"Tempo di bingo", tombolata didattica all'oratorio San Luigi Guanella

“Tempo di bingo”, tombolata didattica all’oratorio San Luigi Guanella

tombola didattica oratorio san luigi guanella

“Tempo di bingo”, tombolata didattica all’oratorio San Luigi Guanella

giovedì 18 Dicembre 2014 - 14:20

Non ha niente a che vedere con le tombole tradizionali, ma è un gioco che permette di imparare, ma soprattutto di imparare ad apprendere, divertendosi contenuti relativi a tutti i campi del sapere, le lingue e le discipline

Inattesa partecipazione di bambini, ragazzi e genitori alla particolare tombolata TEMPO DI BINGO che, assieme alla mostra del PROGETTO G.I.O.CO., è stata organizzata all’Oratorio San Luigi Guanella. Alla manifestazione hanno partecipato il delegato del Rettore dell’Università di Missina, il prof. Daniele Bruschetta, il direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, don Giuseppe Lonia, un rappresentante della Caritas diocesana, Enrico Pistorino, alcune insegnanti delle Scuole “Albino Luciani” e “Nino Ferraù”, diversi membri del GOZ (Gruppo Operativo di Zona).

TEMPO DI BINGO non ha niente a che vedere con le tombole tradizionali, ma è un gioco che permette di imparare, ma soprattutto di imparare ad apprendere, divertendosi contenuti relativi a tutti i campi del sapere, le lingue e le discipline.
La tombolata, pertanto, è stata una occasione di incontro, di socializzazione e di sano divertimento, ma soprattutto una opportunità per conoscere e comprendere la valenza motivazionale e l’efficacia dei sussidi, dei percorsi e del metodo proposti dalla prof.ssa Angela Lenzo.

Sintetizzata nel PROGETTO G.I.O.CO (Gioco Imparo Opero, COopero), la proposta educativa e didattica della docente fa leva su bisogni intimi e profondi del bambino e dell’uomo -come il gioco, la conoscenza, l’operatività, la creatività e la cooperazione- ed è il frutto di oltre trent’anni di ricerca-azione, attraverso la quale sono stati conseguiti risultati-documentati- sui quali nessuno avrebbe scommesso.

Il PROGETTO G.I.O.CO. è stato sviluppato soprattutto nell’Istituto E. Castronovo – ora accorpato all’Albino Luciani- dove la prof.ssa Lenzo ha prestato servizio dal 2000 al 2011 e dove il gioco e l’animazione sono stati introdotti in maniera generalizzata in tutta la scuola dell’obbligo, dall’infanzia alla media,superando riserve e pregiudizi e sfatando il luogo comune secondo il quale, dopo la scuola elementare, il gioco vada bene solo per gli alunni diversamente abili e con problemi e difficoltà di apprendimento e contrapponendo al gioco diseducativo e autodistruttivo, sempre più dilagante tra grandi e piccoli, il gioco che aiuta la persona a esprimersi e a realizzarsi pienamente.

Già nel 2001, con un finanziamento del Provveditorato, il PROGETTO G.I.O.CO. è stato sperimentato per l’integrazione degli alunni diversamente abili. E sempre nell’I.C. E. Castronovo, grazie ad un finanziamento del Rotary Club di Messina, a partire dal 2007, il PROGETTO G.I.O.CO. è stato sperimentato, per il triennio della scuola media, con tutti gli alunni nella classe più difficile e problematica. E proprio questa classe (come ha testimoniato la signora Luisa Currò- mamma di un’alunna- all’incontro con i genitori, tenuto all’Oratorio giorno 24 novembre)agli esami finali ha raggiunto i risultati migliori di tutto l’Istituto. E non soltanto dal punto di vista dell’apprendimento ma anche e soprattutto, per la maturazione globale della persona e l’acquisizione di comportamenti cooperativi e solidali.

Il PROGETTO GIOCO ha avuto successo anche perché non è soltanto una proposta teorica e non si limita a dare indicazioni generali: offre, infatti, a insegnanti, educatori e genitori percorsi, materiali e strumenti concreti, immediatamente spendibili in tutta la fascia dell’obbligo, ai fini dell’innovazione educativa e didattica – di cui c’è estremo bisogno nelle scuole, ingessate dalla didattica tradizionale- ma anche per l’inclusione e l’integrazione di tutti, per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, la devianza e il crescente fenomeno delle ludopatie.

Fa parte integrante del PROGETTO G.I.O.CO. una ricca varietà di sussidi, accuratamente studiati e progettati, per motivare gli alunni e rendere interessante ed efficace il lavoro scolastico, favorendo l’acquisizione di un solido sapere di base; per personalizzare e integrare gli interventi, in relazione alle particolari situazioni e necessità di ciascuno, offrendo, quindi, facilitazioni per chi è in difficoltà e stimoli adeguati affinché nessuno venga trascurato e perché tutti , dal più debole al più capace, riescano a dare il massimo, ma soprattutto il meglio di sé.

Si tratta in gran parte di tessere, schede, tabelle e tabelloni in carta e cartoncino (come TEMPO DI BINGO) che vanno utilizzati ad integrazione o al posto dei quaderni. Con questi semplici materiali, tutti gli alunni, mentre svolgono normali attività didattiche, possono costruirsi ed avere a disposizione anche a casa delle “ludoteche” educative personali e personalizzate. Ciò contribuisce a creare interessi significativi anche per i soggetti a rischio, inducendoli a trascorrere in maniera utile e piacevole il tempo extrascolastico, tempo in genere perso per le strade, lungo quelle strade dove molto spesso si perdono.

E, pertanto, per affrontare in maniera più incisiva il problema dell’istruzione e della formazione e per prevenire e contrastare il crescente fenomeno dell’abbandono della scuola, anche al nostro Oratorio il PROGETTO G.I.O.CO. è stato utilizzato con grande successo, lo scorso anno scolastico: alunni sedicenni di prima media e già in dispersione, sono stati immediatamente coinvolti, suscitando la curiosità e l’interesse di altri ragazzi e bambini, ma anche di adulti e di responsabili di altri oratori. Abbiamo perciò avviato un percorso, in parte parallelo in parte integrato, per figli e genitori, la cui adesione riteniamo di importanza fondamentale.

La mostra del PROGETTO G.I.O.CO. e la tombolata didattica TEMPO DI BINGO si inseriscono, pertanto, in un percorso di promozione culturale, umana e sociale e di prevenzione e lotta alla dispersione scolastica e alla devianza e di educazione degli adulti e formazione permanente.

Considerati i risultati e l’interesse generale suscitato dal PROGETTO G.I.O.CO. , ci proponiamo di promuovere una più attiva collaborazione tutti i soggetti della comunità coinvolti per favorire l’interazione di tutti e l’ integrazione degli interventi, onde ottenere risultati più significativi.

2 commenti

  1. BENE!Questi sono gli esempi di Buona Scuola!Non i soliti progetti inutili,fatti solo per buttare fumo e sprecare denaro!

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  2. BENE!Questi sono gli esempi di Buona Scuola!Non i soliti progetti inutili,fatti solo per buttare fumo e sprecare denaro!

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