I ribelli del Consiglio: "Se non fai parte del cerchio magico ti fanno la guerra. Non ci arrendiamo"

I ribelli del Consiglio: “Se non fai parte del cerchio magico ti fanno la guerra. Non ci arrendiamo”

Rosaria Brancato

I ribelli del Consiglio: “Se non fai parte del cerchio magico ti fanno la guerra. Non ci arrendiamo”

Tag:

mercoledì 14 Ottobre 2015 - 14:30

I ribelli del Consiglio comunale non ci stanno: "Se non fai parte del cerchio magico dell'Aula le tue proposte vengono bocciate". Ma non si arrendono e hanno deciso di fare squadra trasversalmente. Lo Presti, Sturniolo, Russo, Sindoni, Zuccarello, uniranno le forze sulle battaglie comuni.

La storia del Regolamento del Garante dei disabili è un simbolo di quanto accade in Consiglio comunale. Non a caso al fianco di Antonella Russo in conferenza stampa c’erano Nina Lo Presti, Gino Sturniolo, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, che negli ultimi 2 anni sono incappati in analoghe vicissitudini.

Il paradosso più grande e indecoroso per un’Aula è che si vota spesso per antipatia o simpatia, e questo indipendentemente dal contenuto della proposta. L’interesse della città viene dopo il volto, la firma e la validità della proposta stessa. E’ accaduto per il Garante dei disabili, sta accadendo per le Unioni civili, è accaduto per la Galleria Vittorio Emanuele.

I consiglieri che non fanno parte del”cerchio magico dell’Aula” hanno deciso di riunirsi, di formare il gruppo dei ribelli, di quelli considerati le pecore nere.

“Se il problema è il mio nome lo ritiro, ma per favore, date a Messina un Garante per i disabili, è la città che lo chiede”, ha detto amaramente la Russo nel ritirare il provvedimento dopo 2 anni di agonia.

“Chi è fuori dal cerchio magico sa che le sue proposte saranno bocciate e contrastate in ogni modo- aggiunge Daniele Zuccarello- A turno è capitato ad ognuno di noi. In Aula a me è stato detto ufficialmente che le mie proposte, quelle con la mia firma, non avranno alcun appoggio solo perché le firmo io. La cosa più paradossale è che noi presentiamo proposte nell’interesse della città. Loro non presentano nulla. Quando presentiamo in consiglio una delibera scatta il cameratismo e ce la bloccano. L’ordine del giorno sulla Galleria Vittorio Emanuele, firmato da me e Nina Lo Presti è stato bocciato per questo e solo dopo che la stampa li ha messi ridicolizzati hanno cambiato idea. Ma non ci arrendiamo, loro saranno cancellati dalla storia, non è questo il modo di svolgere il ruolo di consigliere comunale”.

Se Donatella Sindoni commenta amaramente come ci siano colleghi che non hanno a cuore l’interesse della città Nina Lo Presti rincara la dose: “Quanto accaduto alla Russo farà sì che verrà fuori una delibera schizofrenica. Le dinamiche di quest’Aula sono sempre le stesse, quando presenta una proposta chi non è dalla parte giusta viene messa in campo la forza muscolare,per far passare o bocciare solo quello che loro vogliono. Sta accadendo la stessa cosa per le Unioni civili. Io mi chiedo, se alla Russo contestate nei sub emendamenti persino e virgole del testo, perché non mettete analoga attenzione al Piano di riequilibrio? Avete letto allo stesso modo il Pluriennale? O riservate questo trattamento solo ad alcune delibere sorvolando sulle altre?”.

I ribelli pongono il problema dell’agibilità dell’Aula anche perché senza loro, che sono sempre tra il gruppo di quellichecisonosempre il numero legale non potrebbe essere garantito. Fa comodo a tutti avere un gruppo di pecore nere da contestare ad ogni piè sospinto ma da tenere buoni quando si tratta di mantenere in vita un numero legale che non c’è mai. E se avessero dedicato agli strumenti contabili le stesse sedute e gli stessi fiumi di emendamenti e cavilli che sono stati dedicati a battaglie di civiltà come il Garante dei disabili, la riqualificazione della Galleria, le Unioni civili, si potrebbe davvero parlare di un Consiglio attento.

Invece è un Consiglio comunale strabico e con logiche da classe del liceo.

Peccato che a pagarne le spese siano i messinesi.

Fare la guerra sulla figura del Garante del disabile o per le Unioni civili (anche in questo caso si viaggia verso una gravidanza da elefante, oltre un anno) è il segnale del momento più basso di questo Palazzo.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Andate a casa tutto il consiglio comunale….

    0
    0
  2. Andate a casa tutto il consiglio comunale….

    0
    0
  3. Perché tanti piagnistei , quando potrebbero dimettersi e far mancare definitivamente il numero legale , bloccando i lavori d’aula , con le immaginabili conseguenze…..

    0
    0
  4. Perché tanti piagnistei , quando potrebbero dimettersi e far mancare definitivamente il numero legale , bloccando i lavori d’aula , con le immaginabili conseguenze…..

    0
    0
  5. ancora MITTITI LIGNA, tutti a casaaaaaaaaa

    0
    0
  6. ancora MITTITI LIGNA, tutti a casaaaaaaaaa

    0
    0
  7. fate i nomi !!!!! ma siete davvero ridicoli non è forse lo stesso principio di cui vi siete tanto lamentati//7 ma davvero chi sono ste persone zuccarello fai il nome di chi ti ha minacciato che non firmerà mai le tue/vostre proposte scusa ma fate ridere i polli a parte inversa le stesse cose che a voi danno fastidio magicamente se fatte da voi diventano normali,davvero non capisco

    0
    0
  8. fate i nomi !!!!! ma siete davvero ridicoli non è forse lo stesso principio di cui vi siete tanto lamentati//7 ma davvero chi sono ste persone zuccarello fai il nome di chi ti ha minacciato che non firmerà mai le tue/vostre proposte scusa ma fate ridere i polli a parte inversa le stesse cose che a voi danno fastidio magicamente se fatte da voi diventano normali,davvero non capisco

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007