"Caro Silvio, prima restituiteci le mutande e poi ne parliamo"

“Caro Silvio, prima restituiteci le mutande e poi ne parliamo”

Rosaria Brancato

“Caro Silvio, prima restituiteci le mutande e poi ne parliamo”

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domenica 10 Febbraio 2013 - 07:13

Le promesse da campagna elettorale mi ricordano il clima che si respirava nella Fiera Campionaria dei bei tempi, quando ogni venditore gareggiava con gli altri per rubargli i clienti. Mentre assistiamo alla gara a chi la spara più grossa speriamo che invece dell'imu ci restituiscano il tesoro che ci hanno rubato, e la memoria, e la dignità.

La campagna elettorale in corso mi ricorda la Fiera Campionaria dei bei tempi, quando ero ragazza e lungo i vialoni c’erano gli stand coi venditori che pubblicizzavano gli oggetti più improbabili e gareggiavano tra loro per contendersi i clienti. Da un lato e dall’altro era tutto un “venghino venghino signori” e l’importante non era il buon prodotto, ma fregare il venditore di fronte. Si formavano capannelli davanti allo stand dei casalinghi, dei giocattoli, delle magliette da stampare con gli adesivi nel mezzo passava il tizio che ti vendeva “il giochino della Fiera” diverso di anno in anno, che si rompeva appena varcavi la soglia di casa. Ascoltando i venditori o guardandoli cucinare con quegli utensili o a togliere con quel detersivo pure le macchie delle coscienza improvvisamente ti chiedevi come avevi fatto a vivere fino a quel momento senza quella “cosa” e la compravi subito. E se eri tra i primi dieci acquirenti ti toccava in omaggio un set di piatti in ceramica. In questi ultimi giorni di campagna elettorale mi sembra di essere nella Fiera dei miei ricordi. Ha iniziato Berlusconi dal suo stand poi gli hanno fatto eco gli altri, anche se nessuno in queste cose è bravo come lui. Sorridente come sempre ha detto: “Vi restituirò l’Imu. E in contanti”. Una frase choc, soprattutto per molti suoi colleghi e affini che alla sola idea di mettere mano al portafoglio per restituire l’Imu agli italiani stavano avendo un infarto e hanno bisbigliato “Parla per te”. Non è che gente come Bossi, Belsito, Lusi, er Batman, Penati abbiano gradito un siffatto programma elettorale, perché poi magari uno si fa prendere la mano e regala di tutto. Si sa come funzionano queste cose, inizi con l’Imu e finisci che restituisci stipendi decenti, pensioni dignitose, contratti a tempo indeterminato e poi come campi? Dove il prendi i soldi? Meno male che gli Italiani hanno il dono dell’allegria e in rete è stato un fioccare di suggerimenti per Berlusconi, con le proposte più esilaranti: “Restituirò i 7 nani a Biancaneve”, “Restituirò Ruby a suo zio Mubarak”, “Restituirò tutti i capelli che avete perso”, “Restituirò vent’anni a tutte le donne” “Vi restituirò le mezze stagioni. E alle prime dieci telefonate darò anche una batteria di pentole”. Ma poiché evidentemente in Italia c’è ancora qualcuno che ha creduto che stesse dicendo la verità il buon Silvio si è ringalluzzito ed ha alzato la posta fino all’inverosimile, passando ai “4 milioni di posti di lavoro”, all’aggressione dell’Irap fino al condono edilizio, in un crescendo rossiniano. E’ probabile che due giorni prima del voto prometta agli uomini d’invitarli tutti ai prossimi bunga bunga ed alle donne un’iniezione di botox gratis per ogni voto e, se portano un’amica possono persino guadagnarci una ritoccatina al seno. Il principio che sta alla base di queste dichiarazioni è che agli elettori non devi dire il tuo programma, ma quello “che pensi che loro vogliono sentire”. Visto che siamo una massa di babbei (in Sicilia si dice “muccalapuni”) e lo abbiamo dimostrato viso come abbiamo votato per 30 anni, quel che conta non è dire le cose come stanno, ma dire quello che, secondo loro, noi vogliamo ascoltare. Quindi Bersani, insospettito dai sondaggi ha detto “uè ragassi, quello restituisce l’Imu e noi che facciamo? Dobbiamo restituire le macchie ai giaguari”. Ci ha pensato un po’ e poi ha detto la frase che, secondo lui, potrebbe piacere ad un elettore di sinistra: “Elimineremo il conflitto d’interessi”, scordando che il centro-sinistra in 20 anni non l’ha mai fatto neanche quando era al governo e neanche quando, all’inizio, più che di conflitti d’interessi si poteva parlare di “battibecco d’interessi”. Con lo stesso criterio Bersani nega di voler fare alleanze post-elettorali con Monti, che invece negli ultimi 14 mesi gli è stato simpaticissimo. Anche Monti non scherza e con il passare dei giorni ha avuto una lenta trasformazione come nelle foto della pubblicità tra il “prima” e il “dopo” dieta. Ha messo la divisa sado-maso nell’armadio, inizia a sorridere e sta pensando che, ma sì, forse un ritocco alle tasse si può dare. Le banche e l’Europa glielo perdoneranno se dice qualche piccola bugia in campagna elettorale. In fondo, lo fanno tutti. E’ come fanno i genitori con i bambini quando gli promettono di tutto pur di farli stare buoni, quando invece la regola numero uno dei pediatri è: “non fare promesse che non puoi mantenere. Impara a dire no”. Se questa regola l’hanno imparata milioni di genitori perché uno sparuto gruppo di politici non ci riesce? La frase migliore di Cetto La qualunque, “più pilu pì tutti” è nata negli anni del “un milione di posti di lavoro”, promessi 20 anni fa da Berlusconi. Penso che, a parte le mutande, l’unica cosa che dovrebbero restituirci è la memoria, la memoria di quando abbiamo sentito queste promesse per la prima volta e come è andata a finire, la memoria di quanto accaduto negli ultimi anni e dei volti e delle parole pronunciate da chi ha fatto accadere alcune cose o non ha mosso un dito per impedirle. Già che sono in vena di restituzioni potrebbero restituirci i soldi seri, quelli finiti nella corruzione, negli sprechi, nelle pensioni d’oro, nelle indennità da nababbi, nei mille rivoli delle tangenti, degli scambi di voto, nelle piccole ruberie.Non ci teniamo ai contanti, basta che li reinvestano nel territorio, nei servizi, nelle infrastrutture, per adeguare le pensioni da fame, per aumentare gli stipendi dei precari. Non è solo con l’ Imu che hanno messo le mani nelle nostre tasche, lo hanno fatto in modo più sottile ogni volta che per un’opera hanno aggiunto i costi della tangente, ogni volta che hanno aumentato di uno scatto la loro indennità o fatto assumere un parente-un raccomandato-un’amante incapace per un posto dove serviva un competente, ogni volta che hanno inventato “un posto”, un istituto, un ruolo, un carrozzone, solo per avere una cassaforte nuova da derubare. L’Imu è solo la rapina più evidente. Tutto sommato possono anche tenersela se ci restituiscono il resto del tesoro. Pochi giorni fa a Trapani si è impiccato un operaio disoccupato da 10 anni. Ha lasciato un biglietto d’addio dentro la Costituzione: “Se non lavoro non ho dignità”. E’ a Giuseppe Bugarella che va oggi il mio pensiero. Non restituiteci le caramelle che avete rubato, restituiteci il piacere della dignità, la memoria della dignità, restituiteci il futuro dei nostri figli. Il resto è mancia…

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. sono una manika di pezzenti..nulla di piu’, fosse per me andrei via dall’Italia, ma dargliela vinta sarebbe troppo comodo.
    Rendiamoci conto di una cosa, queste elezioni sono l’ultimo treno per risorgere, passato questo, se nulla cambia, saranno decenni di anni bui, ma molto bui.

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  2. io mi sono fatto una conclusione su questa campagna elettorale: e’ uguale alle altre. purtroppo i nostri tanti “amati” politici continuano a non capire e a propinarci promesse appunto da campagna elettorale. ma c’e’ qualcuno che ancora ci crede? la destra per recuperare il gap con la sinistra promette mare e monti, invece la sinistra come al solito attacca berlusconi e dicono “dobbiamo battere berlusconi” il loro pensiero fisso e sconfiggere il cavaliere non pensando ai propri problemi interni. se vincessero farebbero la fine dell’ultimo governo prodi. all’interno ci sono tante forze diversificate che litigheranno per qualsiasi cosa ma il loro problema in questo momento e non far salire berlusconi. poi parliamo del centro, dove il professore in poco tempo e’ diventato un abile politico, ma lui non era un tecnico che alla fine del mandato doveva tornare a casa? dimenticavo e’ senatore a vita! intanto la gente vuole tornato il maltolto di un intero sistema corrotto, ogni gorno giorno la magistratura scopre e indaga su nuovi scandali di corruzione e di ruberie varie. il caso mps e’ solo all’inizio e come detto ieri da alcuni magistrati potrebbe essere piu importante di tangentopoli.

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  3. Complimenti,Rosaria! Articolo azzeccatissimo!E spero che gli elettori abbiano buona memoria, ma anche che non si lascino tentare dalla voglia di non andare a votare. In questo panorama desolante, ci sarà pure qualche partito meno peggio degli altri!

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  4. complimenti,,ti diro di piu ,che che ci governa agisse come un vero padre di famiglia mettendoci al primo posto,noi avremmo piu servizi,pensioni dignitose meno disoccupazione ,meno liste di attese,meno rapine ,,insomma staremmo tutti meglio,,non è democrazia per il solo fatto di andare a votare,,,se poi fanno quello che noi non vogliamo ,dopo il voto calero il sipario come sempre

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  5. e si il GRANDE SILVIO DEVE RESTITUIRE LE MUTANDE PERO A CHI LE PORTA LE MUTANDE IN PARTICOLARE LE DONNE ….CHE X UN PO SONO DI QUA E UN PO DI LA MA A MESSINA IL PDL. E MORTO GRAZIE A CHI CI A AMMINISTRATO NEGLI ULTIMI ANNI BUZZANCA E E SUOI COMPARI E LUI GLI A DATO IL BEN SERVITO LO RIBADISCI LE MUTANDE A CHI LE PORTA E SI A CHI LE PORTA IN PARTICOLARE LE DONNE FANNO PRIMA A….

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  6. Fantastico articolo, anche toccante nell’ultima parte.Purtroppo gli italiani da nord a sud, visti i sondaggi pro Berlusconi, sono degli impietosi masochisti mancialapuni, ci ritroveremo presto ad andare a nuove elezioni vista l’ovvietà del risultato di queste post carnevale!!!

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  7. ART.21 COSTITUZIONE. Carissima ROSARIA, leggo con piacere il tuo articolo domenicale, l’editoriale che ti permette di comunicare le tue sensazioni ai lettori di TempoStretto. Sempre più spesso lo scrivi a più mani, la GIORNALISTA che ieri ascoltava con curiosità i candidati del MOVIMENTO 5 STELLE, meravigliandosi piacevolmente, come me, della loro diversità, gente tra la gente, la DONNA messinese che presta attenzione alle difficoltà del genere femminile in questa città, la MAMMA preoccupata del futuro prossimo, scuola e università in difficoltà, e del futuro remoto, economia e sociatà messinese alla ricerca di una forte identità perduta, la MESSINESE che la sua professione mette di fronte alle miserie politiche e umane di Messina, infatti sorridi sempre di meno. Non meravigliarti delle mie parole, le tua prosa parla di te.

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  8. ART.21 COSTITUZIONE. BERLUSCONI, BERSANI, MONTI, CASINI, hanno già perso le elezioni, il MOVIMENTO 5 STELLE si avvia a diventare il primo partito in Italia, e finalmente la gente riconquisterà l’AGORA’. Questa rivoluzione pacifica della gente, avrà come conseguenza l’impossibilità di una maggioranza autonoma, con la conseguenza di un governo riaffidato a MONTI, con l’appoggio di BERLUSCONI, BERSANI e CASINI. Poi il MOVIMENTO 5 STELLE, come primo atto politico, ritornerà agli italiani centinaia di milioni di euro, tra rimborso elettorale, indennità e benefit ai parlamentari e ai consiglieri regionali, questo costringerà gli altri partiti a fare altrettanto e a governare contro il sistema di interessi su cui poggia il loro consenso, cosa che non faranno MAI, quindi nuove elezioni e maggioranza assoluta alla gente, cioè al MOVIMENTO 5 STELLE. Nascerà una nuova Repubblica, quella della piena applicazione della COSTITUZIONE, la cui bellezza BENIGNI ha fatto conoscere agli italiani. ART.1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Questo articolo deve, dico deve, essere pienamente applicato, basta evasione fiscale, basta lavoro nero, basta ricchezze da rendite fondiarie e immobiliari parassitarie, è il lavoro che deve stare al centro dei provvedimenti di chi governa per conto del popolo sovrano, lavoro significa: LAVORATORI e IMPPRENDITORI.

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  9. ………come sempre stimolani i commenti di Rosaria Brancato… Liquidando l’analisi politico elettorale
    alla considerazione che difficilmente il suo esito potrà determinare la formazione di un governo stabile e coerente … che probabilmente le forze della conservazione si “inciuceranno” (con la scusa della riforma elettorale) per dare risposte”urgenti” ai Sigg.ri Mercati ed all’Agenda europea che ricattano il Paese rendendolo schiavo ; stordito da una informazione spesso asservita e che usa senza ritegno le ormai famose armi di “distrazione di massa”.
    La RETE per l’informazione e GRILLO per il programma rappresentano oggi il pericolo e la novità potenzialmente “rivoluzionaria” contro queil’asse finanziario burocratico parassitario che “spolpa” risorse al sistema sano produttivo. Per onorare tuttavia la mia autoconferita “onoreficenza ” di COMMENTATORE” ” mi consenta” Rosaria una considerazione ..da parte di un uomo che dopo aver conosciuto da ragazzo gli affascinanti imbonitori piazzisti della FIERA CAMPIONARIA ha poi avuto nella vita la ventura di rifarsi incontrando grandi uomini, pensatori illuminati,poeti ,filosofi, maestri di vita e di Realtà ,TUTTI concordi pero nel ritenere inalienabile .la dignita , non cedibile ,assegnata indissolubilmente a Noi stessi così come il futuro dei nostri figli.

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  10. I pagliacci fanno ridere i bambini ma noi siamo grandicelli pertanto Berlusca la smetta di dire fesserie e vada via lui dalla nostra Italia. Ormai vive per prendere il giro la gente, non gli importa nulla della società italiana, è un vecchio PADRONE e purtroppo tanti cagnolini ( Alfano e c. ) gli fanno credere che lui è importante per la politica.
    Si rivedano i filmati della sua presenza ai vertici europei, mai eravamo caduti così in basso a livello internazionale.

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  11. Brava come sempre

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  12. Solitamente apprezzo gli articoli di Rosaria Brancato. Questo, purtroppo, non lo condivido, almeno dal punto di vista del “berlusconismo”, specchio dell’odio viscerale verso una persona che si è fatto un mazzo così, partendo da zero, e che oggi dà lavoro a 50.000 persone.
    Per gli altri (Bersani e Monti, i vari Casini e Vendola non fanno testo, tanto sono insignificanti) non mi frega nulla delle loro promesse (quelle sì che sono da marinaio e per giunta scopiazzate da Berlusconi!).
    Berlusconi è, a parer mio, molto più affidabile degli altri due contendenti e le promesse fatte in campagne elettorali precedenti le ha sempre mantenute (non sghignazzate, informatevi).
    Berlusconi non è certo un pirla e vedrete che, se venisse confermato il suo partito al governo, darà seguito a quanto scritto nel programma elettorale, se non altro per dare delle sberle politiche al bocconiano pupillo della Merkel e per far calare la cresta al “Gargamella” di Bettola, per dirla alla Grillo.
    Credo in Berlusconi, perchè il mio futuro e quello dei miei cari è piuttosto nero…
    E non mi frega un tubo se sarò travolto da commenti non in linea con quanto ho scritto, vorrà dire che la gente vuole la propria morte.
    Ah, Rosaria, a proposito di morte, ieri sera si è tolta la vita un’altra persona, strangolata dalle tasse e dalla mancanza di lavoro.

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