L'ultimo commosso saluto a Cristian Micalizzi: "E' una morte ingiusta"

L’ultimo commosso saluto a Cristian Micalizzi: “E’ una morte ingiusta”

Veronica Crocitti

L’ultimo commosso saluto a Cristian Micalizzi: “E’ una morte ingiusta”

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sabato 03 Dicembre 2016 - 12:34

Proclamato lutto cittadino, bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici di Messina.

C'era tanto dolore e tanta commozione oggi, al Duomo di Messina, per i funerali solenni di Cristian Micalizzi, il marittimo messinese rimasto vittima del tragico incidente sulla nave Sansovino, martedì pomeriggio. La moglie, i parenti più stretti, gli amici, i compagni di lavoro, gli esponenti delle Forze dell'Ordine, dei sindacati, dell'Amministrazione comunale, i tanti cittadini accorsi per stringersi intorno ad un unico strazio.

Erano davvero in tanti nella Basilica Cattedrale, in un silenzio struggente interrotto solo dalle lacrime. Presenti, in seconda fila, anche gli armatori Vincenzo e Pieteo Franza, insieme alla madre Olga e Tiziano Minuti, i "vertici" della società Caronte&Turist per cui lavoravano Cristian e gli altri.

"Dinnanzi a questo dolore, è quasi opportuno tacere", ha esordito dal pulpito monsignor Giuseppe La Speme, nella sua omelia. "E' una morte ingiusta – ha continuato – e il nostro cuore è turbato, ma manteniamoci uniti nella fede e nella misericordia di Dio".

Cristian aveva 38 anni, era Primo Ufficiale e quel tragico pomeriggio di martedì si trovava sulla nave Sansovino ormeggiata al Molo Norimberga. "E' un fatto grave perché il lavoro, che è un diritto, non sempre si sposa con le ragioni della sicurezza. Quella del mare è una comunità coesa che oggi ci vede addolorati", è stato il ricordo-denuncia di Agostino Faranda, che ha parlato sul pulpito a nome dei marittimi.

Insieme a lui, quel pomeriggio, ad essere uccisi dal probabile "gas killer" della sentina anche Gaetano D’Ambra e Santo Parisi. Dopo l'esame autoptico di ieri sera, i loro corpi sono tornati "a casa", restituiti alle famiglie.

I funerali del secondo ufficiale di coperta Gaetano D'Ambra verranno celebrati lunedì a Lipari, alle 10.30, mentre quelli del motorista palermitano saranno celebrati a Terrasini, sua terra di origine.

Per tutta la giornata di oggi, a Palazzo Zanca e sugli edifici pubblici le bandiere saranno mantenute a mezz'asta. Il Sindaco Renato Accorinti, infatti, ha proclamato lutto cittadino "allineandosi" agli stessi provvedimenti presi nel Comune di Lipari e a Terrasini, nel palermitano. In questo clima di estremo dolore, qualche nota di speranza giunge invece da Ferdinando Puccio, il marittimo che da martedì si trova ricoverato al reparto di Rianimazione dell'ospedale Piemonte. Il bollettino medico emanato stamani dalla Direzione Ospedaliera parla infatti di "significativi ed importanti miglioramenti registrati sulle sue condizioni di salute", e ancora "recupero dell’attività cardiorespiratoria che ha consentito lo svezzamento dai supporti ventilatori e la decannulazione con subentro dell’autonomia respiratoria". (Veronica Crocitti)

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