Stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni a Palazzo Zanca, si riparte da zero

Stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni a Palazzo Zanca, si riparte da zero

Francesca Stornante

Stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni a Palazzo Zanca, si riparte da zero

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lunedì 02 Novembre 2015 - 23:32

La giunta Accorinti ha varato una nuova corposa delibera che annulla quella partorita un anno fa e che ad un certo punto si è arenata dopo una serie di paletti posti dal Ministero. Stabilizzazione a 14 ore per i precari, posti vacanti da coprire con concorsi pubblici o mobilità, piccoli spiragli per i 32 vigili concorsisti. Vediamo i numeri.

Si ricomincia praticamente tutto da capo. Ad un anno di distanza dalla prima corposa delibera con cui l’amministrazione Accorinti metteva a punto tutte le operazioni di stabilizzazione dei precari comunali e nuove assunzioni, adesso si riparte da zero. Era lo scorso mese di dicembre quando la giunta comunale partoriva un provvedimento che aveva impegnato amministrazione, uffici e sindacati per diversi mesi, che gettava le basi di un percorso atteso da anni, ma che ad un certo punto si era trovato contro un parere negativo del Ministero dell’Interno. Poi ne arrivò un’altra nel mese di maggio ma anche questa ha avuto poca fortuna. Così è ricominciato il dibattito a Palazzo Zanca, soprattutto per la stabilizzazione degli storici contrattisti, sono iniziati gli scontri con i sindacati e anche tra sindacati stessi che si sono trovati su posizioni nettamente diverse nel momento in cui è stata prospettata una stabilizzazione a 11 ore settimanali che avrebbero messo i lavoratori nelle condizioni di ricevere stipendi che rasentano la povertà. Mesi di discussioni in commissione, assemblee sindacali, conti sbagliati o che non tornavano. Adesso inizia una nuova fase perché la giunta Accorinti ha esitato una nuova delibera che modifica quella dello scorso 10 dicembre 2014, ridefinisce la ricognizione della dotazione organica e traccia le linee della programmazione triennale del personale con relativo fabbisogno finanziario per le assunzioni, approva il nuovo piano da effettuarsi con procedure ad evidenza pubblica.

Il nuovo dato di partenza su cui si poggiano le 56 pagine di delibera è la nuova ricognizione organica del personale cristallizzata al 1 ottobre 2015 e che fotografa l’attuale situazione dei lavoratori in forza al Comune di Messina: in servizio ci sono 1274 dipendenti a tempo indeterminato, 290 dipendenti a tempo determinato e 3 lavoratori socialmente utili (Lsu). Sono invece 885 i posti full time e a tempo indeterminato vacanti. Da questi numeri l’amministrazione comunale ha fissato quelle che saranno le procedure di assunzione per il prossimo triennio, ovviamente tenendo conto degli storici precari, dei famosi 32 vigili concorsisti, delle nuove assunzioni che si dovranno effettuare.

L’amministrazione intende dunque procedere, al fine di assicurare efficienza e funzionalità ai servizi, tramite esperimenti di procedure ad evidenza pubblica, alla copertura di posti vacanti da effettuarsi nel triennio 2015-2017 e nell’anno 2018. Vediamo dunque quali figure serviranno:

· 3 posti di dirigente a tempo indeterminato

· 5 posti di collaboratori amministrativi categoria B posizione giuridica di accesso B 1, di cui 2 con il profilo professionale di collaboratore amministrativo addetto alle notifica;

· 3 posti di Agente istruttore di Polizia Municipale categoria C con contratto a tempo pieno e indeterminato, tramite utilizzo della graduatoria di mobilità approvata il 5 agosto 2009 e secondo la quale ad oggi risultano ricoperti 9 posti su 12;

· 34 agenti-istruttori di Polizia municipale categoria C con contratto a tempo pieno e indeterminatotramite indizione di procedure di mobilità o concorso pubblico;

· 14 posti di istruttore categoria C, di cui 3 istruttori informatici, 3 istruttori tecnici e 2 istruttori contabili, 6 istruttori amministrativi;

· 1 posto di assistente sociale categoria D con contratto a tempo pieno e indeterminato tramite indizione di procedure di mobilità, concorso pubblico;

· 1 posto di Commissario Ispettore Superiore di Polizia Muncipale categoria D con contratto a tempo pieno e indeterminato tramite indizione di procedure di mobilità, concorso pubblico o convenzionamento fra Enti;

· 4 posti di Direttori di sezione categoria D3 di cui 1 Agronomo, 1 Geologo, 1 per la Sezione Amministrativa, 1 per il CED;

· 1 posto di Direttore Sezione Tecnica – Ingegnere categoria D3 per la ricontrattualizzazione di 1 Dirigente in atto sospeso dal servizio

· 287 posti da coprire attraverso le procedure di stabilizzazione a tempo indeterminato con contratto part time a 14 ore settimanali;

· 26 posti da ricoprire con contratto a tempo pieno e indeterminato, con accesso dall’esterno attraverso le procedure di reclutamento sulla base di specifica convenzione con il Servizio Ufficio Provinciale del Lavoro della Regione;

· 32 Agenti istruttori di Polizia Municipale a tempo pieno e determinato per 5 mesi attraverso la procedure delle assunzioni stagionali per gli effetti dell’articolo 208 del Codice della Strada.

Dunque 14 ore per i precari, una decisione che ha già fatto sobbalzare la Fp Cgil che nelle scorse settimane aveva già dichiarato guerra al Direttore generale Antonio le Donne sull’ipotesi 11 ore o al massimo 14 ore. E non si è fatto attendere il duro affondo di Clara Crocè contro Le Donne ormai definito Mago di OZ (VEDI QUI). L’amministrazione nella delibera chiarisce che una volta attuata la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato part time del personale precario, dovendo garantire l’efficace erogazione dei efficienti servizi pubblici, valuterà di attuare provvedimenti di ricontrattualizzazione finalizzati all’aumento dell’orario settimanale part-time.

Viene spiegato che nel determinare la programmazione del fabbisogno del personale l’amministrazione ha fatto riferimento alle numerose disposizioni normative che hanno imposto rigide limitazioni alla crescita della spesa relativa di tutto il personale. Ciò alla luce anche delle modifiche legislative intervenute con la Legge di Stabilità 2015. E poi ancora si precisa che le amministrazioni, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità per dipendenti provenienti da altre amministrazioni. Inoltre il personale appartenente ai corpi e ai servizi di polizia provinciale transita nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale.

Vediamo dunque quali sono le risorse economiche disponibili. La delibera, infatti, dà il via alla stabilizzazione a tempo indeterminato del personale con contratto a tempo determinato e del personale utilizzato in attività socialmente utili dell’Ente fino alla concorrenza delle risorse assunzionali pari a 2.092.904 euro entro il 31 dicembre 2015, precisando che soggiacciono al limite di età di 65 anni compiuti per la partecipazione alle selezioni finalizzate all’immissione in servizio a tempo indeterminato. Il budget assunzionale riferito all’anno 2014, pari a 1.335.067 euro, e all’anno 2015, pari a 2.139.806 euro, è riservato alla ricollocazione del personale delle Province e delle Città Metropolitane. La spessa complessiva relativa al piano assunzionale troverà copertura nei bilancio di previsione 2015-2016-2017 e per gli anni successivi nei rispettivi bilanci di previsione. La spesa relativa alle proroghe per il 2016 dei rapporti di lavoro di utilizzo in attività socialmente utili troverà copertura nel bilancio di previsione 2016.

Per determinare il budget assunzionale l’amministrazione comunale si è basata sulla normativa che stabilisce che «negli anni 2014 e 2015 le regioni e gli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno procedono ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. La facoltà ad assumere è stata fissata nella misura dell’80% negli anni 2016 e 2017 e del 100% a decorrere dall’anno 2018. A decorrere dall’anno 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile, è altresì consentito l’utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente. Inoltre a decorrere dall’anno 2011 per il calcolo delle risorse da destinare alle assunzioni in relazione alle cessazioni di personale a tempo indeterminato intervenute nell’anno 2010 ed a seguire quelle che interverranno fino al 2018 l’amministrazione si è basata sulla normativa che prevede che l’ammontare complessivo delle risorse destinato annualmente al trattamento accessorio del personale viene automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. Ciò significa che la cessazione di un dipendente genera per l’amministrazione economie sia in riferimento al trattamento fondamentale sia relativamente al trattamento accessorio.

Adesso dovrà passare tutto al vaglio dei Revisori dei Conti, che lo scorso anno non furono molti morbidi con il provvedimento della giunta Accorinti. Poi la delibera sarà spedita al Ministero dell’interno per l’esame della Commissione. Insomma, l’attesa ricomincia. E anche le polemiche.
Francesca Stornante

4 commenti

  1. Hombre de barro 3 Novembre 2015 10:40

    sarebbe questo il nuovo che avanza?
    e si va… stabilizzateli questi imboscati!
    dategli un bel premio di riconoscenza per i voti portati in passato… questo sarebbe il sindaco onesto?

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  2. Hombre de barro 3 Novembre 2015 10:40

    sarebbe questo il nuovo che avanza?
    e si va… stabilizzateli questi imboscati!
    dategli un bel premio di riconoscenza per i voti portati in passato… questo sarebbe il sindaco onesto?

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  3. Caro Hombre, non siamo imboscati, forse qualcuno di Noi ti ha pure fatto qualche pratica con diligenza e tempismo, e hai pure ringraziato. Oppure sei uno di coloro che vorrebbero entrare al posto nostro, penso che dopo 26 anni di servizio, possiamo anche pretendere la stabilizzazione, certamente non a 14 ore/settimanali, ma comunque una tranquillità lavorativa essendo anche vicini ai 50 anni

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  4. Caro Hombre, non siamo imboscati, forse qualcuno di Noi ti ha pure fatto qualche pratica con diligenza e tempismo, e hai pure ringraziato. Oppure sei uno di coloro che vorrebbero entrare al posto nostro, penso che dopo 26 anni di servizio, possiamo anche pretendere la stabilizzazione, certamente non a 14 ore/settimanali, ma comunque una tranquillità lavorativa essendo anche vicini ai 50 anni

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