Nessun passo avanti per il “Muricello”. Gli operatori tornano a farsi sentire

Nessun passo avanti per il “Muricello”. Gli operatori tornano a farsi sentire

Marco Ipsale

Nessun passo avanti per il “Muricello”. Gli operatori tornano a farsi sentire

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mercoledì 04 Giugno 2014 - 21:47

Hanno incontrato l’assessore al Commercio, Patrizia Panarello, ed il funzionario preposto del dipartimento comunale Commercio, Industria e Artigianato, Salvatore Mastroianni. Sette mesi e mezzo fa la seduta aperta del Consiglio della IV circoscrizione, ma da allora nulla si è mosso

Era il 23 ottobre del 2013. All’interno del Mercato coperto “Muricello” si svolgeva una seduta aperta del Consiglio della IV circoscrizione, alla quale partecipavano anche gli assessori Panarello, Cacciola e Cucinotta. Veniva illustrato un progetto per rendere “vivo” il Mercato, creando una galleria commerciale con una nuova apertura anche da via Garibaldi, con l’obiettivo di “occupare” tutti e 20 i box presenti. Primo passo da compiere, la manutenzione dei prospetti e degli interni, mai realizzata.

Da quella data nulla è cambiato e sono trascorsi invano sette mesi e mezzo. Anzi, di recente ha aperto un fruttivendolo ed una rosticceria e i “coraggiosi” commercianti che operano all’interno sono adesso sei. La proprietà del punto gastronomico è di un imprenditore edile, che si è reso disponibile a realizzare un collegamento con la via Garibaldi, tramite un varco laterale che non interferisce con i locali concessi in gestione all’Accir, Associazione Cattolica Culturale Italiana Radioperatori, che si occupa di attività di volontariato e di protezione civile. Un intervento dal costo stimato di poche migliaia di euro, non ancora autorizzato.

Così, in rappresentanza degli operatori commerciali, uno di loro, Francesco Nunnari, è tornato al Comune per manifestare il proprio malcontento all’assessore al Commercio, Patrizia Panarello, ed al funzionario preposto del Dipartimento comunale Commercio, Industria e Artigianato, Salvatore Mastroianni. “Vogliamo attivarci per fare sviluppare il mercato – afferma Nunnari -, ma incontriamo sempre ostacoli. Siamo disposti anche a ristrutturare a nostre spese i box a noi assegnati ma dobbiamo essere messi in condizione di poter lavorare in condizioni dignitose. Chiediamo che il Comune si interessi per reperire i fondi, forse 100 o 150mila euro, per mettere in sicurezza la struttura, a partire dalla copertura e dalla riparazione del lucernaio, visto che ci sono vetri rotti o comunque posizionati lì 60 anni fa e mai sostituiti. Invece ci chiedono soltanto i soldi dell’affitto, che paghiamo regolarmente. Perché non aiutare gente che è disposta ad investire e creare posti di lavoro? In altre città, luoghi come questi sono diventati centri di aggregazione, posti in cui presentare i prodotti tipici locali. La nostra idea è quella di realizzare una galleria commerciale. Se abbiamo il supporto da parte del Comune, bene, viceversa andiamo via anche quei pochi che ancora ‘resistiamo’”.

Ma perché non si riescono ad affidare i box restanti? “Il Comune – risponde Nunnari – li dà in concessione a persone che non hanno soldi neanche per mettere un contatore della luce. Non sanno neppure quali prodotti vendere, lavorano come fossero ambulanti per un mese e poi vanno via, lasciando anche rifiuti all’interno. E’ necessario, invece, che i posti vengano assegnati a professionisti. Ad esempio, si potrebbe dare la possibilità di prendere qualche box in più a chi è già in regola con i pagamenti”.

Negli ultimi mesi si è mosso qualcosa? “Nessuno si è fatto vedere né sentire – replica il rappresentante dei commercianti -. Non si è fatto niente e siamo stati dimenticati. Passano i mesi e gli anni, noi paghiamo affitti e tasse senza avere la possibilità di sviluppare qualcosa”.

La priorità, in attesa di un progetto di manutenzione, è quella di creare un collegamento interno con la via Garibaldi. “La presenza dell’Accir non è un problema – prosegue Nunnari -. Si possono sfruttare due accessi laterali, che potrebbero servire anche come vie di fuga. C’è anche chi è disposto a farlo subito e con pochi soldi, ma per raggiungere un accordo con il Comune tutto deve passare attraverso la giunta, passa un sacco di tempo e non si conclude mai nulla”.

Quali, allora, i prossimi passi? “Siamo sempre in attesa di sviluppi – conclude Nunnari – ma ci siamo stancati. O si pensa ad una svolta oppure andiamo via. Vogliamo investire per creare lavoro ma dobbiamo essere messi in considerazione di farlo”. Ed a questo si ricollega anche l’annoso problema dell’ambulantato selvaggio. Merce venduta per strada, spesso senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie. Mentre i box del Muricello, di proprietà comunale, rimangono chiusi.

(Marco Ipsale)

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