Alluminio, lo ingerisci ogni giorno ma non lo sai

Alluminio, lo ingerisci ogni giorno ma non lo sai

Marilena Raffa

Alluminio, lo ingerisci ogni giorno ma non lo sai

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mercoledì 06 Dicembre 2017 - 07:49

Ampiamente utilizzato nel settore alimentare, si trova in alcune verdure e nei cereali

L’alluminio è un metallo leggero malleabile tra i più diffusi sulla superficie terrestre. Lo introduciamo, ogni giorno, nel nostro corpo quando mangiamo pane, pasta, biscotti e gli altri prodotti derivati dai cereali. Non solo, alcune verdure tra cui lattughe, spinaci e funghi, lo contengono così come tè e cacao. Tutti questi alimenti, sono fonti naturali di alluminio.

Questa sostanza è considerata tossica per il nostro organismo, dal momento che tende ad accumularsi in tessuti ed organi. A rischio, principalmente, il nostro cervello, i reni e le ossa. Una persona sana, riesce ad eliminarne la maggior parte, non la totalità. Particolarmente vulnerabili, invece, i bambini, gli anziani e le donne in gravidanza.

Da più di un decennio, sono stati condotti diversi studi a livello europeo che ne hanno evidenziato la persistenza all’interno dell’organismo, spingendo gli esperti scientifici a fissare una dose settimanale tollerabile pari a 1 milligrammo di alluminio per chilogrammo di peso corporeo. Se rimaniamo al di sotto di questa soglia, la nostra salute non corre alcun pericolo.

Il problema, però, è rispettare questo limite. In quantità diverse, l’alluminio è presente nell’acqua, in alcune medicine, nei cosmetici e soprattutto in cucina. Le sue caratteristiche lo hanno reso uno degli elementi maggiormente utilizzati nel settore alimentare, dalla preparazione dei cibi alla loro conservazione.

Usiamo questo materiale da diverso tempo, tanto da considerarlo familiare ed affidabile, così spesso dimentichiamo di utilizzarlo correttamente. Le vaschette in alluminio, per alimenti, sono sicure perché rivestite da uno strato che ne impedisce il contato diretto ma solo a certe condizioni.

In seguito ai lavori condotti dall’Istituto Superiore di Sanità, la Sezione Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute raccomanda di non graffiare i contenitori per non ledere la patina protettiva, evitare il contatto diretto con cibi acidi o salati con fogli di alluminio e di non conservare i cibi dopo la cottura e per lunghi periodi. Seguendo queste indicazioni, scongiuriamo il rischio che gli alimenti “assorbano” anche solo una piccola parte dell’alluminio con cui entrano in contatto.

Attenzione, dunque, a non danneggiare le vaschette con posate e attrezzi da cucina. Aceto, limone, pomodoro e sale non devono essere cucinati o conservati in questi recipienti, anche se integri. Avete notato che quando la carta stagnola con cui, ad esempio, copriamo le lasagne in forno, si annerisce e si buca nei punti in cui tocca la salsa?

Caffè, zucchero, cereali, pasta non fresca, pane, spezie, legumi e frutta secca possono essere conservati a lungo, dal momento che non ne causano la migrazione. Tutti gli altri cibi, superate le ventiquattro ore, devono essere riposti in frigo o nel freezer.

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