Il sindaco di Calatabiano: “Nessun mio atto di interruzione lavori. La Forestale ha detto che manca piano di sicurezza”. Foti: "Tutto prosegue come da programma"

Il sindaco di Calatabiano: “Nessun mio atto di interruzione lavori. La Forestale ha detto che manca piano di sicurezza”. Foti: “Tutto prosegue come da programma”

Il sindaco di Calatabiano: “Nessun mio atto di interruzione lavori. La Forestale ha detto che manca piano di sicurezza”. Foti: “Tutto prosegue come da programma”

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martedì 10 Novembre 2015 - 17:15

Giuseppe Intelisano rispedisce al mittente le accuse di ostacolare le opere di riparazione della condotta del Fiumefreddo ed anzi punta il dito contro l’Amam ed il suo presidente. Il commissario delegato per il superamento dell'emergenza idrica, Calogero Foti, rassicura

“I lavori non sono mai stati interrotti neanche per un minuto. C’è stato solo un momento in cui la Forestale, in sopralluogo, ha chiesto alla ditta di Reggio Emilia e agli operai dell’Amam il piano di sicurezza ed è stato risposto che non c’era. Nonostante questo, non ho emesso nessuna ordinanza di interruzione lavori. Qualcuno vuol far credere che io emetta atti per creare problemi alla città di Messina, queste sono dichiarazioni lesive”. E’ un fiume in piena il sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, dopo la bufera scatenata in tarda mattinata sui lavori di riparazione della condotta dell’acquedotto Fiumefreddo.

“Mi aspetto una smentita veloce da parte dell’Amam e del suo presidente – prosegue – viceversa provvederò a querelarlo. La mia azione è sempre stata di grande sensibilità e rispetto nei confronti della città di Messina e, lo ripeto, i lavori non sono mai stati interrotti. Questo potere spetta solo a me, in quanto responsabile di Protezione Civile del mio Comune, e al commissario delegato per l’emergenza idrica di Messina, Calogero Foti. Né da parte mia né da parte sua c’è alcun atto ufficiale che impedisca la prosecuzione dei lavori”.

Per Intelisano, dunque, la breve interruzione dei lavori è una decisione autonoma della ditta e dell'Amam, dovuta alla mancanza del piano di sicurezza, e non ad una sua volontà.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa il commissario delegato per il superamento dell’emergenza idrica, Calogero Foti, che conferma che il sindaco di Calatabiano non ha emanato alcuna ordinanza di blocco lavori. “Sono iniziati e tutto procede come stabilito dal cronoprogramma. Domattina, con la piena collaborazione di tutte le componenti interessate, i lavori proseguiranno secondo quanto previsto. Nella mattinata di oggi sono arrivati i tubi speciali e predisposto il tracciato, mentre per quanto riguarda il monitoraggio della frana è stata posizionata la stazione totale robotizzata, i prismi per la misurazione di eventuali spostamenti del terreno ed è stato collocato il radar per l'analisi interferometrica necessario al controllo del movimento franoso”.

Ma mentre a Calatabiano è andata in scena una “guerra fredda” tra le parti, in città si continua a soffrire la mancanza di acqua. Sono 38 le autobotti che operano da stamattina già alle 8:30 per la distribuzione dell'acqua alla popolazione. Oltre ai già individuati 11 punti fissi, le autobotti si muovono con priorità sulle scuole e sui presidi sanitari che ne hanno fatto richiesta e, successivamente, si passa al rifornimento dei condomini privati. Alle autobotti, si aggiungono 2 pick-up per la distribuzione dell'acqua a fondo Galletta e Puntale Arena. 10mila sono, invece, le buste d'acqua confezionate dagli appositi macchinari che saranno consegnati porta a porta a soggetti fragili (anziani, disabili …) con l'utilizzo di 6 pick-up e l'impiego del volontariato di protezione civile.

Nel quartiere Lombardo, dove l'approvvigionamento idrico in questi giorni è stato tra quelli che hanno avuto maggiori difficoltà, i Vigili del Fuoco stanno operando per rifornire i serbatoi privati allocati in postazioni più alte.

Il flusso di alimentazione dei serbatoi principali dell'acquedotto cittadino si mantiene su valori di circa 600 litri al secondo provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi cittadini, cui si aggiungono i 5000 metri cubi che nelle prossime 36 ore saranno pompati nel serbatoio di Torre Vittoria dalla nave cisterna già attraccata.

Nella riunione operativa di ieri, lunedì 9, è stata aggiornata la procedura per l'invio delle richieste di fornitura tramite autobotti agli istituti scolastici ricadenti nel territorio comunale. Le istanze potranno essere inoltrate via e-mail emergenzaidricamessina.matmez@protezionecivilesicilia.it e/o al fax 090-2985442 entro le ore 14 di ogni giorno, precisando i dati meglio richiesti nella scheda che è stata fornita ai dirigenti scolastici. Sarà cura di questi ultimi confermare al numero di telefono 090-7723442 la richiesta entro le ore 7,30, previa verifica della quantità di acqua giunta in nottata. Sono stati invece disattivati i numeri di telefono 090-7644888 e 090-772411.

6 commenti

  1. Meno male che lo ha detto di sua bocca in un intervista alla RTP delle 14 che sospendeva i lavori perché il suo geologo aveva riscontrato criticità, i messinesi hanno la memoria corta ma non fino a questo punto

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  2. Meno male che lo ha detto di sua bocca in un intervista alla RTP delle 14 che sospendeva i lavori perché il suo geologo aveva riscontrato criticità, i messinesi hanno la memoria corta ma non fino a questo punto

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  3. Ma qualcuno ha mai pensato che questi tubi resistentissimi sono comunque di plastica? fuoco e plastica non vanno daccordo!

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  4. Ma qualcuno ha mai pensato che questi tubi resistentissimi sono comunque di plastica? fuoco e plastica non vanno daccordo!

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  5. Ecco che escono fuori le bugie che hanno contraddistinto i vertici dell’Amam. Solo parole buttate al vento per cercare di ricomporre una mancanza che non trova giustificazione. Il tibetano ormai senza parole, dovrebbe subito licenziare chi ha messo a quel posto senza ragione. Termini deve essere rimosso insieme a La Rosa che ormai è alle soglie della pensione.Basta con le nomine politiche, Accorinti se mi leggi sappi che sei un emerito insegnante di ginnastica e basta che dai solo lavoro a chi non è in grado di svolgerlo per sola questione di scelta politica dettata da Signorino che ti comanda a bacchetta. Basta con televisioni e slogan, sei da buttare al macero.VERGOGNATI TIBETANO,hai rovinato quello che restava dell’immaggine di Messina

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  6. Ecco che escono fuori le bugie che hanno contraddistinto i vertici dell’Amam. Solo parole buttate al vento per cercare di ricomporre una mancanza che non trova giustificazione. Il tibetano ormai senza parole, dovrebbe subito licenziare chi ha messo a quel posto senza ragione. Termini deve essere rimosso insieme a La Rosa che ormai è alle soglie della pensione.Basta con le nomine politiche, Accorinti se mi leggi sappi che sei un emerito insegnante di ginnastica e basta che dai solo lavoro a chi non è in grado di svolgerlo per sola questione di scelta politica dettata da Signorino che ti comanda a bacchetta. Basta con televisioni e slogan, sei da buttare al macero.VERGOGNATI TIBETANO,hai rovinato quello che restava dell’immaggine di Messina

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