Anche il Comune di Milazzo vuole accedere al fondo istituito dalla Regione

Anche il Comune di Milazzo vuole accedere al fondo istituito dalla Regione

Serena Sframeli

Anche il Comune di Milazzo vuole accedere al fondo istituito dalla Regione

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mercoledì 02 Gennaio 2013 - 07:57

Il presidente del Consiglio comunale Pergolizzi ha scritto una lettera al Presidente della Regione Crocetta.Intanto, il 31 dicembre sonio scaduti i termini per appprovare la delibera di dissesto

Anche il Comune di Milazzo vuole accedere al fondo istituito dalla Regione. ll presidente del consiglio comunale Rosario Pergolizzi ha inviato , lunedì 31 dicembre, una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, con la quale chiede che il Comune di Milazzo possa accedere al fondo dotazione di cui al ddl 70/A approvato dall’Ars.

“In relazione a tale legge – scrive Pergolizzi – si comunica che il Comune di Milazzo, con delibera n. 133/2012, ha aderito alla procedura di riequilibrio pluriennale di cui alla legge 213/12 e quindi si chiede di poter usufruire dei benefici di cui all’art. 5 della stessa legge in corso di pubblicazione”.

Assieme alla lettera è stata inviata anche la delibera della Corte dei Conti, sezione consultiva, dalla quale si evince lo squilibrio dell’Ente.

Sempre lunedì 31 dicembre, lo stesso Pergolizzi, assieme ad alcuni consiglieri, si è recato in Prefettura, dove ha incontrato il viceprefetto vicario, dottoressa Maria Antonietta Cerniglia, alla quale ha rappresentato la situazione alla luce della nuova normativa nazionale “Salva Comuni” e i successivi atti del Comune di Milazzo.

Nessuna decisione è stata assunta e tutto è rimandato al nuovo anno, anche se va ricordato che proprio il 31 dicembre è scaduto il termine fissato dal prefetto Trotta entro il quale i consiglieri comunali di Milazzo dovevano approvare la delibera di dissesto proposta dall’Amministrazione. Nelle prossime ore si attendono nuovi sviluppi.

Un commento

  1. Il disseto non può e non deve essere utilizzato, con l’ausilio degli organi istituzioni interessati, per eliminare i nemici politici, ma per dare serenità ai cittadini amministrati. In una relazione presentata al sindaco in data 26/06/2005 così dettagliatamente scrivevo: “Ho avuto modo di esaminare la delibera che approva il “Rendiconto di gestione 2001” da quale emerge che alla data del 01/01/2001 codesta amministrazione deteneva un fondo di cassa pari a lire 543.568.123, mentre al 31/12/2001 dello stesso anno. il fondo di cassa esistente veniva quantificato in lire zero. Ciò potrebbe, il condizionale in questo caso è df’obbligo, fare pensare che il ricorso alle “anticipazioni di cassa” abbiano avuto inizio con l’esercizio finanziario 20101e che si sia reso necessario farne uso anche per gli anni successivi sino al 20054″. Ma la anomalia più inquietante, e che, similmente a quanto si è registrato anche presso il Comune di Messina, a i “bilanci Consuntivi” chiusi dal 2001 ed esercizi successivi, con un avanzo di amministrazione, anche nel caso del Comune di Milazzo il “bilancio consuntivo” al 31/12/2001 ha chiuso con un “avanzo di amministrazione” pari a lire 3.288839.227. Non mi soffermo per esprimere valutazioni sulla gestione degli esercizi 2002 e successivi. ma alla proposta di “bilancio consuntivo 2004” già predisposta dagli uffici di ragioneria del Comune di Milazzo, esaminata dalla giunta municipale, ma non ancora approvata dal consiglio comunale, poiché decaduto il “bilancio consuntivo 2004” evidenziava un “avanzo di amministrazione pari a € 111.783,19 ed in “fondo di cassa al 31/12/2004 paro a € “zero”. Chiesi ed ottenni di potere rivedere detto “bilancio consuntivo 2004” previa revisione straordinaria dei residui attivi e passivi ed ottenni come risultato finale un “disavanzo di amministrazione pari a circa € 4.862908,00. Poiché era in corso la predisposizione del “bilancio di previsione 2006”, l’amministrazione, responsabilmente, decise di ammortizzare detto “disavanzo di amministrazione” in due anni, inserendo nel previsione 2006, in apertura del titolo secondo “uscite” il disavanzo di amministrazione per un ammontare di € 2.131.454,00 e nel pluriennale 2207 pari importo. Non vi sono dubbi che il 2006 sarà ricordato l’annoi delle ” lacrime e del sangue” per i politici milazzesi, impossibilitati di potere svolgere la loro attività istituzione per carenza di fondi disponibili, ma con salvaguardia delle pressione fiscali a carico dei cittadini. Questa è storia che, indiscutibilmente dimostra che avete tentato per riequilibrare vostro Comune che nel 2005 avete ereditato in piene squilibrio finanziario,, operazione questa che mai, durante gli anni decorsi, la città di Messina ha, nemmeno tentato di fare. Comunque auguri per un giusto 2013 con la speranza che la giustizia, quella giusta, prevalga.

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