Nel degrado l’ex Polveriera di Camaro – Bisconte. Immobilismo decennale

Nel degrado l’ex Polveriera di Camaro – Bisconte. Immobilismo decennale

Nel degrado l’ex Polveriera di Camaro – Bisconte. Immobilismo decennale

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lunedì 25 Marzo 2013 - 09:50

Vicenda riportata alla luce dai due consiglieri della III circoscrizione, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, che ripropongono anche la storia della struttura e gli eventi degli anni ’90 prima del silenzio successivo e dell’abbandono della struttura

Una struttura militare ottocentesca immersa nel degrado. E’ l’ex Polveriera di Camaro-Bisconte, di proprietà del Demanio Statale e abbandonata a sé stessa. A riportare alla luce la vicenda sono i consiglieri della III circoscrizione, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto, che hanno tenuto un incontro a tal proposito nella sede del quartiere.

I due consiglieri hanno recuperato alcuni documenti ufficiali alla Soprintendenza dei Beni Culturali. “Il documento più importante (dove tra l’altro viene ulteriormente chiarita la proprietà dell’immobile che è del Demanio dello Stato) – spiegano – è rappresentato dalla Declaratoria sancita dalla Regione Siciliana il 3 marzo 1990 con il provvedimento n. 467 e trasmessa alla Soprintendenza di Messina dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e ambientali con la quale ufficialmente si dichiara l’ex Polveriera un bene di “particolare interesse storico, artistico e architettonico” ai sensi della Legge 1089/39 e della Legge Regionale 80/77, a seguito della quale il bene è stato quindi sottoposto alle prescrizioni di tutela contenute nelle predette leggi. Ne è conseguito che a chiunque ne avesse avuto il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo era fatto divieto di deturpare o modificare l’assetto dell’immobile”.

“Da un documento datato 8 febbraio 1992 della ex “Intendenza di Finanza” di Messina – affermano ancora Gioveni e Cacciotto – si scopre che l’ex Polveriera è stata data in concessione a titolo oneroso al Comune di Messina dal 1 gennaio 1981 al 31 dicembre 1986 (ed era in corso il rinnovo della concessione) che la chiese per fini istituzionali con destinazione esclusiva a servizi sociali e per il tempo libero. Palazzo Zanca, per anni, ha pagato inutilmente un canone in quantificabili per poi non fare alcun uso della struttura, senza neanche alcuna recinzione né vigilanza. Oltre al degrado e alle discariche che deturpano il bene, la struttura è diventata persino un covo per decine di gatti”.

“Infine – concludono i due consiglieri – altri due importanti documenti, uno del Genio Civile e uno della Soprintendenza, negli anni ’90, testimoniano sia lo stato di perenne degrado che investe da decenni l’immobile sia il potenziale pericolo che insiste per le sue deficitarie condizioni strutturali”.

Gioveni e Cacciotto hanno quindi chiesto al commissario del Comune, Luigi Croce, e al Comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, “di provvedere urgentemente alla bonifica delle parti facilmente accessibili e all’immediata recinzione e messa in sicurezza dell’immobile, nonché ad un costante servizio di vigilanza, preservandolo così da ignobili atti di deturpazione e sfregio da parte di terzi”. Infine si faranno promotori di una petizione popolare da indirizzare all’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonino Zichichi, ed al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, con la quale chiedere alla Regione di acquisire il bene dallo Stato “ponendo in essere tutte le procedure tecniche, amministrative e normative possibili per il recupero e la valorizzazione dell’immobile, destinando lo stesso per quelle finalità culturali e sociali da tutti auspicati (biblioteca, polo per scolaresche, museo ecc.) da perseguire direttamente attraverso il coinvolgimento di associazioni o enti di promozione sociale e culturale”.

3 commenti

  1. Bravissimi. I due consiglieri dimostrano di essere una coppia veramente affiatata alla Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio,Totò e Peppino, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, insomma se ne potrebbero fare ancora esempi. Adesso che tutto è sviscerato basterà un intervento del presidente Ardizzone per trovare qualche milioncino da spendere sulla polveriera e siamo a posto! BRAVI BRAVI BRAVI..DAVVERO

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  2. la verità nei retroscena è ancora più “divertente” … ma per favore! -.-‘

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  3. solo decennale ?? Comunque grande scoperta, casualmente in periodo di elezioni

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