Il sindacato Ugl contro i vertici Atm: "Poco dialogo e troppe decisioni calate dall'alto"

Il sindacato Ugl contro i vertici Atm: “Poco dialogo e troppe decisioni calate dall’alto”

Il sindacato Ugl contro i vertici Atm: “Poco dialogo e troppe decisioni calate dall’alto”

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martedì 17 Febbraio 2015 - 23:38

Il sindacalista Carmelo Altadonna contesta una serie di azioni messe in atto all'interno dell'azienda trasporti attaccando il Direttore Foti e il Commissario Manna. Dallo stipendio in ritardo alle richieste di incontro rimaste senza risposta, il sindacato ha proclamato lo stato di agitazione.

Mancanza di trasparenza, decisioni imposte dall’alto, scarsissimo confronto. Sono alcune delle contestazioni che l’Ugl muove alla direzione dell’Atm e che hanno portato il sindacato a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori. Un lungo elenco di problematiche il segretario aziendale Carmelo Altadonna ha messo nero su bianco ed ha inviato anche agli amministratori di Palazzo Zanca e alla Commissione di Garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero nel settore dei Trasporti. Altadonna parte dal problema stipendi e dai ritardi che in queste settimane si sono accumulati per il pagamento dello stipendio di gennaio non ancora corrisposto ai lavoratori per una rimodulazione dei “cedolini paga”. Su questo fronte il sindacalista sottolinea la urgente necessità di fare chiarezza sulla vicenda in quanto, il perdurare dello “status quo”, rappresenta motivo di forte preoccupazione per i lavoratori anche e soprattutto per i prevedibili negativi effetti futuri che tale vicenda possa innescare. A tal proposito però il direttore Foti ha assicurato che entro la prossima settimana arriveranno gli stipendi, dunque questo disagio potrebbe essere presto superato.

Il sindacalista Ugl però contesta molto altro. Parla di modifiche all’accordo che sindacati e Direzione generale avevano siglato per l’indennità domenicale, parla della mancata convocazione per discutere del “Trattamento di malattia”, dell’ennesima richiesta, anche questa inevasa, di impiego di tutti i lavoratori contrattisti provenienti dal bacino ex Lsu a 39 ore settimanali mentre “in modo unilaterale e senza alcuna concertazione solo per alcuni di essi sono stati predisposti turni di servizio che prevedono un innalzamento del monte ore lasciando inalterati i turni degli addetti alla vendita di biglietti amplificando in modo esponenziale il malcontento e generando ennesima discriminazione tra gli stessi lavoratori”.

L’Ugl segnala poi che non sono state ancora riconosciute e liquidate le somme derivanti da scatti di anzianità o parametrali maturati dai dipendenti, nonostante innumerevoli richieste e solleciti, resta aperta anche l’annosa vicenda della “massa vestiario” da anni non consegnata ai lavoratori o la definizione del pregresso.

Nel mirino finiscono Giovanni Foti e Domenico Manna. Secondo quanto scrive il sindacato “la Direzione Generale elude sistematicamente qualsiasi richiesta d’incontro sottraendosi al confronto imponendo d’imperio le proprie decisioni e di concerto con la Gestione Commissariale insiste ad esitare atti e delibere relative alla gestione del personale ed alla attribuzione di parametri superiori, che poco o nulla hanno a che spartire con i criteri di trasparenza e merito, avallando di fatto il proliferare di nuovi contenziosi. A tal proposito si chiede l’immediata revoca di una serie di ordini di servizio che potrebbero essere causa di nuovi contenziosi e consequenziali quanto evidenti riflessi negativi tali da rasentare il danno erariale”.

Critiche anche sul modus operandi gestionale per quanto riguarda la pubblicazione sul sito istituzionale degli atti aziendali, visto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicità e trasparenza, che a quanto pare non verrebbe rispettato, mancanza di pubblicità che induce l’Ugl a dubitare dell’effettiva trasparenza e regolarità di affidamenti, acquisti, appalti e consulenze. E, nonostante siano passati ormai diversi mesi, non mancano anche gli attacchi sulla collaborazione Atm e Gtt.: “Non vorremmo immaginare che il reale scopo dell’accordo risulti la riproposizione in chiave moderna del famoso cavallo di Troia di omerica memoria utile a spalancare le porte ai conquistatori venuti dal nord. Nutriamo forti dubbi sulla legittimità della nomina del Direttore Generale avvenuta per investitura da parte della proprietà senza tenere conto di quanto previsto dal vigente Statuto Aziendale che all’art. 19 ne esplicita criteri, modalità e requisiti”.

8 commenti

  1. E non fa bene? Fineru i bei tempi….Ringraziate che ancora avete uno stipendio….muti e travagghiati.

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  2. E non fa bene? Fineru i bei tempi….Ringraziate che ancora avete uno stipendio….muti e travagghiati.

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  3. Vorrei sapere chi ha nominato Foti, è stato Accorinti, Signorino o Cacciola? Un uccellino mi ha detto all’orecchio che è stato Cacciola, xxxxxxxxxxx da molto tempo.

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  4. Vorrei sapere chi ha nominato Foti, è stato Accorinti, Signorino o Cacciola? Un uccellino mi ha detto all’orecchio che è stato Cacciola, xxxxxxxxxxx da molto tempo.

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  5. Fa benissimo. Grazie Foti.

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  6. Fa benissimo. Grazie Foti.

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  7. Bene Altadonna! Gli altri evidentemente non possono parlare, visto che per molto meno in passato combinavano un casino

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  8. Bene Altadonna! Gli altri evidentemente non possono parlare, visto che per molto meno in passato combinavano un casino

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