Il presidente della Regione trova l’accordo con il Pd . Pure l' Udc indica i suoi assessori, mentre Aricolo 4 "subisce" la scelta. A Palazzo d’Orleans entra dalla porta principale, in quota Pdr, anche il messinese Maurizio Croce. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 21,30
Il dado è tratto. Il Governo ter di Crocetta è realtà. Questi i nomi degli assessori che siederanno in giunta accanto al Presidente della Regione: Alessandro Baccei è il tecnico voluto da Roma per sedere nell’Assessorato all’economia; in quota Pd entrano Antonio Purpura, Sebastiano Caruso e la dirigente regionale Cleo Li Calzi.
L’ Udc punta su Giovanni Pizzo già capo della segreteria tecnica dell’assessore alle infrastrutture Nico Torrisi e Marcella Castronovo proveniente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed indicata dall’ex Ministro, Gianpiero D’Alia.
Entra in giunta pure il noto avvocato penalista Nino Caleca, non concordato ufficialmente con Art. 4 ma molto vicino al movimento, essendo stata posta dal gruppo la pregiudiziale di due assessori tra i quali l’avvocato Reale all’ Agricolura.
Nessuna sorpresa per l’assessore indicato dal Pdr, Maurizio Croce , attuale commissario per il rischio idrogeologico.
Nel Governo ter di Crocetta, c’è anche un ritorno, quello di Mariella Lo Bello (era nella prima giunta Crocetta), in quota Megafono .
Nel giorno in cui festeggia i due anni dalla sua elezione a presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta forma il Governo ter. L’ufficializzazione del nuovo esecutivo è avvenuta intorno alle 21, come previsto, c’è stato l’azzeramento della precedente giunta, con le sole eccezioni di Lucia Borsellino e Linda Vancheri, che continueranno a far parte della squadra di assessori del governatore. Accantonata l'ipotesi del governo politico, la giunta è composta solo da tecnici di alto profilo.
A Palazzo d’Orleans entra dalla porta principale anche il messinese Maurizio Croce, destinato ad occupare la poltrona dell’Assessorato Territorio ed Ambiente. La conferma all'Adnkronos arriva da Salvatore Cardinale del Pdr, partito che ha sponsorizzato il nome del geologo, il quale in questi ultimi anni ha ricoperto vari incarichi tecnici in Puglia e in Calabria, oltre che in Sicilia. Per Cardinale, Croce "è uno dei massimi esperti per l'emergenza idrogeologica".
Il partito del messinese Picciolo riesce quindi a mettere il “cappello” anche nel governo ter di Crocetta, compensando così la fuoriuscita dell’altro assessore messinese, Giusy Furnari, anche lei indicata dal Pdr nel precedente rimpasto operato dal presidente della regione.
Il governatore Crocetta ha potuto contare anche su una proposta unitaria del Pd, senza strappi tra le varie correnti.
Se il partito democratico si è mostrato subito intenzionato a non mettere il bastone tra le ruote a Crocetta, lo stesso non può dirsi per gli altri partiti di maggioranza. Malumori si sono registrati sia in casa Udc che in casa Articolo 4. Quest’ultimo avrebbe voluto la conferma in giunta dell'assessore Reale, richiesta respinta dal governatore, ma anche la nomina di un secondo assessore. Il movimento politico di Leanza e Sammartino avrebbe voluto far valere il peso dei numeri all'Ars ( ben 11 i deputati che fanno di Articolo 4 la seconda forza della maggioranza), ma alla fine ha dovuto accontentarsi .
I mal di pancia non sono mancati neanche tra le fila dell'Udc, che non avrebbe voluto né l'azzeramento totale voluto da Crocetta né l’imposizione di tecnici, mai troppo graditi dai centristi, più propensi ad un governo composto da politici.
Alla fine, comunque, la quadra è stata trovata ed il Governo ter di Crocetta è nato. Se sotto una buona stella si vedrà solo tra qualche tempo.
Danila La Torre
ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 21.30
