L'assessore Gucciardi: "Qualcuno resterà deluso ma il Pronto soccorso sarà aperto H24.."

L’assessore Gucciardi: “Qualcuno resterà deluso ma il Pronto soccorso sarà aperto H24..”

Rosaria Brancato

L’assessore Gucciardi: “Qualcuno resterà deluso ma il Pronto soccorso sarà aperto H24..”

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domenica 10 Luglio 2016 - 09:24

"Non capisco queste polemiche, abbiamo fatto un miracolo con il Piemonte. La questione del pronto soccorso riguarda la carenza del personale ed è stata risolta". Così l'assessore, mentre Beppe Picciolo aggiunge: "L'Irccs-Piemonte è una realtà, il resto sono chiacchiere"

“Magari qualcuno resterà deluso per quello che sto per dire, ma domani sera il Pronto soccorso del Piemonte sarà aperto anche di notte”.

Così l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi, a proposito dell’ultimo capitolo della vicenda Irccs-Piemonte, dopo il provvedimento del direttore generale del Papardo Michele Vullo con il quale si disponeva la chiusura notturna del Pronto soccorso da lunedì 11.

I “pompieri” sono intervenuti subito dopo la nota e nelle prossime ore anche gli ultimi nodi saranno risolti, almeno così rassicurano tutti i protagonisti, dai vertici dell’Irccs all’esponente della giunta Crocetta.

“Con il Piemonte abbiamo fatto un miracolo in questi mesi e sinceramente non riesco proprio a comprendere certi atteggiamenti. Sembra quasi che ci sia qualcuno che non vuole che il presidio resti aperto- prosegue l’assessore Gucciardi- La questione della chiusura notturna del Pronto soccorso è scollegata dal decreto, sono due cose diverse. L’allarme che ha lanciato Vullo era determinato da un’oggettiva carenza di personale, che tra l’altro riguarda l’intera Sicilia. Lo abbiamo risolto in poche ore grazie alla buona volontà di tutti”.

Nei giorni scorsi infatti ci sono state alcune riunioni tra Vullo e il direttore generale dell’Asp Gaetano Sirna per cercare di far “quadrare i conti” e quindi fronteggiare la carenza del personale. Gli stessi vertici dell’Irccs, si sono detti pronti a gestire il presidio con estrema attenzione all’emergenza urgenza.

“E’ un iter complesso, non è facile far transitare un ospedale da un’azienda pubblica ad un’altra, sono state necessarie riunioni, abbiamo davvero fatto un miracolo, ci siamo impegnati per i pareri al Ministero. Non è facile. La pubblicazione del decreto attuativo sulla Gazzetta ufficiale è importante, ma il passaggio decisivo è stata la trasmissione, l’8 giugno del decreto ai dg delle aziende, perché è da quel momento che tutti si sono messi in moto per completare l’accorpamento. Temo che tutte le polemiche di queste settimane siano strumentali. Qualcuno forse resterà deluso, ma il Piemonte lo abbiamo salvato. Ed il pronto soccorso è indispensabile per Messina e non può venire a mancare”.

Gucciardi conferma che l’esecutività del decreto attuativo e quindi della legge è scollegato con il problema dell’apertura del Pronto soccorso, e spiega che proprio sul fronte del personale le riunioni di questi giorni hanno avuto come unico obiettivo quello di evitare disagi ai pazienti e depotenziamenti dei servizi.

L’assessore quindi smorza i toni e invita a remare tutti dalla stessa parte.

Stessa posizione per Beppe Picciolo che dall’estate 2014, insieme ai colleghi, si è impegnato tra Ars e governo, a trovare una soluzione: “Per quello che mi riguarda, almeno giuridicamente la telenovela è finita. Ritardi e complicazioni sono da attribuire alle lentezze della burocrazia. Ma in questa storia ci sono anche altre variabili… quelle di chi si agita sempre prima pro e poi contro qualcosa o qualcuno per far vedere di esserci. Su queste vicenda si sono versati fiumi di parole anche da parte di chi prima, per coreografia, si è dichiarato per il salvataggio e poi, a salvezza acquisita, è salito in cattedra per screditare gli altri. Chiudere di notte il Pronto soccorso sarebbe stata una violazione di legge, ma invece di impegnarci tutti per una soluzione si è preferito il gioco dello scarica-barile e la corsa per dare ad altri le responsabilità. L’Irccs-Piemonte è una realtà, un’azienda pubblica con autonomia di risorse e personale e l’assessore Gucciardi sarà garante della legalità. Il resto sono chiacchiere da bar”.

Domani mattina quindi gli ultimi incontri tra i manager ma come assicura l’assessore Gucciardi il Pronto soccorso del Piemonte sarà aperto H24.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. MessineseAttento 10 Luglio 2016 10:01

    Tra i primi a sperare nella chiusura c’erano alcuni politici, qualche sindacalista e parte della stampa, amica di entrambi. Ci vorrebbe il coraggio di dare nome e cognome agli sciacalli che fanno campagna elettorale su qualsiasi cosa. Sembra che Salvini stia facendo scuola.

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  2. MessineseAttento 10 Luglio 2016 10:01

    Tra i primi a sperare nella chiusura c’erano alcuni politici, qualche sindacalista e parte della stampa, amica di entrambi. Ci vorrebbe il coraggio di dare nome e cognome agli sciacalli che fanno campagna elettorale su qualsiasi cosa. Sembra che Salvini stia facendo scuola.

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  3. MessineseAttenta 10 Luglio 2016 14:08

    Guicciardi ha scoperto l’acqua calda.
    E’ ovvio che se manca il personale i servizi non si possono mantenere.
    Ma chi è che ha tolto il personale dal Piemonte per mandarlo al Papardo?
    Forse Peppe Nappa?

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  4. MessineseAttenta 10 Luglio 2016 14:08

    Guicciardi ha scoperto l’acqua calda.
    E’ ovvio che se manca il personale i servizi non si possono mantenere.
    Ma chi è che ha tolto il personale dal Piemonte per mandarlo al Papardo?
    Forse Peppe Nappa?

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  5. Non posso che prendere atto delle dichiarazioni dell’ Ass. Guicciardi. Ma è anche vero che mi aspetto la concreta e completa realizzazione di quanto dichiarato. Non fosse altro perché le due realtà (P.S. e Polo Riabilitazione) restano esigenze indifferibili ed ineluttabili per la cittadinanza (e non).

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  6. Non posso che prendere atto delle dichiarazioni dell’ Ass. Guicciardi. Ma è anche vero che mi aspetto la concreta e completa realizzazione di quanto dichiarato. Non fosse altro perché le due realtà (P.S. e Polo Riabilitazione) restano esigenze indifferibili ed ineluttabili per la cittadinanza (e non).

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