Niente Pronto Soccorso a Barcellona e Mistretta. La rabbia di Materia: "Non più garantiti i livelli minimi di assistenza"

Niente Pronto Soccorso a Barcellona e Mistretta. La rabbia di Materia: “Non più garantiti i livelli minimi di assistenza”

Giovanni Passalacqua

Niente Pronto Soccorso a Barcellona e Mistretta. La rabbia di Materia: “Non più garantiti i livelli minimi di assistenza”

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venerdì 09 Settembre 2016 - 18:54

Il sindaco della città del Longano spiazzato dalla riforma: "L'abbiamo appreso dalla stampa, così si mortifica il territorio". Duro anche il M5S: "Prevedibile risultato di 15 anni di malapolitica e malasanità. E a pagare saranno il personale medico e i cittadini" - ha dichiarato Alessio Villarosa

“L’assessore Guicciardi non solo mortifica il nostro territorio, ma si assume una grossissima responsabilità politica e istituzionale, visto che non sono più garantiti i livelli minimi di assistenza sanitaria“. È perentorio Roberto Materia, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, nel condannare il riassetto della sanità regionale, che porterà alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cutroni-Zodda e al trasferimento di alcuni reparti – tra cui Pneumologia – dal nosocomio barcellonese a quello di Milazzo.

Materia aveva ricevuto diverse rassicurazioni da parte del direttore generale dell’Asp, Gaetano Sirna, e dallo stesso assessore alla Sanità; la sua sorpresa dimostra però che le promesse sono state tradite. “Non avendo ricevuto nulla di ufficiale, apprendiamo dalla stampa la riforma della rete ospedaliera siciliana varata da Guicciardi” – scrive il primo cittadino, che contesta nel merito le scelte dell’assessore – “le prestazioni effettuate presso il Pronto Soccorso di Barcellona sono più di 23000, e insieme a quelle effettuate presso il nosocomio di Milazzo, raggiungono il numero di 50 mila prestazioni; è impossibile dare un’assistenza immediata e di qualità, in termini di pronto soccorso, presso il nosocomio di Milazzo, dove già si registrano almeno tre ore di attesa”.

Al sindaco non resta che lanciare un appello: “Invito con immediatezza l’assessore Gucciardi a rivedere immediatamente il piano della rete ospedaliera appena partorito. Invito anche tutti i Sindaci della provincia, insieme a tutte le forze politiche e sociali, a mettere in campo tutte le azioni possibili rivolte alla difesa della sanità pubblica”.

La riorganizzazione è stata duramente contestata anche dal M5S: “La chiusura dei PS di Barcellona e Mistretta è il prevedibile risultato della mala politica e della mala gestione della sanità pubblica regionale degli ultimi 15 anni” – ha dichiarato il deputato Alessio Villarosa – “oggi si rincorre la nuova normativa sulla rete ospedaliera, per avere l’ok da parte del ministero allo sblocco delle nuove assunzioni; nessuno, tuttavia, ha mai adeguato le strutture, nè preparato il personale per contenere il maggior flusso di pazienti”.

Villarosa insiste sull’inadeguatezza degli ospedali riuniti, che già manifestano numerosi problemi: “Ricevo segnalazioni di pazienti che da Patti devono essere trasportati per un intervento a Milazzo, e restano in attesa per più di 5 giorni perché il presidio milazzese non ha una ricettività adeguata” – spiega il deputato – “questa rimodulazione causerà solo disagi ai pazienti, cancellando un diritto costituzionalmente riconosciuto.”

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