I sindacati tirano un sospiro di sollievo ma ora puntano al futuro dell'intero settore

I sindacati tirano un sospiro di sollievo ma ora puntano al futuro dell’intero settore

I sindacati tirano un sospiro di sollievo ma ora puntano al futuro dell’intero settore

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martedì 25 Novembre 2014 - 18:15

Dopo settimane di tensioni e proteste i sindacati e i lavoratori tirano un sospiro di sollievo dopo la votazione che scongiura la sospensione dei servizi sociali. La Fp Cgil smobilita il presidio e abbandona Palazzo Zanca, dalla Cisl Fp un monito per la programmazione futura.

E’ terminato dopo oltre 15 dieci giorni, il presidio dei lavoratori dei servizi sociali della Fp Cgil. I dipendenti, come promesso, prima di abbandonare i corridoi di Palazzo Zanca che per due settimane hanno rappresentato la loro seconda casa, hanno atteso che il consiglio comunale votasse l’ordine del giorno con cui si impegna l’Amministrazione a modificare la delibera Tasi.

“Sono state settimane lunghe difficili – ha commentato al termine della seduta la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocé -, in cui gli operatori del terzo settore non hanno mai abbassato la guardia e con pazienza, e non pochi sacrifici, hanno presidiato il Comune per far valere il loro sacrosanto diritto al lavoro. I momenti di tensione sono stati tanti, ma i lavoratori della Fp Cgil, come dimostrano le tante battaglie portate avanti in questi anni, sanno sempre rispondere in modo compatto quando bisogna difendere il posto di lavoro. Con responsabilità e forza”.

Per il sindacato però adesso è tempo di guardare al futuro, immediato e non: “Innanzitutto attendiamo che il dipartimento disponga le proroghe fino a fine anno – continua la Crocé – e che, così come sembra intenzione dell’Amministrazione, proceda alla revoca del bando sul servizio di assistenza anziani, per pubblicarne uno nuovo che comprenda tutte le zone della città. Con l’inizio del prossimo anno, però, speriamo che la Giunta pensi ad un nuovo modello gestionale del terzo settore in modo da non veder più vivere ed osservare scene come quelle degli ultimi giorni. Chiediamo inoltre che l’assessore al ramo, Nino Mantineo, proceda con la creazione dell’anagrafe degli operatori che da anni sono impegnati nei servizi, a cui le cooperative dovranno attingere”.

Per Calogero Emanuele e Saro Contestabile della Cisl Fp quello di oggi “è un primo risultato, che scongiura la sospensione dei servizi sociali ed è stato raggiunto anche grazie alle manifestazioni, alle proteste e l'impegno profuso in questi giorni”.

"Anche i consiglieri comunali – aggiungono Emanuele è Contestabile – che hanno compreso quanto rischioso e delicato sarebbe stato privare le fasce deboli di quei servizi sociali che rappresentano una necessità ed un bisogno per anziani, minori, disabili, famiglie”. I rappresentanti della Cisl Fp, negli ultimi giorni, hanno fatto la spola tra i vari uffici politici e amministrativi per trovare un'intesa utile ad evitare una nuova protesta. "L'importo esatto da utilizzare è correlato alle entrate Ecopass – affermano ancora i sindacalisti della Cisl Funzione Pubblica – ma questo deve servire anche a riattivare i bandi di gara ADI sospesi che, a questo punto, potrebbero avere la copertura necessaria per la celebrazione delle gare”. L'altra delibera che il Consiglio si accinge a votare è quella relativa alla rinegoziazione dei mutui che, secondo la relazione del vice sindaco Signorino, dovrebbe portare ad un risparmio di circa 18 milioni di euro nel decennio ma con un incremento degli interessi di circa 16 milioni nell'arco del trentennio. “Naturalmente – concludono Emanuele e Contestabile – alchimie e strategie che devono essere supportati da atti insieme ad un costante monitoraggio, verifica e controllo che come Cisl continueremo a fare come sempre abbiamo fatti”.

2 commenti

  1. Ma i sindacalisti hanno capito che questi sono dipendenti di cooperative e non del Comune?
    Sono fornitori del comune.
    Cosa diavolo c’entrano i sindacati?
    Non ho mai visto i sindacalisti di una azienda che lottano per imporre al cliente le loro forniture.
    Al mio paese non è lotta sindacale, perché manca il confronto con il datore di lavoro.
    Fine soldi fine contratto di fornitura.
    Fine, come hanno imparato migliaia di piccole aziende a loro spese purtroppo.
    Non mi pare che i fornitori della Fiat siano andati a protestare contro Marchionne.
    Semmai ci sino andati gli operai delle catene di produzione.
    BAH!

    Salvatore

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  2. Ma i sindacalisti hanno capito che questi sono dipendenti di cooperative e non del Comune?
    Sono fornitori del comune.
    Cosa diavolo c’entrano i sindacati?
    Non ho mai visto i sindacalisti di una azienda che lottano per imporre al cliente le loro forniture.
    Al mio paese non è lotta sindacale, perché manca il confronto con il datore di lavoro.
    Fine soldi fine contratto di fornitura.
    Fine, come hanno imparato migliaia di piccole aziende a loro spese purtroppo.
    Non mi pare che i fornitori della Fiat siano andati a protestare contro Marchionne.
    Semmai ci sino andati gli operai delle catene di produzione.
    BAH!

    Salvatore

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