La cerimonia di scopertura delle targhe si è svolta alla presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il presidente dell’Assemblea Ardizzone: “E’ un evento che caratterizzerà la nostra legislatura”

Da ieri la Sala Gialla e la Sala Rossa di palazzo dei Normanni sono dedicate rispettivamente all'ex presidente della regione Piersanti Mattarella (fratello dell'attuale Presidente della Repubblica) e all'ex segretario del Pci Pio La Torre, entrambi uccisi per mano della mafia .

La cerimonia di scopertura delle targhe si è svolta alla presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano: "E' un giorno importante – ha detto – perché dedichiamo due aule solenni di questo splendido Palazzo a due uomini che hanno versato il loro sangue per la libertà e la democrazia della nostra Isola, contro la mafia e l'illegalità. E' un gesto importante perché segna un'altra tappa del cammino di riscatto della Sicilia".

Prima di lui era stato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a fare gli onori di casa e presentare con orgoglio l’iniziativa: “Dedicare le due sale più importanti a due illustri uomini, Mattarella e La Torre, è un evento che caratterizzerà la nostra legislatura e ha un significato per noi siciliani. E' un impegno in più".

Prima della cerimonia, Alfano e Ardizzone hanno incontrato i familiari dei due parlamentari assassinati, seduti in prima fila durante l’ evento, al quale hanno inoltre partecipato numerose autorità civili e militari.

Dopo la scopertura delle targhe, il ministro dell’Interno ed il presidente dell'Assemblea regionale hanno inaugurato la mostra "Sicilia 1943-1947: sulle tracce dell'Autonomia", allestita per celebrare il 70esimo anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto Siciliano, festeggiato lo scorso 15 maggio. La mostra sarà vistabile fino al prossimo 26 giugno.

Oltre alla scopertura delle targhe con l'intitolazione della Sala Gialla e della Sala Rossa e all' inaugurazione della Mostra, alla presenza del ministro Alfano sono stati anche riaperti al pubblico gli splendidi giardini di Palazzo dei Normanni, rimessi a nuovo grazie anche alla collaborazione dell’Orto botanico di Palermo.