All'ordine del giorno dell'ultima seduta la proposta sul nuovo regolamento dei beni patrimoniali del Comune e quella di Gino Sturniolo contro la guerra in Syria. Antonella Russo ha annunciato l'addio al gruppo consiliare capitanato da Zuccarello, è la prima consigliera a transitare nel gruppo misto

La seduta è ripresa esattamente da dove era stata interrotta la scorsa settimana, anche se rispetto alle polemiche infuocate di giovedì sera quella di oggi ha visto toni decisamente più soft. L’aula è tornata a discutere la proposta di delibera del consigliere Udc Franco Mondello sulle “Linee guida per la redazione del regolamento concessioni dei beni demaniali, dei beni patrimoniali indisponibili e disponibili del comune di Messina”, proposta che oggi ha trovato il favore di tutti i consiglieri presenti in aula, tranne quello di Gino Sturniolo e Ivana Risitano, al contrario della collega Nina Lo Presti che ha invece detto sì al regolamento proposto da Mondello. L’esponente Udc ha ribadito che il documento vuole soprattutto richiamare l’attenzione dell’amministrazione sui beni del Comune, concetto che non entra in contrasto con quello dei “beni comuni” sui quali invece la giunta Accorinti ha già esitato una delibera. Era stata proprio la notizia di questa delibera, non inviata neanche alla X Commissione Consiliare, a scatenare il caos durante la scorsa seduta, a fomentare gli animi probabilmente anche un concetto di base diverso dei beni comuni rispetto a quelli di proprietà del Comune. Sturniolo e la collega Risitano hanno per questo votato no alla proposta di Mondello, spiegando che se si vuole davvero che i beni pubblici diventino “comuni” di deve dare la possibilità di accedervi anche a realtà che formalmente non hanno un riconoscimento giuridico, aprirsi alla società e abbandonare il vecchio meccanismo di vendita e alienazione dei beni patrimoniali che evidentemente non ha funzionato. Di un’altra idea la collega Lo Presti che invece ha ritenuto che le linee guida proposte nel documento di Mondello non siano in antitesi con il ragionamento sui beni comuni avviato dall’amministrazione. Il dibattito ha fatto registrare numerosi interventi a favore, Paolo David, Daniela Faranda, Giuseppe Santalco, Elvira Amata, hanno puntato a ribadire la necessità di un regolamento certo che inizi con lo stimare il valore dei beni patrimoniali del Comune per capire se possono avere valore reddituale e aiutare le casse a respirare. Regolamento che serve anche in prospettiva di quanto potrà accadere in futuro con eventuali assegnazioni da fare proprio in virtù dei “beni comuni”. Alla fine, con la quasi unanimità dei presenti, la proposta è stata approvata e adesso finirà sui tavoli della giunta.

Secondo punto all’ordine del giorno oggi: la proposta presentata qualche settimana fa da Gino Sturniolo per dire “No all’intervento armato in Syria”, un punto ormai temporalmente superato, vista l’evoluzione degli scenari internazionali, ma comunque valido secondo il consigliere di Cambiamo Messina dal Basso per assumere una posizione netta e ufficiale, come Consiglio Comunale, contro ogni forma di guerra e violenza. Polemica da parte di alcuni consiglieri, Mondello, Zuccarello, Gioveni, Amadeo, Santalco hanno chiesto a Sturniolo di ritirare il documento perché ormai superato, qualcuno ha chiesto di tornare a discutere dei problemi che riguardano più da vicino la città, Santalco ha invece apprezzato l’idea di portare in aula anche temi di carattere nazionale e internazionale. Alla fine però l’ordine del giorno ha trovato il voto favorevole solo dei tre consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech era assente, di Nino Carreri ed Elvira Amata (Dr) e di Daniele Zuccarello (Progressisti Democratici), mentre in sette hanno detto no e nove hanno preferito astenersi.

Il Consiglio si è chiuso così e tornerà a riunirsi domani alle 13.

Nota politica della seduta: ad inizio lavori la consigliera Antonella Russo ha annunciato il suo passaggio al gruppo misto, è la prima, e ha detto addio al gruppo dei Progressisti Democratici. “Alla base della scelta soprattutto un problema organizzativo e di gestione” ha spiegato la consigliera. “ Fin dall’inizio non mi sono sentita rappresentata dal capogruppo Daniele Zuccarello, a tre mesi dall’insediamento non abbiamo una stanza, una segretaria, non riesco a trovare punti di incontro e dialogo con il capogruppo. Non ho apprezzato poi il modo in cui è stato veicolato alla stampa il passaggio di una parte dei Progressisti Democratici all’area renziana, tutti passaggi che per me hanno messo in luce carenze gestionali. Ho deciso di lasciare questo gruppo per ricoprire degnamente il ruolo istituzionale che mi è stato assegnato” ha concluso Antonella Russo che adesso valuterà un eventuale passaggio al gruppo Pd.