Due scosse di terremoto hanno svegliato i messinesi. Un primo terremoto, con due scosse ed un boato, si è registrato alle 5.20, una seconda scossa alle 5.58. Epicentro nello Stretto.
La paura è stata tanta. I messinesi si sono svegliati alle 5.20 con due scosse di terremoto intense ed accompagnate da un boato. Una seconda scossa più leggera si è registrata alle 5.58. Il terremoto è stato avvertito sia a Messina che in provincia. Secondo i dati dell'INGV, l''epicentro è stato nello Stretto, ad una profondità di 7,3 chilometri. La scossa delle 5.20, quella più intensa è stata di magnitudo 4. Quella delle 5.58 più leggera, magnitudo 2.8.
Tanta la paura ma a quanto pare, in città non ci sono stati danni di rilievo. Dalla Centrale operativa dei vigili del fuoco infatti rendono noto che ci sono state numerose chiamate di cittadini ma nessun intervento.
Il terremoto più grave e silente è quello causato da una classe politica ed amministratori che hanno ridotto questa Città in macerie.
Quando accadono queste piccole avvisaglie, giusto per ricordarci chi siamo, penso a tutte le leggi fatte in materia antisismica e quanto lavoro potremmo inventarci per la bonifica del territorio.
e comunque lo sciame sismico è tutt’altra cosa, forse si voleva intendere “sequenza sismica”.
Ieri Rosaria Brancato ha scritto “Guardi certe cose e capisci perché c’è stato il Diluvio Universale. “.
Anche la natura comincia a ribellarsi….
Ma tanto noi non temiamo nulla con le nostre belle costruzioni .. antisismiche, a base di cemento depotenziato.. o no?
Ma tu che ne sai? Tutti scienziati. Tutti politici e tutti allenatori di pallone a Messina. Io so che al quinto piano mi stava buttando giuo dal letto.
Non vorrei essere foriero di sventure per la nostra città ne creare facili e immotivati allarmismi,anche stavolta è andata bene…..Speriamo sia sempre così e che la Madonnina della Lettera ci dispensi sempre dalle sventure.
Qualche considerazione in merito però fatemela fare: Se un sisma di magnitudo rilevante ci colpisse come è accaduto a l’Aquila le prime criticità sono rappresentate dai ponti di collegamento della nervatura stradale che si snodano da Pistunina sino all’Annunziata. Mi domando i primi soccorsi da dove arriverebbero?…. Da Catania e Palermo troverebbero la strada ostruita dal cedimento dei manufatti (i ponti). Uniche vie di accesso verso i “TERREMOTATI” sarebbero dal cielo e dal mare: Ma dove sono mi chiedo tanti elicotteri e tante navi attrezzati per l’occorrenza e la logistica che li coordinasse?……. Non ci pensiamo più da buoni Messinesi……….BUON NATALE.