Vertice alla Regione. I sindaci a Crocetta: "Temiamo situazioni peggiori". Lunedì verifiche tecniche a Letojanni

Vertice alla Regione. I sindaci a Crocetta: “Temiamo situazioni peggiori”. Lunedì verifiche tecniche a Letojanni

Carmelo Caspanello

Vertice alla Regione. I sindaci a Crocetta: “Temiamo situazioni peggiori”. Lunedì verifiche tecniche a Letojanni

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giovedì 08 Ottobre 2015 - 19:24

Rassicurazioni sui lavori. Il sindaco Costa: "La situazione è più complessa del previsto, un mese di tempo per riaprire la carreggiata lato monte potrebbe non bastare. La preoccupazione è alta. Bisogna affrontare il problema con celerità in quanto si potrebbero verificare situazioni ancora peggiori di quelle attuali".

Il vertice in programma per ieri a Palermo che era stato rinviato a data da destinarsi alla fine c’è stato. E’ stato riconvocato in mattinata per il pomeriggio. C’erano gli assessori alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo e quello al Territorio, Maurizio Croce. Ed anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il presidente del Consorzio per le autostrade siciliane, Rosario Faraci e i dirigenti del Genio civile e dei dipartimenti regionali, a partire dalla Protezione civile. Massiccia anche la presenza di sindaci del comprensorio messo in ginocchio lunedì scorso dalla frana sull’A 18 all’altezza di Letojanni, che ha gettato nel caos la Statale 114, l’Orientale sicula, da Roccalumera a Giardini Naxos.

Nel corso della Conferenza dei servizi il Cas ha annunciato di avere già avviato attraverso rocciatori, alcuni lavori di riagganciamento dell'area franosa, evidenziando però sulla base di valutazioni espresse dal Genio civile, che anche la parte superiore potrebbe essere interessata da ulteriori fenomeni di smottamento. Per cui si rende immediatamente necessario un sopralluogo congiunto con i tecnici del Genio civile di Messina, del Cas, della Protezione civile, degli assessorati al Territorio e Ambiente e alle Infrastrutture insieme ai direttori ai lavori pubblici dei comuni interessati.

“La situazione è molto complessa – ha detto al termine dei lavori il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa – più di quanto si immaginasse. Un mese di tempo per riaprire la carreggiata lato monte potrebbe non bastare”. La preoccupazione è alta. “Bisogna affrontare il problema con celerità – chiosa Costa – in quanto si potrebbero verificare situazioni ancora peggiori di quelle attuali. L’allerta meteo non aiuta. Innanzitutto per eventuali ulteriori danni e poi per la realizzazione dei lavori”. Da ieri sono all’opera i rocciatori. Intanto sono state avviate le operazioni per gli interventi di disgaggio; bisognerà poi ingabbiare e trattenere le pareti rocciose prospicienti la A18 e realizzare il contenimento sul muro lesionato. Ulteriori verifiche saranno fatte lunedì, alle 10,30, nel corso del nuovo sopralluogo con i tecnici di tutti gli enti interessati.E prosegue il costante monitoraggio della zona interessata dalla frana, da parte del Cas. Oltre al sindaco Costa, a Palermo erano presenti i primi cittadini di Taormina, Giardini, Castelmola, Forza d’Agrò, S. Alessio, Mongiuffi Melia e Pagliara. Hanno preso atto che I lavori sono stati affidati con somma urgenza. “Ci è stata dimostrata massima attenzione – ha concluso Costa – sia da parte degli assessori quanto dal presidente della Regione e dal Consorzio per la autostrade. Adesso attendiamo i fatti insieme ai nostri cittadini, che sono ovviamente molto preoccupati”.

I sindaci hanno ribadito che anche la statale litoranea presenta alcune criticità relativamente alle vie di fuga. Su questo ci sarà un confronto tra l'assessorato Infrastrutture e Anas, mentre altri sindaci hanno segnalato la presenza di alcune mini frane che rappresentano pericolo per alcuni comuni. Nel corso dell'incontro il presidente Faraci ha confermato che il Cas affronterà i lavori, di concerto con gli altri enti interessati, per il ripristino dell'arteria e il contenimento frana. L'assessorato regionale al Territorio e Ambiente e la Protezione civile, si occuperanno di altre piccole frane che non minacciano l'autostrada ma che rappresentano un pericolo per i centri abitati dei comuni.

Tornando alla frana di Letojanni, In seguito alla situazione di pericolo verificatasi in contrada Milianò, intanto, il sindaco di Letojanni ha firmato una nuova ordinanza di messa in sicurezza di un’area, in contrada Milianò, in cui è stato stato verificato che dai muri di alcuni terreni fuoriesce un notevole flusso di acqua proveniente da una sorgiva che alimenta delle vasche di irrigazione. Queste ultime sono insufficienti a contenere il liquido, che finisce col riversarsi sulla Nazionale e sulla A18 insieme con detriti e terra. Vista la situazione di pericolo, il sindaco ha intimato ai proprietari di mettere in sicurezza l’intera area, eseguendo le opere necessarie a incanalare le acque.

Carmelo Caspanello

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