Scade il bando della Prefettura. Il Comune sposa l’ipotesi Bisconte, insorge il PRC

Scade il bando della Prefettura. Il Comune sposa l’ipotesi Bisconte, insorge il PRC

Eleonora Corace

Scade il bando della Prefettura. Il Comune sposa l’ipotesi Bisconte, insorge il PRC

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venerdì 18 Aprile 2014 - 06:25

Il terzo bando Prefettizio per l’individuazione di luogo idoneo per la prima accoglienza dei migranti scade oggi. Il Comune sempre più deciso a proporre gli edifici compresi nell’area dell’ex Caserma Bisconte. Allarme del PRC: “Sarà una seconda Mineo”.

Scade oggi il tempo di presentazione delle domande di partecipazione al terzo bando di gara indetto dalla Prefettura di Messina, per l’individuazione di una struttura idonea ai fini della prima accoglienza dei migranti. Il bando gemello, emesso qualche mese fa, è andato deserto, per la difficoltà da parte di enti pubblici e società private di trovare luoghi che corrispondessero ai criteri imposti dal bando. Probabilmente anche quest’ultimo è destinato ad avere lo stesso destino. A sorpresa, però, interviene il Comune: dopo un sopralluogo nell’area dell’ex Caserma di Bisconte, svolto dall’assessore Sergio De Cola, l’amministrazione sembra puntare per l’alternativa suggerita dallo stesso Ministero degli Interni, in concerto con quello della Difesa che ha messo a disposizione l’area: spostare i migranti dalla tendopoli del PalaNebiolo ad una delle strutture che formano l’ex Caserma. Questo, con molta probabilità, segnerebbe l’instaurazione di un vero e proprio Cara – centro accoglienza richiedenti asilo – nella città di Messina. Il PalaNebiolo, infatti, è un centro sorto sul modello dei vecchi “centri Puglia”, ovvero un non-luogo giuridico che sfugge ad ogni classificazione ministeriale. Attualmente il Palazzetto del Polo Sportivo, che era stato riaperto dopo lo sbarco dei 361 migranti direttamente sul molo di Messina, ospita una quarantina di persone, mentre trentadue tende sono sfruttate al massimo della loro capienza – otto persone per tenda, per un totale di 250. Soprattutto l’assessore De Cola si è espresso in questi giorni con particolare favore circa la possibilità di creare un centro d’accoglienza nella struttura dell’ex Caserma Bisconte, di cui il Comune ha fatto richiesta formale d’utilizzo, dopo l’ok dello stesso Ministro degli Interni, Angelino Alfano.

L’ipotesi della creazione di un Cara a Messina – in un’area immensa e impermeabile come quella di Bisconte – è stata, sin dal primo momento, rigettata con forza dalla società civile. Sia il circolo Arci Thomas Sankara, sia altre associazioni e partiti hanno chiesto a gran voce di escludere una simile opzione, per puntare esclusivamente a pratiche di accoglienza integrata, sul modello degli Sprar – il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati dell’Anci – che offre garanzie di rispetto dei diritti e della dignità dei migranti. Alla notizia che il Comune sembra ormai deciso a puntare, viceversa, su Bisconte, il circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista lancia l’allarme: “sarà una seconda Mineo”.

“La città di Messina rischia di pagare le lentezze di un sistema che non ha alcuna programmazione dell’accoglienza e che si replichi ciò che da anni nel CARA (Centro Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Mineo è in atto, cioè la permanenza di centinaia e centinaia di richiedenti asilo costretti a vivere in condizioni inumane. Il CARA di Mineo deve essere chiuso e non possiamo permettere che anche a Messina un’area come l’ex caserma di Bisconte venga destinata ad operazioni che inevitabilmente creeranno stati di indigenza. Non è possibile assistere al recinto da costruire intorno a donne e uomini che chiedono all’Europa di essere accolti e protetti perché la loro terra non gli garantisce una dignitosa vita. Il sovraffollamento cronico dei centri di prima accoglienza in Italia non può scaricare sui comuni un problema che riguarda le politiche dello Stato e in questo senso chiediamo fortemente alla giunta Accorinti di prendere le distanze da queste politiche e di concentrare i propri sforzi su scelte di accoglienza solidale e umana. Chiediamo al sindaco Accorinti di non accogliere gli appelli del Ministro Alfano, il cui obiettivo è che anche a Messina nasca una seconda Mineo”.

Il PRC, che ha già denunciato lo scandalo della tendopoli, rinnova al Sindaco Accorinti l’invito a confrontarsi con la società civile e il movimento contro il razzismo e la xenofobia, per superare un’emergenza che, in fin dei conti, non è data dai numeri delle persone che arrivano, ma dall’assenza di un vero sistema di accoglienza. “Inoltre chiediamo a gran forza al presidente della regione Sicilia Crocetta, di convocare al più presto un tavolo tecnico di coordinamento regionale per avanzare una legge sull’immigrazione. Infatti la mancanza di una legge regionale sull’immigrazione non aiuta ad intervenire e a facilitare una costruzione di un sistema di accoglienza che non sia ingabbiato dentro un dispositivo della sicurezza e del controllo”.

Insomma, il dramma della prima accoglienza mostra tutta la fragilità e disumanità di un sistema emergenziale che non tutela le persone, garantendo solo il profitto di pochi. La preoccupazione dei membri di Rifondazione Comunista è che la stessa Messina, già sfregiata dal campo profughi in pieno centro urbano, sia condannata a vivere i disagi quotidiani di un centro di prima accoglienza, diventando, in questo modo, complice di un sistema che gli stessi paesi membri dell’Unione Europea hanno più volte etichettato come “non rispettoso dei diritti umani”.

“Il governo e in particolare il suo ministro Alfano- commenta Rifondazione – continua in un’assurda ambiguità: da un lato snocciola i dati e dice che i richiedenti asilo sono in aumento e ciò richiederebbe un sistema più veloce per prevedere tempi rapidi nella definizione delle domande di asilo con il conseguente aumento delle commissioni territoriali preposte a velocizzare i colloqui e il riconoscimento dello status di rifugiati, dall’altro costruisce galere etniche. Occorre procedere verso l’attivazione di centri di accoglienza decentrata e soprattutto di dimensioni piccole, con finanziamenti statali e gestiste dai comuni attraverso un lavoro professionale e che sensibilizzi la città sulla reale situazione da cui fuggono le persone che arrivano dagli sbarchi. Non possiamo accettare acriticamente la costruzione sociale e politica del governo secondo cui è necessario aprire posti per accogliere le persone messe in salvo dalle operazioni Mare Nostrum e poi lasciate al loro destino e alle attese senza fine, fino a provocare i tentati suicidi o il suicidio di un giovane eritreo “accolto” nel CARA di Mineo”.

Eleonora Corace

6 commenti

  1. Accorinti in soli 10 mesi ha finito di rovinare una città, portando anche questi marocchini, e non facciamo del finto perbenisbo dicendomi razzista, il caro Sindaco se proprio li voleva ospitare li doveva portare a casa sua non al palanebbiolo per poi lasciarli liberi di scorazzare senza una meta per la cittá, a chiedere elemosina e magari a portare qualche malattia vedi ebola, il sindaco dovrebbe pensare ad altri bisognosi, quelli Messinesi che oggi fanno la fila alla caritas per poter mangiare e che grazi anche a lui aumenteranno sempre di più………..Accorinti via da Messina tu con tutti sti Marocchini

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  2. Accorinti in soli 10 mesi ha finito di rovinare una città, portando anche questi marocchini, e non facciamo del finto perbenisbo dicendomi razzista, il caro Sindaco se proprio li voleva ospitare li doveva portare a casa sua non al palanebbiolo per poi lasciarli liberi di scorazzare senza una meta per la cittá, a chiedere elemosina e magari a portare qualche malattia vedi ebola, il sindaco dovrebbe pensare ad altri bisognosi, quelli Messinesi che oggi fanno la fila alla caritas per poter mangiare e che grazi anche a lui aumenteranno sempre di più………..Accorinti via da Messina tu con tutti sti Marocchini

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  3. Se il bando è andato deserto non ci vuole molto a capire cosa vuol dire. Ai cittadini messinesi la cosa non piace, non va giù nemeno ai sostenitori accaniti del sindaco visto che neanche loro hanno dato segno di vita. Quindi? Occorre rivedere tale procedo “sindacoidale”, va rispettato il volere dei cittadini.

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  4. Se il bando è andato deserto non ci vuole molto a capire cosa vuol dire. Ai cittadini messinesi la cosa non piace, non va giù nemeno ai sostenitori accaniti del sindaco visto che neanche loro hanno dato segno di vita. Quindi? Occorre rivedere tale procedo “sindacoidale”, va rispettato il volere dei cittadini.

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  5. Ho solo due cose da evidenziare

    1) FINALMENTE esce allo scoperto la vera mentalità di tutti quelli che per statuto o per “ideologia” politica si professano altruisti, perbenisti e puritani. Tutta una farsa strategica per farsi pubblicità in momenti “di pace”; adesso che veramente c’è “l’obbligo” di accogliere immigrati in casa nostra TUTTI diventano anti-clandestini.

    2) Non c’è dubbio che l’accoglienza stia creando difficoltà alla cittadinanza perchè l’emergenza è gestita male in partenza, Messina non ha le carte in regola per accogliere immigrati; qui le cose sono 2: o si chedono fondi Europei (visto che purtroppo siamo in Europa) per costruire una struttura d’accoglienza idonea da tutti i punti di vista e FUORI dai centri urbani OPPURE l’amministrazione DEVE arrivare ai ferri corti con Alfano EVITANDO l’ingresso degli immigrati a Messina.

    NON SONO RAZZISTA ma una cosa o si fa bene o non si fa per niente!!!

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  6. Ho solo due cose da evidenziare

    1) FINALMENTE esce allo scoperto la vera mentalità di tutti quelli che per statuto o per “ideologia” politica si professano altruisti, perbenisti e puritani. Tutta una farsa strategica per farsi pubblicità in momenti “di pace”; adesso che veramente c’è “l’obbligo” di accogliere immigrati in casa nostra TUTTI diventano anti-clandestini.

    2) Non c’è dubbio che l’accoglienza stia creando difficoltà alla cittadinanza perchè l’emergenza è gestita male in partenza, Messina non ha le carte in regola per accogliere immigrati; qui le cose sono 2: o si chedono fondi Europei (visto che purtroppo siamo in Europa) per costruire una struttura d’accoglienza idonea da tutti i punti di vista e FUORI dai centri urbani OPPURE l’amministrazione DEVE arrivare ai ferri corti con Alfano EVITANDO l’ingresso degli immigrati a Messina.

    NON SONO RAZZISTA ma una cosa o si fa bene o non si fa per niente!!!

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