Comune di Messina, il commissario Croce stoppa i pagamenti

Comune di Messina, il commissario Croce stoppa i pagamenti

Redazione

Comune di Messina, il commissario Croce stoppa i pagamenti

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venerdì 24 Maggio 2013 - 08:17

Tutte le entrate "ad eccezione di quelle a destinazione vincolata", serviranno a coprire le anticipazioni di cassa usate fino ad oggi. Troppe

Il commissario straordinario Luigi Croce stoppa tutti i pagamenti di palazzo Zanca. Motivo? Si è fatto ricorso troppo spesso alle anticipazioni di cassa, e qualunque entrata arrivi a palazzo Zanca, da oggi in poi, servirà per ripianare il “prestito” concesso da Unicredit, tesoriere per il comune di Messina. La decisione arriva con una determina del 23 maggio in cui Croce, agli sgoccioli col suo mandato commissariale, spiega sostanzialmente che, “ad eccezione di quelle a destinazione vincolata”, l’area economico finanziaria non potrà più spostare un centesimo se non in direzione Unicredit.

Un provvedimento di una paginetta in cui la sostanza è racchiusa tra i “visto” ed i “considerato”, all’interno del quale è scritto letteralmente “tutte le entrate che perverranno a qualsiasi titolo nelle casse comunali siano destinate esclusivamente a copertura dell’anticipazione di cassa ad eccezione di quelle a destinazione vincolata”, e che “non venga utilizzata l’eventuale ulteriore anticipazione di tesoreria che dovesse essere concessa da Unicredit”.
In soldoni Croce ha motivo di ritenere che il ricorso all’anticipo cassa, da sempre indicato come i motivi di grave squilibrio dei conti di palazzo Zanca, che a sua volta è indice di forte crisi di liquidità, è una prassi che è diventata talmente patologica da dover terminare. Almeno fino a quando non sarà ripianato l’attuale debito. Nel frattempo, tutte le “uscite” di palazzo saranno bloccate.

8 commenti

  1. e ci voleva molto?? questo croce è una totale delusione…

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  2. il default dopo l’elezioni da quale sindaco sarà proclamato???

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  3. Se verrà eletto chi è stato al comune di Messina negli ultimi dieci anni, sarà in una situazione di evidente conflitto di interessi, visto che dovrebbe giudicare l’operato di sè stesso.
    Il dissesto va dichiarato immediatamente, non dopo le elezioni.
    La classe politica uscente, così come quella prima, prima, prima ancora, ed ancora prima, va bocciata completamente per l’altissima dose di incapacità gestionale e amministrativa.
    Vanno perseguiti nelle opportune sedi, ma sopratutto devono restituire alla Collettività i soldi che hanno bruciato.
    Il dissesto dovrebbe servire a resettare e fare piazza pulita di tutta la scarsissima politica che i cittadini sono stati costretti a subire, indipendentemente dal colore politico, visto che a livello nazionale abbiamo avuto tutti la dimostrazione che PDL e PD sono uguali.

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  4. Tutto ciò in previsione delle elezioni!!!
    grazie sig. Croce!!! e i miei 6 mesi di stipendio arretrato???Col xxxxxxx che vado a votare!!!!!!
    Ci fosse qualcuno in quel palazzo che abbia le 0 0, credo che per loro conti solo il 27!!

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  5. Non possono essere bloccati i pagamenti, semmai, per economizzare, può bloccare gli impegni mettendo in pratica la tematica relativa alla “gestione provvisoria”. Gli impegni regolarmente assunti danno luogo ad obbligazioni giuridicamente perfezionati (aryt 191 del decreto legislativo 267/2000) ed il credito del fornitore che ha effettuato la fornitura del bene o della prestazione è da ritenere liquido certo ed esigibile.

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  6. • E’ da moltissimi mesi che il Comune giace dentro un pozzo senza alcuna possibilità di uscirne, e si è sempre evitato di affrontare la realtà adottando i provvedimenti consequenziali. Se ha lettto i miei commenti sull’argomento ho definito il nostro Comune un “cadavere putrefatto tenuto in sala di rianimazione invece che trasferirlo all’obitorio”. Adesso ci troviamo in una posizione assurda che ne accresce ulteriormente i disagi che potrebbe concretizzarsi nel vedere coloro i quali hanno concorso al dissesto essere rieletti. La gravità della attuale situazione sta, anche, nella dichiarazione del ragioniere generale di ieri che ha dichiarato alla giornalista, su specifica domanda, che il dissesto è inevitabile. Ritengo che anche il commissario dr. Croce sa di questa opinione del responsabile dell’area finanziaria e non avendone adottato i provvedimenti consequenziali denota pco attaccamento alla città ed ai cittadini nonché ai suoi doveri istituzionali. Il dr. Croce, come ex magistrato, mi ha profondamente deluso.

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  7. Lo stop dei pagamenti determinerebbe un ingiusto arricchimento che in una causa, anche con un avvocato appena laureato con il minimo dei voti, vedrebbe il comune soccombente.

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  8. Caro Saja, siamo stati i primi a pronunciare il termine “dissesto” ed a insistere sulla sua dichiarazione, come unica soluzione per partire da zero. Naturalmente, sei mesi fa, siamo stati avversati ed attaccati da molti, ma alla fine i fatti ci danno ragione. Io voglio pensare che il dott. Croce, al suo insediamento, si sarà reso conto della gravità della situazione, ma nello stesso tempo, si sarà convinto che con l’aiuto della regione e dello stato, se ne poteva uscire fuori e lui avrebbe fatto un’ottima figura. Oggi, dopo sei mesi, si è reso conto che non c’è niente da fare, e sicuramente, in questo momento starà riflettendo sul tempo perduto nel tentativo di salvare un malato terminale, già cadavere.
    Quello che lascia l’amaro in bocca è che oltre a perdersi del tempo prezioso, non riesco ad intravedere prospettive rosee per l’ATM e MESSINAMBIENTE, tanto per fare due esempi.
    Lavorare, senza percepire lo stipendio, offende la dignità di ogni essere umano.
    Spero vivamente che il ragioniere generale del comune, insieme al dirigente dei servizi finanziari, vadano in pensione al più presto, vista la loro ottica di lavorare in un ente pubblico. I politici, indubbiamente hanno le loro colpe, ma i dirigenti sono altrettanto colpevoli, perchè li asecondano in ogni loro “desiderio”, giusto o sbagliato che sia. Senza contare che ogni anno raggiungono gli obiettivi e vengono premiati. Un pensiero particolare per il Collegio dei Revisori dei conti che spero vivamente, da cittadino e da contribuente, paghi penalmente e pecuniariamente il danno arrecato all’intera collettività per non avere lanciato il campanello d’allarme, quando si poteva.
    Sui consiglieri, ex presidenti e city manager che si candidano a sindaco, vorrei proprio vedere come potrebbero risolvere i problemi che loro stessi hanno creato.
    Per me, negli ultimi 20 anni, vanno bocciati tutti.

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