Unione ciechi: assemblea permanente per dire no al commissariamento

Unione ciechi: assemblea permanente per dire no al commissariamento

Unione ciechi: assemblea permanente per dire no al commissariamento

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domenica 11 Dicembre 2016 - 23:59

Dal 6 dicembre la sezione di Messina è commissariata ma soci e iscritti non ci stanno e si rivolgono alla politica e alle istituzioni

"Un atto antidemocratico e violento operato contro persone perbene che non hanno nulla da temere e sentono forte il dovere di denunciarlo” è quanto ribadiscono i dirigenti provinciali dell'UICI di Messina dopo il commissariamento decretato con la giustificazione di una sofferenza di bilancio.

Hanno parlato senza mezzi termini i rappresentanti politici e della sezione messinese dell'Unione Italiana Ciechi che sta vivendo uno dei momenti più difficili. Nella battaglia appena intrapresa c’è il sostegno di quanti nella sezione hanno sempre trovato servizi, appoggio e disponibilità e che adesso si vedono crollare il mondo addosso. Il commissario mandato dalla sede regionale non ha trovato terreno fertile martedì scorso quando si è presentato nella Uic di via S. Cecilia per insediarsi.

E’ infatti in corso l’occupazione della sede che è considerata come una casa da più di 50 anni. “Se ci fossero motivazioni plausibili – spiegano i dirigenti dell'Uic – avremmo accettato un commissariamento che invece riteniamo illegittimo e infondato”. Un malessere nato dall'insediamento, a Roma, della nuova presidenza nazionale che sta compiendo in Sicilia “azioni di forza e operazioni di potere, una vera e propria occupazione militate” ha detto il deputato Franco Rinaldi. “Il ministero degli Interni e l'assessorato regionale alla Famiglia sono chiamati alla verifica degli statuti – ha aggiunto Filippo Panarello – non si può fare una battaglia politica sulla pelle delle persone disabili”. Tra gli altri anche il presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile che ha preannunciato la richiesta al Comune e al Sindaco di costituirsi parte civile. I dirigenti dell'UICI di Messina hanno ribadito il loro rammarico per la situazione creatasi: “La motivazione resa per il commissariamento su due anni di passività di bilanci non regge – hanno spiegato – se rapportata al taglio del 50% del contributo della Regione a favore dell'Unione Italia Ciechi che da svariati mesi non riesce a pagare gli stipendi agli impiegati.”

Sul fronte del commissariamento è intervenuta anche la Cisl che ha espresso grave preoccupazione chiedendo un urgente e immediato incontro con i vertici provinciali e regionali dell'UICI.

L’'assemblea permanente dei non vedenti e degli Ipovedenti della provincia di Messina continuerà ad oltranza presso la sede sociale, fino al ritiro del provvedimento illegittimo di commissariamento.

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