Multe inviate per Pec: nuove regole per gli automobilisti indisciplinati

Multe inviate per Pec: nuove regole per gli automobilisti indisciplinati

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Multe inviate per Pec: nuove regole per gli automobilisti indisciplinati

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domenica 21 Gennaio 2018 - 06:27

Le disposizioni sono contenute in un decreto legge del 2013 ma diventeranno operative tra qualche giorno

Rivoluzione in vista per gli automobilisti indisciplinati che violeranno i Codice della Strada. Dal primo febbraio, le multe saranno notificate prioritariamente per PEC (posta elettronica certificata) .

La novità, introdotta dal Decreto Legge numero 69 del 2013, è diventata operativa a seguito del Decreto del 18 dicembre 2017, emanato da parte del Ministero dell'Interno e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del lo scorso 16 gennaio.

Nel decreto viene rappresentata anche una situazione tipo. Se la polizia ferma un automobilista che ha violato il Codice della Strada, dopo aver identificato la a la persona, deve chiedergli se è in possesso di un "valido indirizzo Pec", considerato un vero e proprio "indirizzo digitale". Il poliziotto potrà chiedere la Pec anche al proprietario dell'auto – che magari non era alla guida al momento dell'infrazione – e a qualsiasi altra persona sia coinvolta e dunque "obbligata in solido con l'autore della violazione".

Nel caso in cui gli interessati dovessero negare di avere una PEC, la Centrale o il posto di polizia sono hanno l’obbligo verificare nei "pubblici elenchi cui abbiano accesso".

La e-mail che la Polizia invia avrà la seguente dicitura: "Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada".

La e-mail dovrà avere anche:

– il nome esatto e l'indirizzo dell'ufficio che ci scrive;

– il nome del funzionario pubblico responsabile "del procedimento di notificazione";

– l'indirizzo e il telefono dell'ufficio dove è possibile accedere al fascicolo che ci riguarda;

– l'elenco pubblico da cui il nostro indirizzo Pec viene ricavato;

– una "copia per immagine" o una "copia informatica" del verbale di contestazione;

– ogni informazione utile perché l'automobilista possa esercitare la sua difesa.

LA NOTIFICA . Valgono le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica numero 68 del 2005. In pratica , non conta se noi guardiamo la nostra Pec, se abbiamo letto o meno il messaggio. La Polizia invia la multa via e-mail e conserva nei suoi archivi due cose:

– un documento elettronico che prova l'invio e un secondo documento, che dimostra l'avvenuto arrivo sulla nostra Pec;

– entrambi i documenti sono generati dal sistema interno di invio della Polizia stessa.

Questa procedura costituisce "piena prova dell'avvenuta notificazione". Se non consultiamo la Pec e i suoi messaggi, la multa si intende comunque consegnata, notificata.

VECCHIA PROCEDURA SE… Se l’invio elettronico della multa fallisce per colpa del destinatario o quest’ultimo, cioè l’ automobilista, non è in possesso di una PEC, si procede con la vecchia procedura : la multa sarà inviata in modo tradizionale, su carta, per lettera. E le spese dell'invio saranno, per intero, a carico del destinatario.

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