Waterfront, Rada S. Francesco e tram: Felice Calabrò inizia a dire "ora basta"

Waterfront, Rada S. Francesco e tram: Felice Calabrò inizia a dire “ora basta”

Francesca Stornante

Waterfront, Rada S. Francesco e tram: Felice Calabrò inizia a dire “ora basta”

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lunedì 13 Maggio 2013 - 12:26

Primo incontro del candidato sindaco del centrosinistra Felice Calabrò che oggi ha iniziato a presentare il suo programma elettorale dicendo ora basta ad una città che non sa valorizzare il suo affaccio a mare. Chiarissime le idee: liberare subito la Rada, riqualificare la via Don Blasco e spostare il tram.

Doveva essere la prima conferenza stampa itinerante del candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò che aveva scelto Largo Minutoli per iniziare a presentare il suo programma elettorale. Una scelta non casuale. Da un lato c’è la cortina del Porto e ci sono croceristi che sbarcano a Messina, dall’altro c’è il Palazzo, quello che Felice Calabrò vuole guidare per cambiare questa città. La pioggia di questa mattina ha costretto però a spostarsi nella sede del comitato ma il punto di partenza è chiaro: Ora basta! E oggi Felice Calabrò dice basta ai tir che invadono da sempre la città, ad un waterfront che non esiste, dice basta al tram che ha trasformato la cartolina della città in un foglio in bianco e nero. Calabrò inizia da qui e su waterfront, Rada San Francesco, tram ha le idee molto chiare. “Siamo stanchi di non poter più godere della vista del nostro mare, di non avere un lungomare dove passeggiare, correre, portare i nostri bambini, trascorrere un pomeriggio di serenità. Siamo stanchi di vedere ogni volta che attracca una nave da crociera i turisti vagare come palline in un flipper e rischiare d’inciampare in un sacco di spazzatura piuttosto che in un cassonetto stracolmo. Quando arrivano, se riescono ad attraversare la cortina del porto restando incolumi senza finire sotto un’auto o il tram, non sanno dove andare perché nessuno gli ha mai indicato un itinerario, un luogo da scoprire, un percorso da fare. Sbarcano e la prima immagine che vedono è una lunghissima gabbia, la cortina del tram, una lunga fila di saracinesche chiuse e sui marciapiedi cassonetti stracolmi”. Felice Calabrò vuole cambiare la cartolina di Messina. Nel suo programma c’è di spostare il tram dall’affaccio a mare, ricorda che l’alternativa era stata già trovata nel 1994, il tram deve passare da via Garibaldi. Un’operazione non da poco, per sostenerla si cercherà di intercettare i fondi europei “dovremo essere bravi a proporre progetti cantierabili. Dobbiamo liberare questo lungo tratto dal tram che ostruisce la vista, impedisce il transito, ha messo in ginocchio l’economia della zona. Dobbiamo avere il coraggio di pensare la viabilità della zona in modo diverso”.

E a proposito di viabilità l’attenzione si concentra sulla Via del Mare. Grazie all’impegno della Regione e dell’Assessore Bartolotta tra pochi giorni si firmerà un accordo tra Rfi, Autorità Portuale, Comune e Regione per la riqualificazione della via Don Blasco. Un’occasione che la città non può lasciarsi sfuggire.

Nel suo piano di viabilità c’è anche la strada di mezzacosta, un collegamento che esiste già e che parte da Altolia fino a giungere al viale Boccetta. “Abbiamo già verificato come e dove si deve intervenire, può essere la soluzione per garantire un percorso alternativo che decongestioni il traffico cittadino”.

Il candidato del centro sinistra non dimentica naturalmente la Rada San Francesco e il suo “ora basta” si fa ancora più deciso. “Dobbiamo liberare subito la Rada e progettare quel lungomare che sarà il più bello d’Italia. Via i tir dal centro città”. Nel progetto di Calabrò si dovrà lavorare sin da subito al completamento di Tremestieri. “E’ quella l’unica strada percorribile. Non ce ne sono altre perché noi non vogliamo spostare il problema di un paio di chilometri, vogliamo risolverlo definitivamente. Nel frattempo la nostra logica deve essere: tolleranza zero. I tir devono rispettare le regole. Non possono esserci alibi né scorciatoie per nessuno. Devono essere garantiti controlli e applicazione delle regole”. Per fare tutto questo Felice Calabrò pensa a ciò che è mancato in questi anni a Palazzo Zanca: una vera cabina di regia. “Gli assessorati dovranno parlarsi tra loro, lavorare in sinergia e fare sistema con l’esterno, con quella parte di città che deve tornare ad essere protagonista attraverso una rete di collaborazione che unisca amministrazione e pubblici servizi”. (Francesca Stornante)

29 commenti

  1. Ci vuole coraggio a dire certe cose!!!
    CALABRò è UNA CREATURA DI FRANCATONIO GENOVESE,CHE COME TUTTI SAPPIAMO è COME DIRE FRANZA!!!
    E’ QUESTO SIGNORE HA IL CORAGGIO DI DIRE CHE CI LIBERERà DAI TIR, DOPO CHE TUTTI QUELLO CHE LO SOSTENGONO HANNO DISTRUTTO LA CITTà E FATTO ESATTAMENTE IL CONTRARIO????
    E’ INCREDIBILE!!

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  2. ma Genovese lo sa?

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  3. basta a cosa?? davvero crede che qui siano turti fessi??

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  4. Avvocato ti credevo diverso lo sappiamo tutti che dietro te c’e’ francantonio genovese ma per favore non dire idiozie abbi rispetto per i cittadini messinesi e per la citta’ Ma secondo lei la fam franza che la fam genovese le faranno chiudere la rada di SAn Francesco solo fesserie dite povera citta’ chi ci deve governare

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  5. Spostare il tram su Via Garibaldi? E’ assolutamente un’idea pazzesca, oltre che onerosa, che metterebbe in ginocchio ancor di più la circolazione dei mezzi nelle ore di punta. Oramai il panorama è stato irrimediabilmente rovinato dagli amministratori del tempo che deliberarono la progettazione dell’inutile tramnvia e dagli Ingg. Fulci (buonanima) e Caminiti che furono i vincitori del progetto e in seguito direttori dei lavori.
    Questo Calabrò ha idee veramente sgangherate…

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  6. invelatosempre 13 Maggio 2013 15:35

    Il tram va spostato non perchè deturpa, ostruisce la vista, impedisce il transito o (e in questo la sua osservazione meriterebbe di essere enunciata da Crozza) perchè ha messo in ginocchio l’economia della zona.
    Il Tram va spostato perchè è assurdo far transitare una monolinea in una zona a bassissimo indice abitativo e commerciale come la cortina del porto e la zona Fiera del Viale della Libertà.
    Si ricordi che i Trasporti non deprimono il commercio e non deprezzano gli immobili. Anzi!
    A mio avviso con questa sua uscita lei dimostra di essere ancora immaturo per guidare una città, anche provinciale e in caduta libera come la nostra. Nel frattempo le consiglierei un viaggio nel Nord Italia e nel resto d’Europa per apprendere cosa voglia dire Trasporti in una città. Si accorgerà che il tram attraversa sempre il centro e non lambisce mai la periferia. In questo tour le suggerisco di scegliere sempre alberghi vicino alla linea del tram: scoprirà che le aree commerciali al dettaglio seguono sempre la linea tramviaria, perchè da questa traggono linfa.
    Tra qualche anno, finito il Tour, sarà più maturo per la guida della città. Ne trarrà giovamento sia la sua concezione della qualità della vita che l’approccio amministrativo della Città.
    Al momento sembra solamente all’altezza di ripercorrere le gesta dei Sindaci precedenti e le posso assicurare che sia i cittadini che la Città non ne sentono la mancanza.

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  7. E’ stato di una chiarezza elementare.
    Niente giri di parole.Concreto e chiaro.
    Siamo solo all’inizio…

    CALABRO’ SINDACO

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  8. questo calabrò ha un grande senso dell’umorismo

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  9. Che delusione: comincia a parlare di opere faraoniche (spostare il tram) quando non si riescono a fare quelle ordinarie.

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  10. messinarinasci 13 Maggio 2013 16:42

    Caro Calabrò, vogliamo rovinare anche la via Garibaldi col tram? Vogliamo renderla come il viale della libertà? Il tram va ripensato e sistemato sul suo tragitto attuale arrichendolo di nuove linee. Incominciamo a rifare le fermate che potevano essere costruite usando la metà del cemento e integrate nei marciapiedi esistenti come in tutte le città del mondo, leviamo quelle orrende pensiline e mettiamo pensiline sobrie normali con tabelle digitali funzionanti, telecamere in tutte le fermate per fermare il vandalismo, biglietterie elettroniche ad ogni fermata, semafori intelligenti e controllori fissi su ogni vettura. I vigili urbano devono diventare sceriffi multando qualsiasi infrazione constatano sul territorio non come adesso che sul viale San Martino ci sono le auto in sosta e loro passeggiano, bisogna scoraggiare l’uso della propria automobile per girare in centro incentivando l’uso dei mezzo pubblici che a loro volta devono essere degni del dodicesimo comune d’Italia. Il sindaco che verrà non deve avere come obiettivo quello di rendere messina una città speciale ma quello di farla diventare una città normale cosa molto lontana ad oggi.

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  11. dolcestilnuovo 13 Maggio 2013 17:24

    Ma come si può parlare di Messina, città turistica, pensando di lasciare il tram sulla cortina del porto???? Chiudiamo, allora, il porto e trasferiamo tutto il traffico croceristico a Catania. Se vogliamo questo, lasciamo il tram dove si trova. Ma siccome parliamo sempre di città turistica, togliamo il tram da dove si trova e apriamo i negozi con affaccio sulla cortina. I turisti sono il solo nostro futuro, ed è a loro che dobbiamo pensare se vogliamo riportare un po’ di benessere. Sul fatto di disincentivare l’uso dell’auto, sono pienamente d’accordo, così come vorrei che i vigili urbani non facessero finta di non vedere le auto in seconda e terza fila o ferme agli incroci.

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  12. dolcestilnuovo 13 Maggio 2013 17:26

    Opere faraoniche? Ma cosa c’è di faraonico in questo progetto?

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  13. dolcestilnuovo 13 Maggio 2013 17:30

    E’ evidente che non ha ascoltato Felice Calabrò! Forse non ha la giusta maturità per giudicare senza sentire.

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  14. egr. signore, per fare il sindaco con le palle bisogna risolvere i problemi e non creare palliativi. IL TRAM BISOGNA ELIMINARLO, e si deve avere il coraggio di farlo, perche’ deturpa la citta’. Per il trasporto basta un autobus navetta e la citta’ tornera’ a respirare, oltre che si abbatteranno i costi per l’atm. Poi si deve pensare a una strada che colleghi l’annunziata con granatari per eliminare le assurde code in orari di punta. Asfaltare tutte le strade e mantenerle tali come avviene in una qualsiasi citta del norditalia. RENDERE UNA CITTA’ VIVIBILE ANCHE LA SERA SIGNIFICA ELIMINARE LE BARRIERE DI CUI MESSINA E’ PIENA. Altrimenti il nuovo sindaco sara’ il solito buddace di turno.
    BUON LAVORO, signori.

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  15. La domanda è quella… torna da papino che è meglio!

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  16. invelatosempre 13 Maggio 2013 18:02

    Beato lei, che è di bocca buona e si accontenta.
    Sarà per questo accontentarsi che siamo giunti ad essere l’ultima città d’Italia?

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  17. Un GRANDE!!!!

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  18. invelatosempre 13 Maggio 2013 18:22

    Una scommessa: Lei abita a Granatari o zone limitrofe.
    Se si, è logico che la veda così Per lei la città serve solo a posteggiare la macchina o ad andare su e giù da casa. E per permetterle questo noi, che abitiamo in città, ci dobbiamo sorbire il suo inquinamento, la sua macchina in divieto di sosta e le file nelle ore di punta.
    In una città civile lei dovrebbe lasciare la macchina al capolinea e con pochi soldi arrivare sul luogo di lavoro.
    Come la obbligherebbero a far questo? Semplice, come fanno in tutte le città normali e civili, basta farle pagare sei euro un’ora e mandare i vigili a contravvenzionare, Senza abbonamenti ed altro.
    E invece lei impera perchè i vigili non si sa dove siano; i Padroni della città, che si sono improvvisati impresari edili hanno deciso di trasformare il nord della città in dormitori popolari e le persone salgono e scendono quattro volte al giorno.
    Questo è possibile solo in una città di impiegati, dove il tempo non costa nulla. Sarebbe realizzabile a MIlano? No, infatti lì hanno servizi pubblici che funzionano, mentre qui vogliamo smantellare il Tram!
    Come vede, mio caro signore, la buddaceria è una malattia contagiosa e, ad esserne affetto, non è solo il sindaco di turno.

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  19. Gennaro Monforte 13 Maggio 2013 18:22

    Dove eravate quando è stata costuita la linea del tram? Da buoni messinesi stiamo sempre inermi a guardare e bravi solo a criticare ma proposte e iniziative zero. Il tragitto del tram, è tutto sbagliato, poichè ha rovinato ancor di più Messina, il viale San Martino, un tempo la strada di riferimento e vanto dei messinesi, è stato interrotto e sacrificato prima dalla villa Dante e poi dal tram. Vorrei capire che senso ha far transitare il tram in zone a bassa densità abitativa come il lungomare, dove nel primo tratto è addossato agli edifici e ha chiuso tutte le strade che convergevano sulla via V. Emamanuele, nel tratto antistante la fiera è al di sotto del livello stradale accanto al marciapiede, mentre nell’ultimo tratto sta per fortuna tranquillamente al centro del viale della Libertà. Ditemi in quale altra città c’è la SERVITU’dei TIR che oltre a paralizzare il centro,inquinano polmoni e orecchie.

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  20. singolare il fatto che un esponente dello stesso partito di genovese parli di stop ai tir, e della stess area di Provvidenti che avviò i lavori ma adesso voglia spostare il tram che a mio avviso va –tolto e basta–.E poi qualcuno stia tranuquillo che i turisti a messina, con questi politici e questa gente non sono mai venuti, non vengono e non verrannmo mai.Prima pensiamo a noi che siamo nei guai e immersi nella inciviltà totale.

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  21. franco martino 13 Maggio 2013 18:57

    Mi scusi, ma non sarebbe meglio impegnarsi per fare funzionare il tram bene, mettendo in esercizio tutte le vetture possibili, non sarebbe meglio promettere che sarà pulito e non sudicio come adesso, non sarebbe meglio impegnarsi per dire che farà di Messina una città pulita (ma Lei si rende conto in quale sporcizia siamo costretti a vivere?), non sarebbe meglio fare un elenco di cose semplici ma realizzabili?

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  22. W Maria…
    Attenzione please….ricordo a tutti ( ma non sono un tecnico ) che Leonardi modifico’ il tragitto del tram perché in via Garibaldi si pose il problema della Vara..ci furono proteste…rivolte pro vara…la Curia tacque…il popolo dei tiratori oxfordiani era infuriato….insomma ci siamo capìti chi tocca la Vara resta fulminato.

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  23. Spostare il tram dall’affaccio a mare??????
    Comunque, parliamoci chiaro, il tram non passò dalla via Garibaldi NON per la Vara, anche se questo influì.
    Non ci passò perchè i commercianti non volevano il tram davanti casa, perchè ancorati alle logiche degli anni 70 vogliono le macchine in doppia fila davanti al negozio, non il tram. Stesso motivo per cui dal corso Garibaldi (ed è sotto gli occhi di tutti) sono spariti anche i cordoli per riservare la corsia agli autobus.
    Abbiamo un mezzo che molte città ci invidiano, ma quegli ottusi e incompetenti dei Messinesi lo vorrebbero tolto, perchè vogliono la macchina loro, non concepiscono altro…poi magari vanno in vacanza all’estero e usano i tram dicendo “che bello”!!!
    Leggere che per rendere una città vivibile bisogna asfaltare e mettere gli autobus (inquinanti eh, non camminano a batterie) al posto dei tram è allucinante, sinonimo di gente che non ha completamente idea di quello di cui parla, che vive davvero 30 anni indietro.

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  24. EGR. SIG. INVELATOPERSEMPRE io non abito a Granatari ma al centro come lei, non prendo la macchina per inquinare ma amo andare a piedi…..stavo solo dicendo che le code che si formano ogni mattina nella zona nord e’ un problema da risolvere giusto perche’ le macchine ferme inquinano e siccome non e’ possibile che i villaggi litoranei siano collegati da una sola strada e che la gente che viene a lavorare a messina bestemmi per il traffico…ma tanto a lei che glie frega…lei abita al centro, e’ un messinese purosangue e quindi buddace a cui non stanno a cuore i problemi degli altri ma guarda solo la sua barba….e non va a mangiare la pizza a ganzirri perche’ si squalificherebbe…si mischierebbe alla feccia dei villaggi…lei e’ un vero messinese !!!!! non resti invelatopersempre…se lo tolga il velo dagli occhi e forse vedra’ realta’ che neppure immagina.

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  25. Da ottuso e incompetente (questo lo scrive lei) penso che reaizzare una tranvia di circa 7,5 Km, servita da soli 4 tram (a fronte dei 20 previsti) non mi sembra sia stata un’idea geniale. Non tenendo conto dello scempio fatto, diciamo che si è trattato solo di una mera speculazione clientelare, che ha avvantaggiato alcune persone e non certo la collettività.
    E se l’ATM stipendia 700 dipendenti per muovere 4 tram e 20 autobus, la beffa per i cittadini è ancora più pesante.
    Riguardo alla faccenda dell’inquinamento, forse non ne è a conoscenza, ma da diversi anni alcune società di trasporto pubblico delle grandi città fanno uso di autobus alimentati a metano. Questo combustibile, è risaputo, non inquina. E anche sul fronte della locomozione elettrica, mentre in Cina e in Giappone sono in uso da tempo, in Italia alcune ditte stanno per immettere sul mercato degli autobus con questo tipo di alimentazione.
    Una proposta per qualche aspirante Sindaco potrebbe essere quella di smantellare la rete tranviaria, vendere le macchine e il metallo e con il ricavato aggiustare la sede viaria e potenziare l’attuale parco macchine comprando dei mezzi con alimentazione diversa dal gasolio.
    In questo modo si avrebbero diversi benefici: ridare lustro al lungomare a favore dei croceristi, dei cittadini e dei commercianti, eliminare i costi derivanti dalla manutenzione della tranvia, migliorare il trasporto pubblico, abbassare il livello di inquinamento causato dalla mobilità odierna ed anche impegnare meglio il personale dell’ATM che attualmente percepisce lo stipendio in modo allegro.
    Credo che questo modo odierno di amministrare il trasporto pubblico non si possa dire sia invidiabile…

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  26. Belle idee veramente, un programma per cominciare bene.
    Non sarebbe stato più facile (si fa per dire data la situazione ) pensare a rendere il tram più efficiente ( pulizia -semafori -display -tettoie -servizi ai capolinea)le strade otturate – i tombini puliti -gli autobus per i villaggi – i vigili urbani efficienti – la macchina con l’occhio elettronico dei Vigili urbani in circolazione -maggiore pulizia -manutenzione del verde costante -ecc…
    No questo no! Ma vi rendete conto chi governa questa Città :qualche anno fa ho telefonato alla ATM per segnalare che i conducenti del tram non cambiavano la destinazione dello stesso sul diplay per cui ad es. il tram con la scritta BONINO andava al MUSEO ed al contrario; (ancora oggi nulla è cambiato); qualche giorno fa ho segnalato una buca stradale pericolosa ( via olimpia )ai vigili urbani ancora oggi è lì non riparata e non messa in sicurezza. Caro Sig Calabrò i cittadini desiderano efficienza e piccole cose per vivere meglio e poi le opere faroniche. Grazie

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  27. al futuro caro sindaco Calabro’ ( perche’ cosi’ qualcuno vicino alla rada ha deciso ), chiedo solo:
    – di non toccare la via garibaldi anzi di dotare i bus Atm di telecamere per multare chi sosta in corsia riservata come si e’ fatto da molti altri comuni italiani,
    – se vi fosse la possibilita’ di accedere a fondi di realizzare una rete filoviaria ( meno invasiva di una rete tramviaria ) posta magari sulla circonvallazione ( Camaro – Granatari ), con poca spesa si collegherebbe il centro con l’intera zona nord ( Annunziata – Universita’ – Papardo – Ganzirri ),
    – recuperare la vecchia linea ferroviaria per Camaro impiegando bus elettrici e percorso ciclabile come da progettazione gia’ eseguita in merito,
    – eventualmente spostare il tram dalla sede attuale ponendolo lato mare della stessa via ricollegandolo in rettilineo con il tratto innanzi alla fiera,
    – realizzare le opere EFFETTIVAMENTE realizzabili con finanziamenti in fase di approvazione senza impelagarsi in opere al momento impensabili e riappropriarsi dei soldi dell’ecopass in mano ai soliti noti per sistemare le malridotte strade cittadine,
    – spostare tutto il gommato a tremestieri e recuperare la rada senza ridarla ai soliti noti per realizzare un’altro molo turistico privato come il molo Nettuno!!!!!,
    – realizzare in fiera un polo artigianale e commerciale a Km zero dove i turisti possano scoprire le Ns. eccellenze ( molte), acquistare, ed eventualmente pianificare un proseguo di vacanze in provincia,
    – rendere la dogana di Messina un polo culturale aperto 12 mesi dove realizzare mostre temporanee,
    – sfruttare i vecchi cantieri navali Cassaro dove salvaguardare la morente Iginia, realizzare il museo del mare e DELLA NAVIGAZIONE SULLO STRETTO, con il reperimento di vecchi aliscafi PT20 e seguenti vanto dei messinesi nel mondo,
    e tanto altro si potrebbe fare a costo zero, e nel programma di alcuni candidati come RESET e Accorinti vi e’ abbastanza traccia,
    in bocca al lupo Felice, di lavoro a Messina non manca.

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  28. invelatosempre 14 Maggio 2013 09:23

    Nooo, si sbaglia mio caro signore. A me interessa, tant’è che sono qui a discutere sull’argomento, ma ho una visione diversa su come risolverlo.
    Lei vorrebbe un’altra strada? Io invece sarei per un bus ogni 5 minuti, il tram fino a mortelle e per delle scelte che scoraggino l’uso della macchina in città.
    Lei si è mai chiesto come mai, in una città lunga e stretta come Messina, si sono permessi dei dormitoi alle estremità senza preoccuparsi di creare i servizi? Si è mai chiesto come mai in una città con un centro privo di interesse storico (colpa il terremoto) e strabboccante di case popolari non si è pensato di abbattere queste e sostituirle con case provviste di garage? Ma, soprattutto, si è mai chiesto come mai gran parte dei politici messinesi ha quasi sempre il vizietto dell’Imprenditoria Edile?
    Io una risposta me la son data, forse sbagliata. E’ che all’estremità della città il terreno è a verde o agricolo, quindi costa poco. Poi basta un sindaco, una giunta, un Consiglio Comunale e un impiegato accondiscendente e la destinazione d’uso è variata e l’affare immenso. Con questa filosofia si è deturpata la città; la si è allungata senza poterla più gestire. Ed è stata sempre per scelta politica.
    Il sig. Calabrò si presenta alle elezioni, come l’altro candidato del PDL(mi scuso, ma non m’interessa neanche il nome di questo) facendo finta di non conoscere il probema che sta a monte il che la dice lunga o sulle sue vere intenzioni o sulla sua capacità politica.
    Io vado spesso a Milano per lavoro e la notte a mangiare la pizza. Ci vado in tram e bevo la mia birra senza preoccuparmi che una pattuglia mi fermi e mi facci il test. Come vede ci si può divertire anche senza macchina, ma trovo impensabile fare due ore di fila per andare a Ganzirri a mangiare un pò farina mischiata con l’acqua.
    Ps. Quando passa sotto il Comune, volga lo sguardo verso il cornicione alto di questo. Vedrà dei pesci con la bocca aperta rivolta verso l’alto. Che siano i buddaci di cui lei tanto parla? Come vede, mio caro signore, io la città la conosco molto meglio di lei e soprattutto i polli e i finti polli con la faccia e la voce da prete spogliato, che la popolano e l’amministrano.

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  29. come disse il grande toto’…..de gustibus ad libitum sputazzellam…..

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