Senza acqua da tredici giorni, in protesta gli abitanti delle case Zancle. IL VIDEO

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Senza acqua da tredici giorni, in protesta gli abitanti delle case Zancle. IL VIDEO

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venerdì 13 Giugno 2014 - 11:11

Mattinata di protesta a Palazzo Zanca per i residenti del complesso di Tremonti. Trovata una soluzione tampone in vista della risoluzione del problema. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere Nicola Cucinotta che denuncia il totale stato di abbandono del complesso in cui vivono 120 famiglie.

Senza acqua da tredici giorni. Dai rubinetti delle loro case da due settimane non sgorga un filo d'acqua, una situazione ormai insostenibile che li ha portati a protestare a Palazzo Zanca. Questa mattina gli abitanti delle case Zancle di Tremonti si sono presentati al Comune, arrabbiati e stanchi per il silenzio che finora hanno ricevuto in risposta alle innumerevoli segnalazioni fatte all'Amam e agli uffici comunali. Hanno alzato la voce per chiedere ascolto, con tanto di striscioni molto polemici diretti al Sindaco Renato Accorinti e del vicesindaco Guido Signorino, hanno atteso che qualcuno li ricevesse. Nel complesso case Zancle sono 120 le famiglie che in queste due settimane hanno combattuto con un problema che ha messo in serie difficoltà la normale quotidianità dei tanti residenti della zona. In tarda mattinata l'assessore Daniele Ialacqua ha incontrato i manifestanti e al termine di un confronto è arrivata la soluzione. Intanto saranno inviate due autobotti per riempire i serbatoi del complesso, nel frattempo insieme all'Amam si cercherà di capire la causa che ha lasciato a secco i rubinetti delle case Zancle.

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Pd Nicola Cucinotta che ha definito la protesta di questa mattina solo la punta dell'iceberg di una condizione di totale abbandono dell'intero complesso.

"I cinque edifici, ognuno dei quali composto da cinque piani, sconoscono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. L’ormai vetusto intonaco delle facciate esterne delle palazzine, in varie parti anche assente, non garantisce l’impermeabilità agli alloggi. La struttura portante degli edifici risulta scoperta con l’armamento in ferro a vista ormai arrugginito e corroso dalle intemperie. La vasta superficie sovrastante i garage utilizzata quale strada di transito ed ad area parcheggi, colma di buche, decrepita (dove rimangono solo tracce di asfalto), non è più stagna, pertanto le copiose infiltrazioni di acqua piovana sistematicamente allagando i box, arrecano seri danni agli oggetti ivi custoditi, ne deteriorano gli intonaci e ne corrodono le strutture in ferro portanti. La zona sottostante gli edifici adibita a garage manca di qualsiasi misura di sicurezza, non vi è impianto idrico, manca un sistema antincendio e la prevista simbologia internazionale, manca l’indicazione delle vie di fuga e quanto necessario per l’adeguamento degli impianti alla normativa vigente. I locali in questione necessitano di un’urgente bonifica, derattizzazione e disinfestazione, perché infestati da topi, blatte, qualsivoglia genere di insetto, detriti e suppellettili. Tre palazzine non sono raggiungibili da mezzi di soccorso, a causa delle ridotte e proibitive condizioni della strada, per cui in caso di calamità o richieste di soccorso, attualmente, più di 100 persone rischiano la loro incolumità. Se aggiungiamo a questo quadro desolante, la mancanza di erogazione idrica che costringe decine di famiglie a convivere con un grosso disagio che si protrae da quasi un anno e che impedisce di assolvere alle normali abitudini igieniche presso le proprie abitazioni. Non di poca rilevanza risulta, come denunciato dagli stessi abitanti, la mancanza di legalità e di rispetto della cosa pubblica" denuncia Cucinotta. Il consigliere chiede un immediato intervento delle istituzioni e chiede al Sindaco se intende intervenire affinché tutti i locatari, anche quelli in via provvisoria, paghino i canoni di locazione e le altre rette mensili (Amam, Condominio). Viceversa, se intende emanare ordinanze di sgombero coatto nei confronti di coloro che non hanno mai ottemperato al pagamento di quanto dovuto. Obbligando, invece, agli inquilini morosi il pagamento degli arretrati attraverso un piano di rientro, che consentirebbe un entrata di liquidità per le deficitarie casse comunali. Chiede anche se si procederà a verificare l’agibilità, la staticità, la vivibilità degli stabili, nonché la sussistenza di tutti i criteri normativi che garantiscano la benché minima sicurezza di intere famiglie che vivono in suddetti alloggi. E se intende garantire e tutelare la salute dei cittadini e garantire ai propri cittadini di poter usufruire dei servizi necessari per il decoro delle proprie famiglie attraverso la normale erogazione di un bene primario, l'acqua.

6 commenti

  1. Si ma in futuro Messina sarà città Metropolitana, ancora con le case senza acqua, ma con pista ciclabile per far contento il sindaco renato, ma comunque Metropolitana.
    Vergogna, ormai è ora che la città venga guidata da chi ha veramente a cuore il bene dei cittadini e della città partendo dalle cose primarie.

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    Vergogna, ormai è ora che la città venga guidata da chi ha veramente a cuore il bene dei cittadini e della città partendo dalle cose primarie.

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  3. Ma un bel servizio sull’ottima gestione delle acque da parte dell’amam di Messina non lo fate mai?
    Perchè non parlate pure di chi risponde. quando risponde, alle telefonate di segnalazione guasti?

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  4. Ma un bel servizio sull’ottima gestione delle acque da parte dell’amam di Messina non lo fate mai?
    Perchè non parlate pure di chi risponde. quando risponde, alle telefonate di segnalazione guasti?

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  5. Le infrastrutture necessarie a portare l’ACQUA nelle nostre case fanno parte dei SERVIZI INDIVISIBILI da finanziare con la TASI, tributo introdotto da Enrico LETTA e riconfermato da Matteo RENZI, ambedue del PARTITO DEMOCRATICO? Il tributo con cui i Sindaci devono fare i conti con le proteste dei cittadini e far quadrare i conti dei bilanci: abbiamo fatto un a RENATO eleggendolo sindaco, dovrà beccarsi le incazzature causate dal giovane fiorentino Presidente del Consiglio. L’unica grande città siciliana a deliberare sulla TASI 2014 è SIRACUSA, lo splendido Comune, patrimonio dell’Umanità, ha deliberato in tempo sulle aliquote e le detrazioni fiscali per la TASI. Ecco come funzioneranno: l’aliquota è stata posta al 2,5 per mille e le detrazioni fiscali saranno fisse e di 100 euro per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale entro e non oltre i 550 euro. In aggiunta sono previste agevolazioni di 30 euro per ogni figlio a partire dal terzo. Nel Comune di VICENZA il sistema adottato è piuttosto complesso, c’è un doppio sistema di aliquote: al 2,8 per mille per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale compresa tra i 400 e i 1000 euro, al 3,3 per mille per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale superiore ai 1000 euro. Il sistema di detrazioni fiscali invece è più semplice: si ha l’esenzione dall’imposta per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale inferiore ai 400 euro e sono previste detrazioni fisse di 40 euro per ogni figlio che vive abitualmente nell’immobile soggetto a Tasi. A TORINO è pari al 3,3 per mille, le detrazioni sono fisse e pari a 110 euro per rendite catastali inferiori a 700 euro e 30 euro per ogni figlio con meno di 26 anni residente in famiglia. Non consentirò SPECULAZIONI POLITICHE sulla TASI contro RENATO sindaco, gli amici di Felice CALABRO’ se lo possono sognare, commenterò commento su commento a sua difesa, il tributo è tutto del PARTITO DEMOCRATICO.

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  6. Le infrastrutture necessarie a portare l’ACQUA nelle nostre case fanno parte dei SERVIZI INDIVISIBILI da finanziare con la TASI, tributo introdotto da Enrico LETTA e riconfermato da Matteo RENZI, ambedue del PARTITO DEMOCRATICO? Il tributo con cui i Sindaci devono fare i conti con le proteste dei cittadini e far quadrare i conti dei bilanci: abbiamo fatto un a RENATO eleggendolo sindaco, dovrà beccarsi le incazzature causate dal giovane fiorentino Presidente del Consiglio. L’unica grande città siciliana a deliberare sulla TASI 2014 è SIRACUSA, lo splendido Comune, patrimonio dell’Umanità, ha deliberato in tempo sulle aliquote e le detrazioni fiscali per la TASI. Ecco come funzioneranno: l’aliquota è stata posta al 2,5 per mille e le detrazioni fiscali saranno fisse e di 100 euro per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale entro e non oltre i 550 euro. In aggiunta sono previste agevolazioni di 30 euro per ogni figlio a partire dal terzo. Nel Comune di VICENZA il sistema adottato è piuttosto complesso, c’è un doppio sistema di aliquote: al 2,8 per mille per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale compresa tra i 400 e i 1000 euro, al 3,3 per mille per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale superiore ai 1000 euro. Il sistema di detrazioni fiscali invece è più semplice: si ha l’esenzione dall’imposta per tutti gli immobili che presentano una rendita catastale inferiore ai 400 euro e sono previste detrazioni fisse di 40 euro per ogni figlio che vive abitualmente nell’immobile soggetto a Tasi. A TORINO è pari al 3,3 per mille, le detrazioni sono fisse e pari a 110 euro per rendite catastali inferiori a 700 euro e 30 euro per ogni figlio con meno di 26 anni residente in famiglia. Non consentirò SPECULAZIONI POLITICHE sulla TASI contro RENATO sindaco, gli amici di Felice CALABRO’ se lo possono sognare, commenterò commento su commento a sua difesa, il tributo è tutto del PARTITO DEMOCRATICO.

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