Aveva ragione Mafalda: "Fermate il mondo, voglio scendere"

Aveva ragione Mafalda: “Fermate il mondo, voglio scendere”

Rosaria Brancato

Aveva ragione Mafalda: “Fermate il mondo, voglio scendere”

Tag:

domenica 17 Febbraio 2013 - 07:53

Leggere la cronaca quotidiana a volte fa capire molte più cose di un trattato di sociologia. Prendete ad esempio quanto è accaduto la scorsa settimana, nello stesso giorno, nella stessa città, a due uomini della stessa età ma con destini diversi. Avevano ragione i Maya, è finito un mondo, quello giusto. Quello che stiamo abitando "è un altro mondo"

A volte leggere un giornale può essere più illuminante di un trattato di sociologia. Domenica scorsa, ad esempio, la pagina 25 della Gazzetta del sud: l’apertura è la storia di Giuseppe Burgarella, operaio 61enne di Trapani, disoccupato da 10 anni. Aveva scritto a Napolitano, alla Camusso, per rivendicare in base all’art. 1 della Costituzione il suo diritto al lavoro. Alla fine ha preso una corda, è salito su una sedia e si è impiccato. Ha lasciato un biglietto dentro una copia della Costituzione, “Lo Stato non mi toglie da questa condizione di disoccupazione perché non mi restituisce la mia dignità. Se non lo fa lo Stato dovrò farlo io. Se non lavoro non ho dignità”. Ha lasciato anche un elenco dei suicidi per disoccupazione negli ultimi due anni e l’ultimo nome che ha scritto in fondo alla lista era il suo, Giuseppe Burgarella. Appena sotto questo doloroso articolo, nella stessa pagina 25, ce n’era un altro. Trapani: assenteismo, arrestato dirigente regionale. A corredo dell’articolo sull’arresto di Mario Agliastro, 62 anni, dirigente dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Trapani c’erano due foto che lo immortalavano mentre timbrava il cartellino anche a favore dei colleghi, perché aveva in casa copie artefatte dei badge. Una banalissima e ormai quotidiana cronaca di truffa allo Stato che i dipendenti pubblici mettono in atto con la convinzione di farla franca. Non mi ha colpito questo, ma un altro dato: nella stessa città, nello stesso giorno, forse anche negli stessi minuti, mentre un uomo si toglieva la vita disperatamente dopo aver combattuto per il diritto al lavoro un altro uomo su quel diritto ci stava sputando sopra (e scrivo sputando per rispetto dei lettori, ma il verbo corretto è un altro). Mentre un uomo per 10 anni si è umiliato per lavorare altri uomini nella stessa città, soddisfatti del posto pubblico che nessuno ti tocca, andavano a far shopping o al doppio lavoro (rubando quindi ben due posti di lavoro con un solo gesto) e frodando la collettività. Magari questi due destini si saranno incrociati per strada, al bar, in autobus, lo sguardo disperato di chi non vede luce e quello sfottente di chi ruba la luce degli altri. So bene che l’assenteismo è un malcostume diffuso ma quell’accostamento tra le due notizie di cronaca nello stesso giorno e nella stessa città rende bene il periodo che stiamo vivendo. Avevano persino la stessa età. E’ uno spaccato di una società che ha perso la bussola. Domenica scorsa, guardando quella pagina di giornale ho pensato che avevano ragione i Maya, c’è stata davvero la fine del mondo, ma non a dicembre, c’è stata da tempo, la fine del mondo giusto. Noi non ce ne siamo accorti ma l’anima del mondo si sta spegnendo lentamente. La cronaca quotidiana è filosofia e ci aiuta a capire meglio di qualsiasi economista o sociologo in che baratro siamo precipitati. Ho provato ad immaginare cosa è passato nel cervello di Giuseppe Burgarella nelle ultime 24 ore della sua vita e cosa è passato nel cervello dell’altro, di Mario Agliastro, uno dei migliaia di furbetti del badge, nelle stesse ore. Burgarella avrà ripensato alla sua vita, ai sogni da ragazzo, che erano grandi e belli, alla sua donna, ai figli, e non ha più visto nessuna luce in fondo al tunnel, non si sarà più sentito un uomo. L’altro non avrà pensato a niente di particolare, forse a quel che doveva fare quel giorno, alla sua squadra preferita. Timbrare il cartellino di altri era diventato un banalissimo gesto quotidiano. E’ il concetto stesso di lavoro che è cambiato, appena 20 anni fa, 30 anni fa questi abissi tra le persone non sarebbero esistiti. Cosa vuol dire la parola lavoro ai tempi del precariato? Prendiamo il termine precario, significa “qualcosa che non dura” , una parola che diventa uno stato d’animo dal quale non riesci più ad uscire. Ti toglie il respiro. Precario viene da “prex”, prece, preghiera, che quindi vuol dire due cose: lo ottieni per “preghiera”, ovvero grazie ad altri, e “dura” quanto l’altro che te l’ha concesso decide che duri. Improvvisamente il tuo lavoro non dipende più dal tuo “valore” ma dal volere dell’altro. Diventi schiavo con catene invisibili. L’equazione si fa drammatica perché si finisce col pensare di non valere più nulla o che si vale solo e fin quando lo decide l’altro. Il lavoro non è più un valore. Primo Levi ha raccontato che ad Auschwitz aveva notato che i prigionieri-schiavi “facevano un lavoro ben fatto. Ho conosciuto un muratore che costruiva muri dritti e solidi non per obbedienza ma per dignità professionale. E odiava gli aguzzini”. Il lavoro quindi è espressione di sé, identità personale, creazione, affermazione dell’io. Col passare degli anni è venuta meno questa concezione, abbiamo perso il nostro “valore di pezzi unici”. Anzi, con la raccomandocrazia affiancata al precariato si è cancellato il concetto stesso di “unicità”. Non siamo più diversi, siamo sostituibili ogni qualvolta il concedente decide di farlo e se farlo. Siamo schiavi in balìa del concedente. Ed è così che abbiamo perso il senso del nostro “valore”. Ecco perché Giuseppe Burgarella ha scritto “se non lavoro non ho dignità”. Eppure se ci pensiamo, un altro suo concittadino e coetaneo il lavoro ce l’aveva, eccome. La dignità un po’ meno. Perché per lui quel lavoro non aveva valore. Se sono “precaria” alla fine mi convinco di “esserlo” nella vita e mi convinco di non avere più alcun valore come persona unica. Sempre penso che avevano ragione i Maya, c’è stata la fine del mondo, molto tempo fa, noi siamo morti dentro e solo i nostri gusci vuoti continuano a camminare. Abbiamo perso l’anima per strada e non ce ne siamo accorti. La bellezza di quella lettera d’addio lasciata dentro la Costituzione ancora oggi mi commuove e penso alla grande dignità di quest’uomo ed alla profondità della sua anima da operaio. Quando ero ragazza c’erano i fumetti di Mafalda. Ne ricordo sempre uno con Mafalda che si chiedeva: quando ho imparato le risposte mi cambiano tutte le domande. Quindi no, oggi non ho risposte alle domande che vengono da queste storie. Mi viene solo da strappare la pagina del giornale e dire, come Mafalda: fermate il mondo, voglio scendere.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. QUESTO ARTICOLO FA VERAMENTE VENIRE I BRIVIDI!!E MI RICORDA ANKE DI ESEMPI NELLA NOSTRA CITTà DI LAVORATORI(SE COSI POSSIAMO DEFINIRLI)CON POSTO FISSO KE FANNO I FURBI SPUTANDO IN FACCIA A KI OGNI GIORNO LO PERDE IL LAVORO!!MA CMQ…A PARTE QUESTO VORREI DIRE KE SONO UNA PERSONA MOLTO FEDELE A DIO,UNA DI QUELLE KE QUANDO LA DOMENICA VADO IN CHIESA MI SENTO QUASI PRESO IN GIRO DAGLI ALTRI,MA QUESTO AVVIENE SOLO PERCHè IL 90% DELLE PERSONE NON CONOSCE LA VERITà O NON CREDE FORSE A COSA CI SIA SCRITTO NELLA BIBBIA!COSA CENTRA QUESTO??CENTRA è COME..MI RIFERISCO A KI HA SCRITTO L ARTICOLO KE DICE LA VERITà A METà..!è VERO KE IL MONDO STA ANDANDO INESORABILMENTE VERSO LA FINE..TERREMOTI,MAREMOTI,ALLUVIONI,NEVICATE ECCEZIONALI,SEMPRE PIù MALATTIE SCONOSCIUTE E POI CORRUZIONE SEMPRE PIù IN AUMENTO,GENITORI KE AMMAZZANO FIGLI ED IL CONTRARIO,GUERRE E CRISI INVENTATE….ECC ECC ECC…NON è VERO KE I MAIA HANNO INDOVINATO!!!LA FINE DEL MONDO è SCRITTA NELLA BIBBIA E SOLO DIO PUò SALVARCI,NON ESISTONO RELIGIONI O ALTRI DII CAPACI DI QUESTO!L UNICO CREATORE E SALVATORE E LUI DIO!CI HA ANKE SCRITTO LE ISTRUZIONI PER COME ARRIVARE A LUI..MA L UOMO è ACCECATO DALLA MALVAGGITà KE REGNA NEL MONDO..TUTTO GIRA INTORNO AL DENARO,CON MILIONI DI TENTAZIONI KE IL DIAVOLO CI METTE DAVANTI..è L UOMO CI CASCA OGNI GIORNO!!PREGATE DIO E LUI VI SALVERà DA QUESTO MONDO MALVAGGIO..

    0
    0
  2. Contro l’assenteismo basterebbe una regola molto semplice: risulti in ufficio ed un pubblico ufficiale scopre che non ci sei?
    Licenziato a partire dallo stesso giorno e senza buonauscita.
    Senza giudici del lavoro, appelli, controappelli e sindacati.

    0
    0
  3. Bugarella non è altro che un nome in una lista di morte che si allunga continuamente.
    La promessa di Monti:”Ad Atene 1725 suicidi ma noi lo eviteremo…”, così recitava nell’ Aprile 2012 il nefasto Presidente del Consiglio Mario Monti. Ed invece in quell’anno in Italia ci furono tantissimi suicidi di imprenditori e disoccupati e la cosa stà continuando anche nel 2013.
    Cosa possiamo aspettarci se non un incremento di tale “pratica”, condannata dalla Chiesa e tollerata dallo Stato Italiano, che nulla fà per evitarlo?
    Senza scomodare i vari Maya, Nostradamus e i tanti altri falsi profeti, la fine dell’umanità sembra vicina e la pioggia di meteoriti cadute in Russia ne è un preludio.
    Così finiranno le disparità tra le persone: tutte saranno uguali ed ognuno avrà il proprio compenso.
    Mi dispiace dire queste cose a 50 anni perchè ho moglie e figlie, ma ormai non nutro speranze sul mio e loro futuro, già provato dalla mancanza di lavoro e dalla parzialità (o incompetenza?) dei giudici del nostro foro in alcune mie vicende giudiziarie che conosce bene anche Rosaria Brancato.

    0
    0
  4. fiumi di parole in questi giorni vengono dette dai vari schieramenti politici ma nn spendono una parola per tutte le tragedie familiari che ogni giorno succedono nel nostro paese e la nostra costituzione viene calpestata ripetutamente in primis da tutta la nostra classe politica, e il popolo ormai nauseato nn ci crede piu’. ma intanto uomini che hanno perso la dignita’ di un lavoro arrivano a fare il gesto piu’ estremo “suicidio”. i nostri padri costituenti hanno cercato di fondare uno stato sul diritto del lavoro della legalita’ e della pace per il benessere di tutti dopo essere usciti da una guerra e dittatura terribile, ma che ormai tutti hanno dimenticato. intanto altri uomini vengono corrotti e non hanno la minima vergogna per quello che fanno che si sono letteralmente mangiati una nazione lasciando un paese disperato e spogliato da qualsiasi ambizione.molta gente soffre ma nessuno ne parla. la campagna politica e’ fatta di insulti senza che nessuno parli della vita reale delle persone. a pochi passi da noi ce’ la grecia che sta vivendo un periodo terribile ma nessuno ne parla e tutto quello che succede non viene detto per paura del contagio.

    0
    0
  5. Angelo Silipigni 17 Febbraio 2013 14:49

    I brividi li fai venire tu.
    SONO ACCEKATO DALLA MALVAGGITà di quello che scrivi.

    0
    0
  6. Pezzo bellissimo. Complimenti sig.ra Brancato!

    0
    0
  7. Eccoci qui a commentare immancabilmente Il “domenicale” emozionante articolo della brava e sensibile Rosaria Brancato…con la segreta speranza di poter ambire finalmente a una onorificenza che mi manca ma a cui potrei aspirare con fiducia:…la onorificenza di “COMMENTATORE”….che e’ sempre meglio tuttavia di CAVALIERE..
    ” Leggere la cronaca quotidiana a volte fa capire molte più cose di un trattato di sociologia ” E’ sicuramente vero,tuttavia la classe dirigente e politica del nostro paese ha il “dovere” di interpretare i fenomeni sociali con le armi della scienza sociologica- politica al fine di approfondire meglio le analisi(diagnosi ) per adottare possibilmente le giuste contromisure risanatrici( terapia). Dunque disoccupati ed imprenditori privati ( novelli proletari) si impoveriscono e si suicidano sempre più frequentemente mentre gli impiegati pubblici” fannulloni” al riparo del “posto garantito” si assentano e si barca-menano alla grande Viene qui ben rappresentato ” plasticamente” lil vero moderno “scontro di classe” in atto nei ns tempi. Lavoratori del pubblico vs lavoratori del privato.( onore al grande quasi misconosciuto psicosociologo LUIGI DE MARCHI che teorizzo’ con forza..))….La dove il pubblico spesso sprecone e fannullone e’ cresciuto a dismisura e ” campa” succhiando risorse al privato ,lavoratore autonomo e soprattutto all’imprenditore della piccola e media impresa sempre più vessata e tassata sino all’inverosimile(70% ) costretto a chiudere o a trasferirsi..Ora, Individuare le forze politiche che sostengono gli interessi di una o dell’altra ” classe” di lavoratori, mi rendo conto non e’ cosa facile,presuppone conoscenza, indipendenza di giudizio, molto studio, corretta informazione ,intelligenza e consapevolezza culturale prima che politica. Proviamo a fare tuttavia un tentativo un po’ ” all’ingrosso” : da un lato ci potrbbero stare Monti Fini Casini ,quella parte del PD collegata a quei centri sindacato- burocratici con tanti pensionati iscritti, i LETTA zio e nipote (il potere tiene una” famiglia” trasversale)a Confindustria dei vertici consociativi, Il Vaticano,i Servizi, gli apparati dello stato gli euroburocrati, la casta,i grand commis di stato etc.. ; dall’altro : in primis il “rivoluzionario” M5S di Grillo che si e’ intestato vigorosamente la battaglia a favore del piccolo medio imprenditore “uomo dell’anno” (leggi lo straordinario post del 03/01/13 sul blog omonimo), la parte “sana ” e non compromessa del PDL ,Samori’ (da non sottovalutare per la competenza e la lucidità ) la stessa Lega , Giannino e altri movimenti più o meno liberisti …DA QUESTO DURO SOTTERRANEO MA FONDAMENTALE SCONTRO DIPENDERANNO LA “VITA” O LA ” MORTE” NOSTRA E DEI NOSTRI FIGLI .

    0
    0
  8. Caro giuseppe83, fossi in te uscirei di più da casa ,mi relazionerei di più con gli altri e studierei un pò più scienze della terra, biologia ed evoluzionismo, così avresti uno spaccato di quello che è sempre stato lo stato delle cose di questo mondo e della lotta sulla vita.lascerei stare i soliti Dei buoni o cattivi e vivrei senza troppe paure!!

    0
    0
  9. Non tutti gli impiegati pubblici sono come questi assenteisti truffatori, e sono i primi a voler vedere puniti costoro che gettano discredito su tutta la categoria e magari, grazie a raccomandazioni, “vanno avanti” a discapito degli onesti.Basterebbe applicare al settore pubblico le stesse regole del privato,o applicare le norme riguardanti il settore pubblico( che arrivano a prevedere il licenziamento)che nessuno si prende la briga di applicare. Ma bisogna responsabilizzare i dirigenti,finirla col “buonismo”, con l’idea che sono “padri di famiglia”,tacitare i sindacati e fare applicare ai magistrati le leggi senza attenuanti, anzi con le aggravanti, dato che siamo in una situazione di crisi economica, in cui costoro “rubano”alla collettività una retribuzione e un lavoro che altri, più degni, non hanno. E anche sacerdoti e vescovi dovrebbero prendere una posizione netta su questo,come sulla mafia

    0
    0
  10. Condivido in parte il suo commento. Purtroppo anche nel settore privato succedono le stesse cose. Lo dico perchè provengo da una ex realtà industriale (infatti sono disoccupato da 4 anni), e le posso affermare che alcuni miei ex colleghi facevano quello che oggi fanno tanti dipendenti pubblici (statali, regionali e comunali) con in più alcune aggravanti che non posso riferire. Con questo non voglio dire che l’azienda dove lavoravo è andata giù per colpa di queste persone, però nel loro piccolo hanno dato il loro contributo.
    Per ultimo, io lascerei da parte la Chiesa. Avrà sicuramente letto qualche mese fà le posizioni, poi leggermente ribaltate, dei Cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco, i quali si erano schierati apertamente a favore del bocconiano succhiasangue patentato Monti. Lei quindi pensa che la Chiesa, che attraverso i propri rappresentanti non è dalla parte dei più deboli, prenderà posizione su un aspetto che, onestamente, non gli può fregar de meno?
    Cara signora, alla Chiesa interessano solo i “dindi”, e lo stiamo vedendo in questi ultimi giorni con protagonista il solito Cardinale Bertone che ha imposto alla guida dello IOR lo svizzero René Brulhart, persona molto astuta nella strategie di evaporazione di denaro. Chiamateli fessi!
    Una voce accreditata per la nomina del nuovo Papa è il Cardinale Bagnasco: state attenti che se costui diverrà il nuovo Pontefice si vedranno cose turche!

    0
    0
  11. carmelo cannone 18 Febbraio 2013 15:49

    BRAVA!!! e’ UN BRANO DI ANTOLOGIA GIORNALISTICA

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007