Furci. Il Consuntivo torna in Giunta, Amministrazione e Consiglio a rischio

Furci. Il Consuntivo torna in Giunta, Amministrazione e Consiglio a rischio

Carmelo Caspanello

Furci. Il Consuntivo torna in Giunta, Amministrazione e Consiglio a rischio

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martedì 31 Ottobre 2017 - 09:53

La maggioranza ha rispedito lo strumento finanziario all'esecutivo in virtù di una prescrizione di 132mila euro del revisore. Corsa contro il tempo per le modifiche. Se non sarà esitato entro il 23 Giunta e Consiglio andranno a casa

FURCI. Non è bastata la nota esplicativa della responsabile dell’area finanziaria e dell’ufficio di ragioneria Isabella Ferrara, a far cambiare idea alla maggioranza in merito al Consuntivo 2016. Il civico consesso con sette voti della maggioranza (erano assenti Raluca Sandra e Martina Casablanca) e cinque contrari della minoranza, ha rispedito di fatto lo strumento finanziario alla Giunta. Sullo strumento finanziario vige una prescrizione del revisore dei conti per 132mila e 362 euro. Somma che l’Amministrazione comunale intende inserire nel Previsionale 2017 “dal nostro punto di vista – sostiene il vicesindaco e assessore al Bilancio Maria Vera Scarcella– in modo corretto e legittimo”. Da sottolineare che anche i due assessori che sono allo stesso tempo consiglieri comunali (Concetto Ralli e Rosaria Ucchino) hanno votato con la maggioranza, “Sconfessando” di fatto la stessa Maria Vera Scarcella. Il Consuntivo era stato già rinviato la scorsa settimana. E’ tornato in aula con lo stesso parere del revisore dei conti. Ovvero: favorevole a condizione che si inseriscano quei 132mila euro. Lo stesso revisore, aveva invitato il Consiglio “al relativo adempimento, vincolando a tal fine una quota per pari importo, del risultato di amministrazione”. Il presidente dell’assemblea, Gianluca Di Bella ha rimarcato che “il civico consesso non può modificare il consuntivo. E’ necessaria una successiva modifica in Giunta e quindi un nuovo parere del revisore. Solo dopo potremo esitare lo strumento finanziario”. I tempi sono strettissimi. Il Comune è infatti commissariato per quanto concerne il Bilancio e c’è una sorta di ultimatum che scade il 23 novembre. Se entro quella data non si giungerà all’approvazione il commissario potrebbe sostituirsi agli organi competenti e sindaco, Giunta e Consiglio andrebbero a casa. Perché si giunga all’approvazione del Bilancio in quella data la Giunta dovrà rimodularlo e ripresentarlo entro giovedì. Dopo i necessari tempi tecnici per la pubblicazione lo strumento finanziario tornerebbe in aula proprio il 23. “Per quanto mi riguarda – ha ripetuto più volte il presidente Di Bella – non me la sento di approvare un consuntivo senza il parere favorevole del revisore”. Di diverso tenore le dichiarazioni del capogruppo di minoranza Francesco Rigano, ad avviso del quale “alla luce della documentazione agli atti, compreso il parere del revisore, il consuntivo poteva essere discusso ed approvato. Anche perché – aggiunge – il parere del revisore è obbligatorio ma non vincolante”. Il vicesindaco Maria Vera Scarcella ha chiesto alla maggioranza una dettagliata relazione e la motivazione del perché non sia stato possibile esitare il Bilancio consuntivo, “e di calcolare le conseguenze che comporta tale gesto”. Giovedì si potrà capire qualcosa in più. Se la Giunta modificherà il consuntivo con la prescrizione del revisore (il che significherebbe giungere ad un previsionale con circa 400mila euro di disavanzo, cosa che il sindaco e l’Amministrazione avrebbero voluto evitare) lo strumento finanziario otterrà sicuramente il via libera del Consiglio. Altrimenti c’è il rischio concreto che la legislatura si chiuda con sei mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale della prossima primavera.

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