Il deputato regionale Beppe Picciolo ringrazia il presidente della Regione che ha sposato la richiesta autonomista per l’ente camerale e invita tutte le parti a condividere la linea unica nell’interesse della città. Soddisfazione anche da parte di Confcommercio

Era uno degli argomenti più scottanti nel corso della visita a Messina del presidente della Regione, Rosario Crocetta. La tesi della Camera di Commercio autonoma, o in alternativa accorpata con Enna, è stata sposata da Crocetta, che ha anche annunciato la fine del commissariamento.

Per il deputato regionale del Pdr, Beppe Picciolo, si tratta di “una luce che riaccende la speranza di salvare il nostro storico ente e speriamo che il presidente riesca in questo ‘miracolo’ nel massimo rispetto della legge”.

Sia la soluzione autonomista sia l’unione con Enna sono soluzioni gradite al Pdr, “così come a gran parte delle sigle rappresentanti il mondo delle imprese che operano nel territorio peloritano – afferma Picciolo -. La richiesta di cessate il fuoco da noi perpetrata nel corso delle ultime settimane speriamo venga accolta dalle parti in causa perché, così come ha ricordato lo stesso Crocetta, le divisioni servono solo ad indebolire la linea autonomista sposata da tutti gli uomini di buona volontà. Senza bisogno d’interpellare i caschi blu – ha concluso il deputato del Pdr – si ripongano le armi giudiziarie e si incominci senza indugio a portare una proposta seria sul tavolo romano: la Regione col duo Crocetta-Vancheri ha già dimostrato la massima disponibilità”.

Soddisfazione per l'annuncio di Crocetta anche da parte del presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto: "Accogliamo con grande soddisfazione la fine del commissariamento della Camera di Commercio annunciata ieri dal governatore Rosario Crocetta. Sono convinto che ieri, grazie allo scatto d’orgoglio di nove associazioni datoriali, si è raggiunto un obiettivo importante. Adesso gli sforzi dovranno essere concentrati per il mantenimento dell’autonomia della Camera di Commercio a Messina, seguendo la strada indicata dallo stesso Crocetta e da Picciolo, perché una città metropolitana non potrà essere privata del suo Ente camerale”.