persone, rivelatesi circa 12.770 nei fatti.

Il dato allarmante è quello relativo alla percentuale di quanti, in base a certificazione del medico di base, hanno richiesto ed ottenuto la quota massima di materiale, ovvero il 93% degli assistiti, insomma la quasi totalità….

“Messina- si legge nella nota del Movimento-, per quanto dichiaratoci, risulterebbe la provincia di Italia con più alto tasso di casi limite e quindi soggetti apparentemente aventi diritto del massimo previsto dalla legge in termini di distribuzione di pannolini e traverse. Di fatto al 31 gennaio 2015, i soggetti che richiedevano e venivano riforniti col massimo del materiale previsto, ovvero 120 pannoloni al mese, sono risultati il 93% degli aventi diritto, facendo catalogare la provincia al primo posto in Italia per distribuzione di materiale per problemi di incontinenza. Ad aggravare l’incredibile vicenda ed i costi della sanità nel messinese, il fatto che la distribuzione avviene su richiesta esplicitata dai medici massimalisti al Distretto Sanitario, con l’indicazione del numero di pannoloni e traverse, quando invece, secondo la società aggiudicatrice dell’appalto, il medico dovrebbe limitarsi a fare richiesta e non a quantificare il materiale, come avviene nel resto d’Italia e persino nella vicina Catania, dove vi è una circolare che indica tetti massimi e modalità per richiedere eventuale materiale aggiuntivo, dando facoltà di valutazione al Distretto sanitario in base alle patologie ed alle certificazioni sopraggiunte dagli specialisti ospedalieri. Abbiamo così scoperto che delle 4 fasce previste nel bando quasi tutti, ovvero il 93% risultano, secondo i dati e le indicazioni date dall’ASP alla società distributrice, ai vertici della necessità di assistenza”.

Ecco perché,secondo quanto spiegato da Corcione al Movimento Liberi Insieme la decisione dell’Asp “di ridurre il numero di materiale distribuito per i casi straordinari in cui gli utenti necessitano di materiali anallergici ed adatti a patologie differenti, accogliendo tali necessità per appena una trentina di casi sui 900 utenti che usufruivano di tali privilegi, senza fornire spiegazioni e/o metodologie per richiedere l’effettivo riconoscimento dei pannoloni e delle traverse realmente necessarie secondo il livello di gravità della propria patologia”.

Il Movimento informa quindi quanti si siano ritrovati nel disagio di ricevere un numero di pannoloni o traverse inferiore alle reali necessità, a presentare istanza motivata e con certificazione medica specialistica comprovante la necessità, presso i Distretti Sanitari di appartenenza, come già fatto da 30 utenti.

“Il Movimento Liberi Insieme- conclude la nota- alla luce della disponibilità e della schiettezza con cui la società ha chiarito i motivi della riduzione del materiale distribuito rispetto alle certificazione dei medici massimalisti, provvederà a richiedere l’intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici Giacomo Caudo per un’interazione tra i propri associati e l’Asp affinché anche sul nostro territorio quest’importante servizio alla persona sia effettuata con criterio ed eque parametrazioni, come avviene nel resto della nostra Repubblica, inoltre sollecitando, azioni parlamentari all’ARS, al fine di aver un quadro chiaro dell’assurda situazione della provincia d’Italia col più alto tasso di distribuzione di materiale per l’incontinenza”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. IH-870 I-ITGI 21 Marzo 2015 08:06

    Questo è il classico caso che impone un’ottimizzazione del collegamento telematico tra medico massimalista ed il competente servizio ASP, in modo da conseguire almeno due obbiettivi : 1) conoscere in tempo reale il fabbisogno di questo genere di presidi ; 2) rispondere in maniera adeguata ai bisogni del paziente , che, potrebbero variare in dipendenza dello suo stato clinico. Proprio per questo sarebbe auspicabile, a breve, la costituzione di una conferenza di servizio tra i rappresentanti dei medici di base e l’Asp, sotto l’egida dell’Ordine dei Medici.

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  2. IH-870 I-ITGI 21 Marzo 2015 08:06

    Questo è il classico caso che impone un’ottimizzazione del collegamento telematico tra medico massimalista ed il competente servizio ASP, in modo da conseguire almeno due obbiettivi : 1) conoscere in tempo reale il fabbisogno di questo genere di presidi ; 2) rispondere in maniera adeguata ai bisogni del paziente , che, potrebbero variare in dipendenza dello suo stato clinico. Proprio per questo sarebbe auspicabile, a breve, la costituzione di una conferenza di servizio tra i rappresentanti dei medici di base e l’Asp, sotto l’egida dell’Ordine dei Medici.

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