Città ancora in ostaggio della spazzatura mentre i consiglieri studiano l'operazione Amam

Città ancora in ostaggio della spazzatura mentre i consiglieri studiano l’operazione Amam

Francesca Stornante

Città ancora in ostaggio della spazzatura mentre i consiglieri studiano l’operazione Amam

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martedì 07 Luglio 2015 - 01:05

Ieri primo confronto interlocutorio in commissione Bilancio sulla vasta operazione che dovrebbe dire addio ad Ato3 e Messinambiente per trasferire tutto all'Amam. I tempi sono strettissimi, soprattutto per i 53 dipendenti di Ato. Ma il consiglio vuole tempo per valutare tutto con calma. Nel frattempo la spazzatura continuerà a giacere tutto intorno ai cassonetti. Ialacqua riconvoca Ciacci.

Dentro il Palazzo si parla e si cerca di capire, fuori i rifiuti si continuano ad accumulare e da sud a nord della città le strade messinesi regalano spettacoli impietosi di sporcizia e spazzatura. Sono le due facce della medaglia della questione rifiuti. A Palazzo Zanca amministrazione e consiglio comunale sono alle prese con una serie di provvedimenti che puntano a ridisegnare il modello di gestione dei servizi pubblici, sia quello idrico che quello di igiene ambientale. I cittadini però soffrono un’emergenza che si è presentata puntuale con l’arrivo dell’estate, come purtroppo spesso anche in passato è accaduto. Scindere le questioni è impensabile, Messinambiente sta vivendo una delle sue fasi forse più delicate perché oltre le intenzioni messe sulla carta non c’è ancora nessun passaggio concreto e davanti ci sono solo tre mesi di vita che non consentono più di operare a pieno regime. Lo scorso venerdì il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci aveva assicurato che tra la fine della settimana e questa appena iniziata la situazione sarebbe lentamente tornata alla normalità, ma sono purtroppo ancora tante le diapositive di una città che annaspa in mezzo alla sua immondizia. Dai villaggi al centro città ogni cassonetto è circondato da cataste di sacchetti che si sono accumulati nei giorni scorsi a causa dei rallentamenti subìti dalla raccolta prima per un ritardo nei pagamenti alla Oikos che per una mattinata tenne chiusi i cancelli della discarica di Motta, poi per quel rinnovo dell’autorizzazione regionale per scaricare nel sito della provincia di Catania che è arrivato in extremis e che ha causato un’altra mezza giornata di raccolta praticamente ferma perché i mezzi non potevano andare a scaricare. In mezzo ci sono i mezzi che si continuano a guastare e l’impossibilità di seri interventi di manutenzione, vista la vita brevissima che ormai sembra avere Messinambiente. Un mix di motivazioni che però alla fine lasciano la città sporca e pochissime certezze su quando realmente si potrà dire di essere fuori da quella che si sta profilando a tutti gli effetti come un’emergenza rifiuti.

L’assessore Daniele Ialacqua e il sindaco Renato Accorinti hanno già convocato per oggi il liquidatore Alessio Ciacci per fare nuovamente il punto della situazione e garantisce che Messinambiente dovrebbe riuscire a rientrare dall’emergenza in pochi giorni. “Dopo dieci mesi senza emergenze, natale compreso, arrivano le classiche difficoltà estive con i rallentamenti della raccolta causati dai problemi con la discarica, mezzi guasti e conferimenti di suppellettili e materiale vario fuori dai cassonetti, soprattutto sulla statale 113” dice Ialacqua che continua a confermare e ribadire che l’unica soluzione per chiudere anche questo capitolo, sperando di non riaprirlo più, è la nuova Amam a cui dovranno andare anche i rifiuti.

Intanto ieri la commissione Bilancio presieduta dal consigliere Dr Carlo Abbate ha dato il via al confronto sui provvedimenti che l’amministrazione Accorinti ha esitato per chiudere i conti con Messinambiente e Ato3 e trasferire la gestione rifiuti all’Amam. Doveva esserci il vicesindaco Guido Signorino che però essendo fuori città per motivi istituzionali ha lasciato il testimone al collega Sergio De Cola e al dirigente delle partecipate Riccardo Pagano che per diverse ore hanno risposto alla sfilza di quesiti posti dai consiglieri. Un lungo e articolato dibattito, oltre trenta gli interventi in aula, tanti i dubbi da dipanare e i nodi da sciogliere. Dalla questione societaria agli aspetti finanziari dell’operazione, la commissione di ieri ha iniziato ad affrontare la delibera sul “controllo analogo dell’Amam” e la modifica dello statuto che consentirà di affidare alla società anche i servizi di igiene ambientale (VEDI QUI). Il tutto sotto la formula dell’in house providing che l’amministrazione ha scelto come nuovo sistema di gestione dei servizi pubblici essenziali per eccellenza, l’acqua e i rifiuti. Vantaggi e benefici sono stati già illustrati dal vicesindaco Signorino in una lettera (VEDI QUI), i consiglieri però chiedono di avere il tempo necessario per affrontare tutte le questioni con la giusta serenità che serve per fare delle analisi ponderate e valutare con attenzione la mole di atti su cui è chiamata ad esprimersi.

“Ci troviamo di fronte ad una grande trasformazione che avrà importanti ripercussioni sul futuro della città e non si limita solo all’esperienza di questa amministrazione. Si tratta di rivedere totalmente l’organizzazione di servizi fondamentali per i cittadini e dunque il lavoro della commissione sarà mirato a mettere tutti i consiglieri nella condizione di poter lavorare serenamente pur nella consapevolezza che i tempi sono stretti” ha commentato il presidente della commissione Carlo Abbate.

I tempi infatti sono stretti, anzi strettissimi, soprattutto se tutta la questione viene vista dagli occhi dei lavoratori Ato3 che ormai contano i giorni che li separano dallo stop definitivo del sistema Ato. La Regione ha dato tempo solo fino al 14 luglio, poi sarà tutta responsabilità dei Comuni, considerato che la loro collocazione naturale dovevano essere le Srr ancora in alto mare. Anche ieri mattina un gruppo di dipendenti Ato3 erano a Palazzo Zanca e sarà così ogni giorno perché temono che non si arrivi ad alcuna soluzione e loro potrebbero essere tagliati fuori. Una volta licenziati non avrebbero più i requisiti necessari per beneficiare della mobilità interna per transitare all’Amam. E questa è un’ipotesi che vogliono scongiurare a tutti i costi.

La segretaria dell’Orsa Francesca Fusco lancia un appello ai consiglieri comunali affinchè si rendano conto che sulla testa di questi 53 lavoratori pesa la data del 14 luglio e chiede con forza, sia all’amministrazione comunale che al consiglio, di valutare subito una soluzione alternativa eventualmente solo per garantire i dipendenti Ato3 oltre la scadenza regionale e in attesa che l’intero pacchetto rifiuti possa passare all’Amam.

In commissione si tornerà a discutere giovedì durante una nuova seduta straordinaria convocata dal presidente Abbate.

Francesca Stornante

22 commenti

  1. DOT.SA FRANCESCA STORNANTE LE CHIEDO UNA CORTESIA O FAVORE. NON SCRIVA PIU’, E NEANCHE ALTRI SUI COLLEGHI DI ALTRI GIORNALI DI MESSINA, LA SEGUENTE FRASE: “MESSINA E’ OSTAGGIO DELLA SPAZZATURA”. L’UNICA CHE NON HA COLPA, MA VIENE CALUNNIATA SEMPRE DA DECENNI A MESSINA, E’ PROPRIA LA SPAZZATURA. MESSINA E’ OSTAGGIO DI PERSONAGGI INCAPACI POLITICIZZATI. HANNO AVUTO FORTUNA E SONO STATI BRAVI AD ENTRARE IN POLITICA FARE CARRIERA, E DISGRAZIATAMENTE, NON SANNO FARE NEANCHE UNA “O COL BICCHIERE IN POLITICA”. I RESPONSABILI NON SONO I CARTONI DEL LATTE O DELLA PASTA, ALTRIMENTI DOVREBBERO MORIRE PER INEDIA E FAME I BAMBINI PER ESEMPIO. LA COLPA E’ CD ESPERTI POLITICANTI “DELLA DOMENICA”. MESSINA NON HA MAI PARTORITO IN NESSUN CAMPO VERI ESPERTI.

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  2. DOT.SA FRANCESCA STORNANTE LE CHIEDO UNA CORTESIA O FAVORE. NON SCRIVA PIU’, E NEANCHE ALTRI SUI COLLEGHI DI ALTRI GIORNALI DI MESSINA, LA SEGUENTE FRASE: “MESSINA E’ OSTAGGIO DELLA SPAZZATURA”. L’UNICA CHE NON HA COLPA, MA VIENE CALUNNIATA SEMPRE DA DECENNI A MESSINA, E’ PROPRIA LA SPAZZATURA. MESSINA E’ OSTAGGIO DI PERSONAGGI INCAPACI POLITICIZZATI. HANNO AVUTO FORTUNA E SONO STATI BRAVI AD ENTRARE IN POLITICA FARE CARRIERA, E DISGRAZIATAMENTE, NON SANNO FARE NEANCHE UNA “O COL BICCHIERE IN POLITICA”. I RESPONSABILI NON SONO I CARTONI DEL LATTE O DELLA PASTA, ALTRIMENTI DOVREBBERO MORIRE PER INEDIA E FAME I BAMBINI PER ESEMPIO. LA COLPA E’ CD ESPERTI POLITICANTI “DELLA DOMENICA”. MESSINA NON HA MAI PARTORITO IN NESSUN CAMPO VERI ESPERTI.

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  3. Cosa bisogna fare per rendersi conto che il problema di Messina sono “i dipendenti fino ad oggi assunti”? Perché non si ha il coraggio di approfittare di questa situazione per un ricambio? Si butta le gente in mezzo alla strada? Non è detto, ma nche lo fosse, una amministrazione deve guardare all’interesse generale. Il punto e’ che si deve capire che esistono “posti di lavoro” e non semplici tutele degli interessi particolari di alcuni. Io frequento con estrema frequenza le isole ecologiche (e recentemente sono stato a pace). E’ purtroppo evidente che, su tutto (anche sull’inciviltà presunta dei messinesi) vince la ridotta professionalità di una classe di lavoratori purtroppo inadatti al cambiamento di cui necessità Messina.

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  4. Cosa bisogna fare per rendersi conto che il problema di Messina sono “i dipendenti fino ad oggi assunti”? Perché non si ha il coraggio di approfittare di questa situazione per un ricambio? Si butta le gente in mezzo alla strada? Non è detto, ma nche lo fosse, una amministrazione deve guardare all’interesse generale. Il punto e’ che si deve capire che esistono “posti di lavoro” e non semplici tutele degli interessi particolari di alcuni. Io frequento con estrema frequenza le isole ecologiche (e recentemente sono stato a pace). E’ purtroppo evidente che, su tutto (anche sull’inciviltà presunta dei messinesi) vince la ridotta professionalità di una classe di lavoratori purtroppo inadatti al cambiamento di cui necessità Messina.

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  5. ma come mai MARIEDIT in questi contesti non interviene con i suoi sproloqui copia-incolla deliranti??MAH!!!STRANO!!!!

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  6. ma come mai MARIEDIT in questi contesti non interviene con i suoi sproloqui copia-incolla deliranti??MAH!!!STRANO!!!!

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  7. perchè non aprivano un bel negozio facendo un lavoro autonomo, come quelli che oggi con il lavoro soffrono ,invece di invocare lo stipendio sicuro senza lavorare

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  8. perchè non aprivano un bel negozio facendo un lavoro autonomo, come quelli che oggi con il lavoro soffrono ,invece di invocare lo stipendio sicuro senza lavorare

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  9. Il sindaco di Roma ha attaccato a muso duro i macchinisti della metropolitana, viziati a suo dire di lavorare soltanto 700 ore, a differenza dei milanesi con più di 1000 ore.Invito RENATO sindaco a richiamare a muso durissimo gli OPERATORI ECOLOGICI che accarezzano la strada invece di ramazzarla, e dare mandato a CIACCI per indagare sulle responsabilità dei SORVEGLIANTI.

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  10. Il sindaco di Roma ha attaccato a muso duro i macchinisti della metropolitana, viziati a suo dire di lavorare soltanto 700 ore, a differenza dei milanesi con più di 1000 ore.Invito RENATO sindaco a richiamare a muso durissimo gli OPERATORI ECOLOGICI che accarezzano la strada invece di ramazzarla, e dare mandato a CIACCI per indagare sulle responsabilità dei SORVEGLIANTI.

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  11. L’inadeguatezza dei dipendenti è uno dei nodi fondamentali del problema.
    Nessuno, dico nessuno, né consiglio ne giunta né tanto meno la stampa si sono mai permessi di dirlo apertamente. Chi per un motivo chi per un altro.
    I sindacati li proteggono, la politica li usa e ne viene usata, le testate si guardano bene dall’indagare la verità.
    È chiaro per me che il sindaco ha raggiunto in questo senso un accordo politico o un semplice compromesso.
    Azzerare e ripartire sarebbe stato un gran segno, ma inattuabile immagino.

    Le auguro una buona serata

    Salvatore

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  12. L’inadeguatezza dei dipendenti è uno dei nodi fondamentali del problema.
    Nessuno, dico nessuno, né consiglio ne giunta né tanto meno la stampa si sono mai permessi di dirlo apertamente. Chi per un motivo chi per un altro.
    I sindacati li proteggono, la politica li usa e ne viene usata, le testate si guardano bene dall’indagare la verità.
    È chiaro per me che il sindaco ha raggiunto in questo senso un accordo politico o un semplice compromesso.
    Azzerare e ripartire sarebbe stato un gran segno, ma inattuabile immagino.

    Le auguro una buona serata

    Salvatore

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  13. 3) ” In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i Comuni possono deliberare RIDUZIONI o ESENZIONI di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.” In un periodo di difficoltà economica fa comodo un baratto amministrativo con tributi così elevati, anche perché una minoranza evade spudoratamente.

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  14. 3) ” In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i Comuni possono deliberare RIDUZIONI o ESENZIONI di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.” In un periodo di difficoltà economica fa comodo un baratto amministrativo con tributi così elevati, anche perché una minoranza evade spudoratamente.

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  15. 2) ” Art.24. Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio. 1. I Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. “

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  16. 2) ” Art.24. Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio. 1. I Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. “

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  17. 1) A PROPOSITO DI TARI E TASI. Non vi sembra strano che a parlare della possibilità di ottenere una esenzione su questi tributi sia MARIEDIT e non i Consiglieri Comunali eletti dai messinesi, in particolare quelli del PARTITO DEMOCRATICO? L’iniziativa, a cui stanno partecipando molti Comuni, è stata introdotta dall’articolo 24 della legge 164 dell’11 novembre 2014, la famosa Sblocca Italia di Matteo RENZI. Lo trascrivo integralmente con un copia incolla perché non ho ancora affinato le mie facoltà di telepatia, come vorrebbero alcuni miei ammiratori, commentatori di TempoStretto. ” Art.24. Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio.”

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  18. 1) A PROPOSITO DI TARI E TASI. Non vi sembra strano che a parlare della possibilità di ottenere una esenzione su questi tributi sia MARIEDIT e non i Consiglieri Comunali eletti dai messinesi, in particolare quelli del PARTITO DEMOCRATICO? L’iniziativa, a cui stanno partecipando molti Comuni, è stata introdotta dall’articolo 24 della legge 164 dell’11 novembre 2014, la famosa Sblocca Italia di Matteo RENZI. Lo trascrivo integralmente con un copia incolla perché non ho ancora affinato le mie facoltà di telepatia, come vorrebbero alcuni miei ammiratori, commentatori di TempoStretto. ” Art.24. Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio.”

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  19. IL SINDACO DI ROMA CHE MI FA ONORE NON RICORDARE IL NOME HA UN MODO DI RAGIONARE CHE E’ UN PROGRAMMA LE SUE COLPE LE SCARICA AD ALTRI. ESSENDO NON ROMANO (POTEVA RESTARE NELLA SUA CITTA’), E VOTATO DAI ROMANI CREDE CHE SONO BURINI, COMPRESI I MESSINESI CHE VIVONO A ROMA DA ANNI MOLTI MIEI AMICI. IL COMUNE DI ROMA HA RESPONSABILITA’ NELLA SOCIETA’ ATAC E NELLA METROPOLITANA, SECONDO SE PENSA DI ESSERE SINDACO, ED HA VOCE IN CAPITOLO, VA CON LA PANDA, POSTEGGIA ANCHE IN DIVIETO DI SOSTA A LUI TANTO CARA VIOLARE IL CDS, ENTRA NELL’UFFICIO DOVE PROGRAMMANO I SERVIZI DEI MACCHINISTI INTERVIENE “CHIRURGICAMENTE” NELLE VARIE FASI DELLE TABELLE DI SERVIZI GIORNALIERI. SI LAMENTA CHE QUI A MILANO LAVORANO 1000 ORE, E’ NATURALE MILAN L’E GRAN MILAN

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  20. IL SINDACO DI ROMA CHE MI FA ONORE NON RICORDARE IL NOME HA UN MODO DI RAGIONARE CHE E’ UN PROGRAMMA LE SUE COLPE LE SCARICA AD ALTRI. ESSENDO NON ROMANO (POTEVA RESTARE NELLA SUA CITTA’), E VOTATO DAI ROMANI CREDE CHE SONO BURINI, COMPRESI I MESSINESI CHE VIVONO A ROMA DA ANNI MOLTI MIEI AMICI. IL COMUNE DI ROMA HA RESPONSABILITA’ NELLA SOCIETA’ ATAC E NELLA METROPOLITANA, SECONDO SE PENSA DI ESSERE SINDACO, ED HA VOCE IN CAPITOLO, VA CON LA PANDA, POSTEGGIA ANCHE IN DIVIETO DI SOSTA A LUI TANTO CARA VIOLARE IL CDS, ENTRA NELL’UFFICIO DOVE PROGRAMMANO I SERVIZI DEI MACCHINISTI INTERVIENE “CHIRURGICAMENTE” NELLE VARIE FASI DELLE TABELLE DI SERVIZI GIORNALIERI. SI LAMENTA CHE QUI A MILANO LAVORANO 1000 ORE, E’ NATURALE MILAN L’E GRAN MILAN

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  21. fantastico!!hai accontentato i tuoi ammiratori!!!!vai di copia ed incolla!!tanto non resisti!!!

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  22. fantastico!!hai accontentato i tuoi ammiratori!!!!vai di copia ed incolla!!tanto non resisti!!!

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