Omicidio Scibilia: l'ex Carabiniere Giuseppe Anania rinchiuso nel carcere di Mistretta

Omicidio Scibilia: l’ex Carabiniere Giuseppe Anania rinchiuso nel carcere di Mistretta

Redazione

Omicidio Scibilia: l’ex Carabiniere Giuseppe Anania rinchiuso nel carcere di Mistretta

giovedì 30 Aprile 2009 - 21:17

Omicidio volontario e porto illegale di arma. Con queste accuse Giuseppe Anania (nella foto), 47 anni, ex carabiniere alla Compagnia di Barcellona, si trova rinchiuso nel carcere di Mistretta.

L’uomo, ieri mattina, si era costituito agli ex colleghi dopo aver ucciso con un colpo di pistola, in via Tono a Milazzo, il 47enne Stefano Scibilia. Un regolamento di conti giunto dopo un frenetico scambio di sms. I due, infatti, dovevano discutere delle vicende legate al legame fra Scibilia e l’ormai ex moglie di Anania.

Così, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due si sono dati appuntamento vicino ad una piazzola di sosta, Anania si è recato armato di una pistola calibro 38 di proprietà del padre mentre Scibilia si era presentato con una calibro 9 parabellum. L’ex carabiniere ha raccontato che, non appena si è accorto che il rivale era armato, ha sparato per primo uccidendolo sul colpo. Scibilia era appena sceso dalla sua Opel Astra e forse non aveva avuto ancora nemmeno il tempo di pronunciare una parola verso Anania. L’ex maresciallo è fuggito ma poco dopo si è presentato nella caserma della Compagnia di Barcellona dove aveva prestato servizio presso il Nucleo Operativo. Al sostituto procuratore di Barcellona Francesco Massara ha raccontato che Scibilia aveva lasciato la compagnia in provincia di Milano per tornare a Milazzo e riallacciare la relazione sentimentale con l’ex moglie di Anania. In realtà la donna ha raccontato agli inquirenti che si era separata da poco più di un mese dal marito e che questi non le dava tregua arrivando a minacciare anche Scibilia. Anania invece sostiene che non è stata la gelosia ad armare la sua mano ma i tentativi di Scibilia di mettergli contro il figlio. Atteggiamenti che avrebbero scatenato liti familiari e fatto perdere il lume della ragione all’ex sottufficiale dell’Arma.

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